Sono tornati
Tredici anni dopo la fine della fortunata serie sono tornati The X files. E sembra che il tempo non sia mai passato. Fox Muldaur, David Duchovny, e Dana Scully, Gillian Armstrong, sono tornati pieni di dubbi, misteri, interrogativi, orribili sospetti e pegggiori verita'. Si parte da lontano, il fanoso incidente di Roswell dove un.astronave atterro' eun'alieno venne ucciso, e non si sa dove si va a finire perche' la giovane donna presa in ostaggo dagli alieni, e poi rilasciata, con alcuni strani segni sulla pancia, al termine della prima puntata fa una brutta fine. E quei bambini nati con malformazioni genetiche, gli manca un'orecchio, cosa stanno a significare? Per un fan di vecchissima data come il sottoscritto quello che ha colpito immediatamente e' che Chris Carter, il creatore e produttore della serie. ha ripreso il filo esattamente dove lo aveva interrotto anni fa. E senza mostare mai la lontananza dal piccolo schermo per cosi' tanto tempo. Luci e suoni, trovate agghiaccianti e spiazzanti, scneggiature solidissime, dialoghi forti , l'interpretazione della Armstrong e di Duchovny sono la' di nuovo. Meno male. Solo 6 episodi. E gia' siamo in ambasce per quando finira' tra 5 settimane.
Alla messa per celebrare il piu' grande presidente della storia dell'A.S, Roma, l'ingegnere Aidno Viola da Aulla, mancavano i giocatori della "maggica Roma", primi tra tutti il capitano e il suo vice, Francesco Totti e Daniele De Rossi. E l'attuale presidente, Il "re degli hedge funds" James Pallotta. Chi ama la Roma di Viola domenica deve stare a casa, con il Frosinone se la giochi la "maggica Roma". Credevo che schifo e vergogna avessero raggiunto il limite. mi ero sbagliato.
L'arrivo di Stefano El Sharaawi, il 21esimo attaccante acquistato da Sabatini in due anni, non cambiera' nulla. Credo, penso e temo. Ma bosogna parlare, parlare, parlare. Cosi' si copre meglio l'ennesima truffa del mondo del pallone italico. Per quanto? Calcio, e Paese, dove tuti sono amici. Viva la faccia del catalano Pep Guardiola, ex romanista, che lascia il Bayern Munich, dove ha vinto tutto o quasi tutto mentre col Barcellona vinse proprio tutto, che ha dichiarato che ha bisogno di nemici per migliorarsi.
Ricordate, sar' una risata che li seppellira'.
Wednesday, 27 January 2016
Tuesday, 26 January 2016
Our brand is crisis
Our brand is crisis
Our brand is crisis di David Gordon Green e' il film che non ti aspetti da Hollywood. Specialmente alla vigilia dell'elezione di Donald Trump. Che la scorsa settimana ha dichiarato che verra' eletto anche se prendera' a fucilate i newyorchesi al centro di New York. Detto da uno che vive in un Paese dove ogni anno muoiono 330mila persone per uso&abuso&misuso di armi di da fuoco di ogni calibro e tipo ci puo' stare. E per questo il film, interpretato magistralmente da Sandra Bullock, coproduttrice con George Clooney, e Billy Bob Thornton e' un fenomeno a parte. Si ride e si pensa ma soprattutto si vede la vera faccia del Potere, il marcio ripugnante che significa. Elezioni presidenziali boliviane e due analisti politici statunitensi ingaggiati per sostenere questo o quel candidato. Detta cosi' potrebbe sembrare il solito film politico che fa indignare ma non procura cambiamenti. Questo anche non procurera' cambiamenti ma certo qualche mente l'aprira'. Evco, Our brand is crisi fa pensare. E soffochera' il ridere in gola. Sandra Bullock e' un'Attrice e Billy Bob Thornton un'Attore. Come abbia fatto a sposare un giovane e tatautissima Angelina Jolie e' uno dei misteri hollywodiani di oggi. Certo , uno vede Our brand is crisis e pensa al battage planetario offerto a, aad esempio, The fateful 8ight. The revenant e l'ultimo capitolo di Star wars e capisce perche' il cinema, e il mondo, vadano cosi' a rotoli. Ci sono delle scene esilaranti, si respira la Bolivia e i boliviani ma quel che mette piu' paura e' il sapere che quel mondo e' il mondo in cui viviamo e che siamo assassinando giorno dopo giorno.
Pareggio casalingo con Verona Hellas ultimo in classifica, sconfitta a Torino con la Jueventus e la prossima domenica Frosinone in casa. La vedo bruttissima, le chiacchiere pallottiane stanno a zero. Sapete che ci vorrebbe? Un bel gruppo di giornalisti, quelli del Sunday Times ad esempio, che investigasse sulla "maggica Roma" e il campionato italiano tutto. Il piu' bello del mondo. Ho scritto "investigasse" perche' non se ne puo' piu' di bugie. Chiedete dettagliate informazioni a Blatter e a Platini e alla Fifa e all'Uefa, sicuramente saranno piu' precisi nel rispondervi. Se non sono in prigione.
Ricordate, sara' una risata che loi seppellira'
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Our brand is crisis di David Gordon Green e' il film che non ti aspetti da Hollywood. Specialmente alla vigilia dell'elezione di Donald Trump. Che la scorsa settimana ha dichiarato che verra' eletto anche se prendera' a fucilate i newyorchesi al centro di New York. Detto da uno che vive in un Paese dove ogni anno muoiono 330mila persone per uso&abuso&misuso di armi di da fuoco di ogni calibro e tipo ci puo' stare. E per questo il film, interpretato magistralmente da Sandra Bullock, coproduttrice con George Clooney, e Billy Bob Thornton e' un fenomeno a parte. Si ride e si pensa ma soprattutto si vede la vera faccia del Potere, il marcio ripugnante che significa. Elezioni presidenziali boliviane e due analisti politici statunitensi ingaggiati per sostenere questo o quel candidato. Detta cosi' potrebbe sembrare il solito film politico che fa indignare ma non procura cambiamenti. Questo anche non procurera' cambiamenti ma certo qualche mente l'aprira'. Evco, Our brand is crisi fa pensare. E soffochera' il ridere in gola. Sandra Bullock e' un'Attrice e Billy Bob Thornton un'Attore. Come abbia fatto a sposare un giovane e tatautissima Angelina Jolie e' uno dei misteri hollywodiani di oggi. Certo , uno vede Our brand is crisis e pensa al battage planetario offerto a, aad esempio, The fateful 8ight. The revenant e l'ultimo capitolo di Star wars e capisce perche' il cinema, e il mondo, vadano cosi' a rotoli. Ci sono delle scene esilaranti, si respira la Bolivia e i boliviani ma quel che mette piu' paura e' il sapere che quel mondo e' il mondo in cui viviamo e che siamo assassinando giorno dopo giorno.
Pareggio casalingo con Verona Hellas ultimo in classifica, sconfitta a Torino con la Jueventus e la prossima domenica Frosinone in casa. La vedo bruttissima, le chiacchiere pallottiane stanno a zero. Sapete che ci vorrebbe? Un bel gruppo di giornalisti, quelli del Sunday Times ad esempio, che investigasse sulla "maggica Roma" e il campionato italiano tutto. Il piu' bello del mondo. Ho scritto "investigasse" perche' non se ne puo' piu' di bugie. Chiedete dettagliate informazioni a Blatter e a Platini e alla Fifa e all'Uefa, sicuramente saranno piu' precisi nel rispondervi. Se non sono in prigione.
Ricordate, sara' una risata che loi seppellira'
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Friday, 22 January 2016
Non lo merita
Non lo merita
Mi ero ripromesso di non piu' tornare sull'argomento pero' vedo che non e' proprio possibile. David Bowie fa notizia anche, e piu' da morto quindi perche' non spolparlo, sfruttrarlo, spolparlo, schiacciarlo in questo tritacarne mediatico/ e via con le bugie, i pettegolezzi, le non-notizi, le falsita'. Dimenticando quando, diretta da Paolo Mieli ed Ezio Mauro vicedirettore, La Stampa mise in prima pagina la notizia che Bowie era stato colto a letto con Michael Jackson. Venni squartato vivo da direttore e "colleghi" vari quanod ipotizzai che forse era una clamorosa, colossale bugia. Il giorno dopo dovettero fare i conti con una smentita planeatria salvo una causa per danni da miliardi di lire allora. Era successo esattamente lo stesso, sempre nel mio posto di lavoro, quando , trionfanti, scrissero e pubblicarono la storia di un giovanissimo Al Pacino che si guadagnava da vivere a Palermo giacendosi con vecchie signore. Al Pacino "gigolo'" a Palerno. Pura folllia. Lo feci presente ma venni bersagliato da critiche, insulti, risate. Il giorno dopo arrivo', e ai pochi "giornali" del mondo che avevano osato pubbblicare la panzana, un fax di un'importantissimo studio legale newyorchese chiedendo l'immediata smentita pena il pagamento di una penale di svariati miliardi visto che Pacino in quegli anni era impegnato nelle riprese de Il padrino di Francis Ford Coppola. I "colleghi"? Scomparsi. Nel mio posto di lavoro sembravo Vincent Price nel film di Ubaldo Ragona L'ultimo uomo della Terra, girato in b/n a Roma e tratto da un'epocale racconto horror di Robert Bloch. Stesso autore del racconto da cui Hithccock trasse Gli uccelli. Comunque se qualcuno tra gli illustri Critici o Giornalisti conoscesse l'inglese potrebbe consultare Psychdelic years: David Bowie and the Becknham Arts Lab pubblicato da Jorvill Press e scritto da Mary Finnnegan, amica carissima del 22enne ricciolato David Jones, che allora abitava con lei. Diventato proprio in quelle semplici stanze Bowie. Quindi, sentite, vedete, leggete, ricordate ma non scrivete, non continuate dire stupidaggini e cercare sensazioalismi. Grazie. A nome del cremato Jones David.
Mark Pennes. uno dei tanti plenipotenziari del "re degli hedge funds" James Pallotta, l'uomo che sta annichilendo l'A.S. Roma, non si occupera' piu' della costruzione del nuovo stadio. "Piu' bello del Colosseo" ha dichiarato subito il sempre sorridente monarca presentando il faraonico progeto quando al coune di Roma c'era Ignazio Marino, Sindaco per caso. Qualche ritardo nella costruzione sui terreni alluvionali di proprieta; del costruttore veltroniano Luca Parnasi? Bazzecole e pinzillachere avrebbe detto Toto'. I lavori dovevano iniziare il 15 agosto scorso? E allora. Come si dice a Roma " a rega', nun stamo a guarda er capello". Anche perche' dall'esame di un capello si capisce subito se uno inala cocaina. E quanta, Che discorsi. Con Sabatini, cacciato via il reprobo Rudy Garcia, si e' in pieno "mercato di riparazione". Tanti nomi e strategie. Moltissimo fumo e nessun arrosto . In piu', si badi bene. per dire che un trasferimento e' stato completato ci deve essere il gradimento del giocatore. Si parla tanto di Cina e cinesi ma finora solo...ombre cinesi. Tipo Gervinho. E la vendita del Milan a Mr. Bee. Berlusconi, ha detto, vuol vederci chiaro. Lui. Comunque qualcuno dovrebbe ricordare a Sabatini e alla straricca dirigenza - Baldissoni ha dichiarato che Pallotta "vuol rimanere presidente almeno 20 anni" - che queesto mercato si chiama "mercato di gennaio" e che il mese di gennaio ha 31 giorni, Oggi siamo al 22.
Ricordate, sara' una risata che li sepellira'.
Mi ero ripromesso di non piu' tornare sull'argomento pero' vedo che non e' proprio possibile. David Bowie fa notizia anche, e piu' da morto quindi perche' non spolparlo, sfruttrarlo, spolparlo, schiacciarlo in questo tritacarne mediatico/ e via con le bugie, i pettegolezzi, le non-notizi, le falsita'. Dimenticando quando, diretta da Paolo Mieli ed Ezio Mauro vicedirettore, La Stampa mise in prima pagina la notizia che Bowie era stato colto a letto con Michael Jackson. Venni squartato vivo da direttore e "colleghi" vari quanod ipotizzai che forse era una clamorosa, colossale bugia. Il giorno dopo dovettero fare i conti con una smentita planeatria salvo una causa per danni da miliardi di lire allora. Era successo esattamente lo stesso, sempre nel mio posto di lavoro, quando , trionfanti, scrissero e pubblicarono la storia di un giovanissimo Al Pacino che si guadagnava da vivere a Palermo giacendosi con vecchie signore. Al Pacino "gigolo'" a Palerno. Pura folllia. Lo feci presente ma venni bersagliato da critiche, insulti, risate. Il giorno dopo arrivo', e ai pochi "giornali" del mondo che avevano osato pubbblicare la panzana, un fax di un'importantissimo studio legale newyorchese chiedendo l'immediata smentita pena il pagamento di una penale di svariati miliardi visto che Pacino in quegli anni era impegnato nelle riprese de Il padrino di Francis Ford Coppola. I "colleghi"? Scomparsi. Nel mio posto di lavoro sembravo Vincent Price nel film di Ubaldo Ragona L'ultimo uomo della Terra, girato in b/n a Roma e tratto da un'epocale racconto horror di Robert Bloch. Stesso autore del racconto da cui Hithccock trasse Gli uccelli. Comunque se qualcuno tra gli illustri Critici o Giornalisti conoscesse l'inglese potrebbe consultare Psychdelic years: David Bowie and the Becknham Arts Lab pubblicato da Jorvill Press e scritto da Mary Finnnegan, amica carissima del 22enne ricciolato David Jones, che allora abitava con lei. Diventato proprio in quelle semplici stanze Bowie. Quindi, sentite, vedete, leggete, ricordate ma non scrivete, non continuate dire stupidaggini e cercare sensazioalismi. Grazie. A nome del cremato Jones David.
Mark Pennes. uno dei tanti plenipotenziari del "re degli hedge funds" James Pallotta, l'uomo che sta annichilendo l'A.S. Roma, non si occupera' piu' della costruzione del nuovo stadio. "Piu' bello del Colosseo" ha dichiarato subito il sempre sorridente monarca presentando il faraonico progeto quando al coune di Roma c'era Ignazio Marino, Sindaco per caso. Qualche ritardo nella costruzione sui terreni alluvionali di proprieta; del costruttore veltroniano Luca Parnasi? Bazzecole e pinzillachere avrebbe detto Toto'. I lavori dovevano iniziare il 15 agosto scorso? E allora. Come si dice a Roma " a rega', nun stamo a guarda er capello". Anche perche' dall'esame di un capello si capisce subito se uno inala cocaina. E quanta, Che discorsi. Con Sabatini, cacciato via il reprobo Rudy Garcia, si e' in pieno "mercato di riparazione". Tanti nomi e strategie. Moltissimo fumo e nessun arrosto . In piu', si badi bene. per dire che un trasferimento e' stato completato ci deve essere il gradimento del giocatore. Si parla tanto di Cina e cinesi ma finora solo...ombre cinesi. Tipo Gervinho. E la vendita del Milan a Mr. Bee. Berlusconi, ha detto, vuol vederci chiaro. Lui. Comunque qualcuno dovrebbe ricordare a Sabatini e alla straricca dirigenza - Baldissoni ha dichiarato che Pallotta "vuol rimanere presidente almeno 20 anni" - che queesto mercato si chiama "mercato di gennaio" e che il mese di gennaio ha 31 giorni, Oggi siamo al 22.
Ricordate, sara' una risata che li sepellira'.
Tuesday, 19 January 2016
Chicche
Chicche
Registrate, maledizione, le morti di Glenn Frey, chitarrista degli Eagles e autore del loro enorme successo Hotel California, e Dave Griffin, batterista dei Mott The Hoople di Mick Hunter, detto e pensato tutto il bene possibile dei due musicisti, bisogna andare avanti. Non senza aver segnalato che in 45 anni di carriera gli Eagles hanno inciso solo 7 album, e non le caterve attuali e anche i nausenati fondi magazzino. Un piccolo esempio della loro serieta'? Qualcuno all'inizio degli anni '90 contatto' Henley, ambientalista e thoreauviano convinto come me che gli ho dedicato la tesi di laurea, e gli disse che un gruppo di immobiliaristi stava per comprare Walden Pond in Massachusssetts, dove Thoreau aveva vissuto in solitudine nei boschi, e costruire deliziose e costose ville e villette. Henley chiamo' gli altri amici-componenti del gruppo, organizzarono un tour statunitense e con i soldi guadagnati Henley compro' Walden Pond, e i terreni limitrofi, e istitui' anche un'isituto internazionale di studi thoeauviani. Griffin, che soffriva di Alzheimer mentre Frey e' stato ucciso dal cancro, dopo il gruppo divento' il produttore delle John Peel Sessions della Bbc, il programma radiofonico che ha contribuito alla diffusione e sviluppo del rock'n'roll. Radio di stato. Inglese. Non la miriade di radiolibere italiane. Miserrime e' il minimo che si puo' dire.
Dopo la tristezza le chicche, Dvd e libro. Innanzitutto Nina's heavenly delight del regista, produttore e sceneggiatore Pratibha Parmar. Storia di presa di coscienza sessuale di due magnifiche giovani attrici, Shelbey Conn e Laura Fraser, che gira intorno a un competizione culinaria. Il miglior menu di cucina indiana cucinato a Glasgow, Scozia. Paese civile dove si puo' essere gay senza essre insultati, picchiati, uccisi. Cast superbo, storia apprentemente fragile ma profona e solida, attrici e attori bravissimi e bellissimi, numeri di danza e musiche tipicamente Bollywood. Quini irreistibili. Una delizia per il cuore, gli occhi, i padiglioni auricolari e lo stomaco, che non ci sta affatto male.Non so se sia mai arrivato in Italia ma e' troppo delicato e profondo e ne dubito fortissimamente, Procuratevelo e mi ringrazierete.
E il ringraziamento si estendera' al consiglio letterario. Letteratura poliziesca e non, spregiatamente, "gialli", Marco Polillo, e' di lui che parlo, non scrive, sprezzantemente, "gialli" bensi' libri complessi, d'atmosfera ed estremamente ben scritti, editi da Rizzoli, la B.U.R., e imperdibili. Non si puo' resistere al fascino del vicecommissario della Questura di Milano Enea Zottia, alla costante, profonda malinconia, ai suoi dubbi esistenziali, ai suoi lucidi ragionamenti, Che finora hanno illuminato le pagine di Testimone invisibile, Villa Tre Pini, Corpo morto, Il pontile sull'acqua e Il convento sull'isola. Una cosa la devo dire, e mi sento obbligato a dirla: il lago d'Orta e' un segreto custodito sin troppo gelosamente, tenuto nascosto e grazie a questi volumi spero che almeno questo segreto venga svelato.
Di Marco Polillo editore, ha lavorato per anni per la Mondadori di Arnoldo Mondadori quindi la vera Casa Editrice Italiana, dei Bassotti, collana di letteratura poliziesca che propone libri dimenticati o classici come S.S. Van Dine ed Edgar Wallace, e tantisismi altri se ne parlera' piu' ampiamente in seguito, E anche dell'iniziativa lodevole del Corriere Della Sera che sta proponeno i classici della letteratura poliziesca anglosassone. Gemme, gemme, gemme. Ma, giuro, ne riparleremo.
C'era bisogno di Rebel rebel proposta in concerto a Pittsburgh da Bruce Springsteen e la sua E Street Band? Assolutamente no. David Jones/Boweie era altro, non spendeva i suoi soldi dal chirurgo plastico. E che Diamond's dogs e The dark side of the moon dei Pink Floyd fossero stati i suoi album formativi sinceramente ci interesssa assai poco. Anzi, per niente. Comunque se cortesemente potessimo sapere dove nei primi album di Springsteen si sentono queste influenze cosi' formative e importanti saremmo grati di conoscerle, eviscerarle, saperle.
Nuovo pareggio col Verona Hellas, ultimo in classifica, ora a 9 punti 9. Pallotta smentisce Dagospia, ha scritto che sta disperatemente cercando di vendere il giocattolo ormai frantumato, tramite Twitter e non un prestigoso studio legale capitolino. iIl direttore sportivo Mauro "chi e'" Baldissoni ha detto che a quanto risulta a lui Pallotta vuole restare almeno 20 anni presidente. I cattolici direbbero "che Dio ci scampi". Intanto l'imbonitore di Boston ha fatto un'ultima vittima. Amata e rimpianta per anni. Luciano Spalletti da Certaldo. Un caro amico scoraggiatissimo, gli altri sono scomparsi o volatilizzati, continua a sognare. Quindi gli ricordo che per la "partita del rilancio", la scorsa domenica contro il Verona Hellas, le casse della bostoniana "maggica Roma" hanno venduto 6ooo biglietti. Una persona che ammiro e stimo, un tifoso della Sampdoria, ha una formula per, almeno, potrebbe limitare i danni irreparabili che si stanno facendo alle due amate compagini e a Montella e Spalletti. Grandi Romanisti. A domani.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'e
Registrate, maledizione, le morti di Glenn Frey, chitarrista degli Eagles e autore del loro enorme successo Hotel California, e Dave Griffin, batterista dei Mott The Hoople di Mick Hunter, detto e pensato tutto il bene possibile dei due musicisti, bisogna andare avanti. Non senza aver segnalato che in 45 anni di carriera gli Eagles hanno inciso solo 7 album, e non le caterve attuali e anche i nausenati fondi magazzino. Un piccolo esempio della loro serieta'? Qualcuno all'inizio degli anni '90 contatto' Henley, ambientalista e thoreauviano convinto come me che gli ho dedicato la tesi di laurea, e gli disse che un gruppo di immobiliaristi stava per comprare Walden Pond in Massachusssetts, dove Thoreau aveva vissuto in solitudine nei boschi, e costruire deliziose e costose ville e villette. Henley chiamo' gli altri amici-componenti del gruppo, organizzarono un tour statunitense e con i soldi guadagnati Henley compro' Walden Pond, e i terreni limitrofi, e istitui' anche un'isituto internazionale di studi thoeauviani. Griffin, che soffriva di Alzheimer mentre Frey e' stato ucciso dal cancro, dopo il gruppo divento' il produttore delle John Peel Sessions della Bbc, il programma radiofonico che ha contribuito alla diffusione e sviluppo del rock'n'roll. Radio di stato. Inglese. Non la miriade di radiolibere italiane. Miserrime e' il minimo che si puo' dire.
Dopo la tristezza le chicche, Dvd e libro. Innanzitutto Nina's heavenly delight del regista, produttore e sceneggiatore Pratibha Parmar. Storia di presa di coscienza sessuale di due magnifiche giovani attrici, Shelbey Conn e Laura Fraser, che gira intorno a un competizione culinaria. Il miglior menu di cucina indiana cucinato a Glasgow, Scozia. Paese civile dove si puo' essere gay senza essre insultati, picchiati, uccisi. Cast superbo, storia apprentemente fragile ma profona e solida, attrici e attori bravissimi e bellissimi, numeri di danza e musiche tipicamente Bollywood. Quini irreistibili. Una delizia per il cuore, gli occhi, i padiglioni auricolari e lo stomaco, che non ci sta affatto male.Non so se sia mai arrivato in Italia ma e' troppo delicato e profondo e ne dubito fortissimamente, Procuratevelo e mi ringrazierete.
E il ringraziamento si estendera' al consiglio letterario. Letteratura poliziesca e non, spregiatamente, "gialli", Marco Polillo, e' di lui che parlo, non scrive, sprezzantemente, "gialli" bensi' libri complessi, d'atmosfera ed estremamente ben scritti, editi da Rizzoli, la B.U.R., e imperdibili. Non si puo' resistere al fascino del vicecommissario della Questura di Milano Enea Zottia, alla costante, profonda malinconia, ai suoi dubbi esistenziali, ai suoi lucidi ragionamenti, Che finora hanno illuminato le pagine di Testimone invisibile, Villa Tre Pini, Corpo morto, Il pontile sull'acqua e Il convento sull'isola. Una cosa la devo dire, e mi sento obbligato a dirla: il lago d'Orta e' un segreto custodito sin troppo gelosamente, tenuto nascosto e grazie a questi volumi spero che almeno questo segreto venga svelato.
Di Marco Polillo editore, ha lavorato per anni per la Mondadori di Arnoldo Mondadori quindi la vera Casa Editrice Italiana, dei Bassotti, collana di letteratura poliziesca che propone libri dimenticati o classici come S.S. Van Dine ed Edgar Wallace, e tantisismi altri se ne parlera' piu' ampiamente in seguito, E anche dell'iniziativa lodevole del Corriere Della Sera che sta proponeno i classici della letteratura poliziesca anglosassone. Gemme, gemme, gemme. Ma, giuro, ne riparleremo.
C'era bisogno di Rebel rebel proposta in concerto a Pittsburgh da Bruce Springsteen e la sua E Street Band? Assolutamente no. David Jones/Boweie era altro, non spendeva i suoi soldi dal chirurgo plastico. E che Diamond's dogs e The dark side of the moon dei Pink Floyd fossero stati i suoi album formativi sinceramente ci interesssa assai poco. Anzi, per niente. Comunque se cortesemente potessimo sapere dove nei primi album di Springsteen si sentono queste influenze cosi' formative e importanti saremmo grati di conoscerle, eviscerarle, saperle.
Nuovo pareggio col Verona Hellas, ultimo in classifica, ora a 9 punti 9. Pallotta smentisce Dagospia, ha scritto che sta disperatemente cercando di vendere il giocattolo ormai frantumato, tramite Twitter e non un prestigoso studio legale capitolino. iIl direttore sportivo Mauro "chi e'" Baldissoni ha detto che a quanto risulta a lui Pallotta vuole restare almeno 20 anni presidente. I cattolici direbbero "che Dio ci scampi". Intanto l'imbonitore di Boston ha fatto un'ultima vittima. Amata e rimpianta per anni. Luciano Spalletti da Certaldo. Un caro amico scoraggiatissimo, gli altri sono scomparsi o volatilizzati, continua a sognare. Quindi gli ricordo che per la "partita del rilancio", la scorsa domenica contro il Verona Hellas, le casse della bostoniana "maggica Roma" hanno venduto 6ooo biglietti. Una persona che ammiro e stimo, un tifoso della Sampdoria, ha una formula per, almeno, potrebbe limitare i danni irreparabili che si stanno facendo alle due amate compagini e a Montella e Spalletti. Grandi Romanisti. A domani.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'e
Saturday, 16 January 2016
The revenant
The revenant
The revenant e ' il film che dovrebbe finalmente regalare il premio Oscar a Lonardo Di Caprio. E Alejandro Gonzales Inarritu, autore della recente fantasia urbana Birdman con Michael Keaton e Edward Norton, andrebbe accusato di ripetuto tentato omicidio. Si' perche' girare un film in quelle condizioni e girare quelle scene estreme, che ci si chiede per tutto il film come le abbiamo potute realizzare, ha significato mettere a serio repentaglio la vita di Di Caprio che qui ha mostrato non solo i suoi straordinari occhi, e fisico appesantito, ma anche la tempra teutonica che gli ha dato la madre. "Tetesca di Germania" come si dice a Roma. C'e' poco da esaltare la sua prestazione artistica ma quella umana, il suo fisico, la sua resistenza. Capisco che il cinema e' fatto di trucchi ma credo che certe sofferenze che si vedono ci siano state davvero e che per cast e troupe il soggiorno in Argentina, dove il film e' stato girato, non sia stato rose e fiori. Storia vera, bello il libro di Michale Pulche che l'ha scovata e raccontata, e terribile. Homo hominus lupus davvero. Un cacciatore di pelli, si parla degli anni intorno al 1890, viene lasciato per morto dai suoi compagni, che gli uccidono anche il figlio avuto da una donna Pawnee ammazzata dall'esercito inglese, sopravvive e si vendica. In 157 minuti che scorrono dolorosi e insanguinati mentre il pubblico tira il fiato e chiude egli occhi, spessissimo. Che Gonzalez Inarritu,messicano diventato uno dei nomi preziosi di Hollywood, fosse geniale lo si era capito dal suo primo film, Amores&perros, ma mai si sarebbe pensato che fosse cosi' strenuamente impegnato nella scalata alla macelleria della "Mecca del cinema" ridotta a questo pur di vendere qualche biglietto visto che film chiaccheratissimi e attesissimi, l'ultimo Star Wars, sono costati centinaia di milioni di dollari e si sono rivelato veri e propri bagni di sangue. La corsa al titolo, sembra ambitissimo, di "primo macellaio di Hollywood"Gonzalez Inarritu la fa con Quentin Tarantino e il attesissmo The fateful eight. Dopo averli visti uno di seguito all'altro penso che meritino 4 Oscar 4. Uno per il Maestro Ennio Morricone, per la colonna sonora del film di Tarantino, uno per Di Caprio, per il coraggio estremo dimostrato nel girare il film uno per l'emoglobina che scorre a fiumi nei due film e uno per la neve. Quella del Wyoming, per Tarantino, e quella argentina, ma dovrebbe rappresentare quella nordamericana, nel film di Gonzalez Inarritu, Io premierei quella del funambolico Tarantino, coltre bianca che accarezza. Ma puo' anche uccidere. Faranno e fanno discutere ma almeno raccontano storie, quella sua, originale, Tarantino deve addirittura spiegarla con la sua voce, e sono due film. Fatti, pensati e realizzati da persone. In carne e ossa. E sangue, tantissimo, fortunatamente solo sullo schermo. Di Caprio che ieri ha presentato il film a Roma alla veltroniana, inutile Casa del Cinema, e' stato preso d'assedio da migliaia di fans e credo che abbia provato un po' paura. Come sul set.
Posso fare qualche ringraziamento? No? E chi se ne frega. Al mio amico Roberto D'Agpostino che mi ha chiesto di scrivere su Dagospia circa l'improvvisa morte di David Jones/Bowie, ai tantissimi che mi hanno scritto per complimentarsi e a Francescco Adinolfi che cura il supplemento Alias de Il manifesto - quotidiano comunista. Spero mi facca continuare a scrivere. E magari non solo in occasione di morti rock. Grazie anche alla splendida, severissima Norma Rangeri, che dirige il quotidiano saldamente comunista, per non aver fatto una piega, lei nota per la sua intransigenza, quando Adinolfi ha fatto il mio nome. io, vecchio transfuga anarchico. Grazie, grazie, grazie.
Domani contro il Verona Hellas debutta il nuovo allenatore dell'A.S. Roma., Luciano Spalletti. Che laicamente speriano non riporti la chiesa al centro del villaggio, come si vantava di aver fatto "il nostro Ferguson" Rudy Garcia dopo 10 vittorie consecutive, perche' edificio e villaggio sono ormai polverizzati. I segnali positivi, per chi ama ed e' tifoso dell'A.S. Roma e lascia la magia ai maghi, ai cialtroni e ai truffatori, ci sono gia' tutti. A cominciare dal nuovo/vecchio staff. Formazione ok ma uno lo avrei lasciato in panchina, a casa, a Roma, a Trigoria. Lo so che ora non e' tempo di polemiche e scontri ma uno che anni fa ti ha costretto a lasciare, insieme a un'altro che ora appare amico e sorridente sodale, non lo avrei portato in gita nella citta' di Romeo&Giulietta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
The revenant e ' il film che dovrebbe finalmente regalare il premio Oscar a Lonardo Di Caprio. E Alejandro Gonzales Inarritu, autore della recente fantasia urbana Birdman con Michael Keaton e Edward Norton, andrebbe accusato di ripetuto tentato omicidio. Si' perche' girare un film in quelle condizioni e girare quelle scene estreme, che ci si chiede per tutto il film come le abbiamo potute realizzare, ha significato mettere a serio repentaglio la vita di Di Caprio che qui ha mostrato non solo i suoi straordinari occhi, e fisico appesantito, ma anche la tempra teutonica che gli ha dato la madre. "Tetesca di Germania" come si dice a Roma. C'e' poco da esaltare la sua prestazione artistica ma quella umana, il suo fisico, la sua resistenza. Capisco che il cinema e' fatto di trucchi ma credo che certe sofferenze che si vedono ci siano state davvero e che per cast e troupe il soggiorno in Argentina, dove il film e' stato girato, non sia stato rose e fiori. Storia vera, bello il libro di Michale Pulche che l'ha scovata e raccontata, e terribile. Homo hominus lupus davvero. Un cacciatore di pelli, si parla degli anni intorno al 1890, viene lasciato per morto dai suoi compagni, che gli uccidono anche il figlio avuto da una donna Pawnee ammazzata dall'esercito inglese, sopravvive e si vendica. In 157 minuti che scorrono dolorosi e insanguinati mentre il pubblico tira il fiato e chiude egli occhi, spessissimo. Che Gonzalez Inarritu,messicano diventato uno dei nomi preziosi di Hollywood, fosse geniale lo si era capito dal suo primo film, Amores&perros, ma mai si sarebbe pensato che fosse cosi' strenuamente impegnato nella scalata alla macelleria della "Mecca del cinema" ridotta a questo pur di vendere qualche biglietto visto che film chiaccheratissimi e attesissimi, l'ultimo Star Wars, sono costati centinaia di milioni di dollari e si sono rivelato veri e propri bagni di sangue. La corsa al titolo, sembra ambitissimo, di "primo macellaio di Hollywood"Gonzalez Inarritu la fa con Quentin Tarantino e il attesissmo The fateful eight. Dopo averli visti uno di seguito all'altro penso che meritino 4 Oscar 4. Uno per il Maestro Ennio Morricone, per la colonna sonora del film di Tarantino, uno per Di Caprio, per il coraggio estremo dimostrato nel girare il film uno per l'emoglobina che scorre a fiumi nei due film e uno per la neve. Quella del Wyoming, per Tarantino, e quella argentina, ma dovrebbe rappresentare quella nordamericana, nel film di Gonzalez Inarritu, Io premierei quella del funambolico Tarantino, coltre bianca che accarezza. Ma puo' anche uccidere. Faranno e fanno discutere ma almeno raccontano storie, quella sua, originale, Tarantino deve addirittura spiegarla con la sua voce, e sono due film. Fatti, pensati e realizzati da persone. In carne e ossa. E sangue, tantissimo, fortunatamente solo sullo schermo. Di Caprio che ieri ha presentato il film a Roma alla veltroniana, inutile Casa del Cinema, e' stato preso d'assedio da migliaia di fans e credo che abbia provato un po' paura. Come sul set.
Posso fare qualche ringraziamento? No? E chi se ne frega. Al mio amico Roberto D'Agpostino che mi ha chiesto di scrivere su Dagospia circa l'improvvisa morte di David Jones/Bowie, ai tantissimi che mi hanno scritto per complimentarsi e a Francescco Adinolfi che cura il supplemento Alias de Il manifesto - quotidiano comunista. Spero mi facca continuare a scrivere. E magari non solo in occasione di morti rock. Grazie anche alla splendida, severissima Norma Rangeri, che dirige il quotidiano saldamente comunista, per non aver fatto una piega, lei nota per la sua intransigenza, quando Adinolfi ha fatto il mio nome. io, vecchio transfuga anarchico. Grazie, grazie, grazie.
Domani contro il Verona Hellas debutta il nuovo allenatore dell'A.S. Roma., Luciano Spalletti. Che laicamente speriano non riporti la chiesa al centro del villaggio, come si vantava di aver fatto "il nostro Ferguson" Rudy Garcia dopo 10 vittorie consecutive, perche' edificio e villaggio sono ormai polverizzati. I segnali positivi, per chi ama ed e' tifoso dell'A.S. Roma e lascia la magia ai maghi, ai cialtroni e ai truffatori, ci sono gia' tutti. A cominciare dal nuovo/vecchio staff. Formazione ok ma uno lo avrei lasciato in panchina, a casa, a Roma, a Trigoria. Lo so che ora non e' tempo di polemiche e scontri ma uno che anni fa ti ha costretto a lasciare, insieme a un'altro che ora appare amico e sorridente sodale, non lo avrei portato in gita nella citta' di Romeo&Giulietta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Thursday, 14 January 2016
Passata la tempesta? No
Passata la tempresta? No
Il signor David Jones, conosciuto e idolatrato come David Bowie, si e' fatto cremare in silenzio e senza parenti e amici famosi, questi gia' pronti a sfoggiare gran lusso rock. Se ne e' andato con grande signorilita'. Come e' vissuto negli ultimi anni. In silenzio, in punta di piedi. Ha lasciato la sua musica, i suoi film, le sue immagini. Il suo corpo non c'e' piu' ma non importa, resta ben qui con noi. Signori grazie, il sipario e' calato.
Ed e' calato anche sull'attore, inglese anch'egli, Alan Rickman, attore e regista di grande cifra artistica, noto al grandissimo pubblico per il primo film della serie Die hard con Bruce Willis e poi per quelli di Henry Potter. Anche lui, come Jones/Bowie, a 69 anni e anche lui stroncato dal cancro. Una maledizione che in due settimane ci ha privato di Ian "Lemmy" Kilmister - assolutamente da non perdere la sua autobiografia scritta con Janiss Garza, intitolata White line fever e dedicata all'unica donna che amo' sul serio, Susan Bennett, che mori' di un'overdose di eroina - David Jones/Bowie l'Eterno Viaggiatore dell'Immaginario e ora Rickman. Per favore 2016, siamo solo al 14 gennaio, si puo' rallenare un po'? O magari rivolgersi a altri campi umani, per esempio della crescente malvagita' insensata ed inumana.
Avevo in mente un graande blog ma proprio non me la sento quindi posso dire solo, ne riparlero' esaurientemente, che Jean Luc Godard e' un genio e Quintin Tarantino un talento. E tra genioe talento ce ne passa. Un'oceano. Le mepris del primo e' un capolavoro misconosciuto, l'ultimo, lungo film di Tarantino assolutamente no.Perche'? perche', innanzitutto, non si e' mai visto che il regista, la voce recitante, debba spiegare quello che lo spettatore sta venendo. Perche' i suoi attori sono ormai della caricature, costrette a recitare cosi' e violentate, insaguinate peggio che in un film horror. Perche', ad esempio, Il grande silenzio, di Sergio Corbucci con un giovaane Jean Luis Trintignat, e' un film straordinario ma quando usci' ne' Corbucci tantomeno il produttore e gli interprete armarono un cosi vasto e vuoto carosello planetari pubblicitario. Perche', come ha scritto saggiamente la bella e saggia e terribile Camilla Long del Sunday Times, attirera' e fara' discutere ma non fara' un dollaro, sterlina, euro, yen. E dispiace per il ragazzone Quentin, cinefilo onnivoro e coprofago. Godard si nutriva di Kurosawa, Ozu, Raji, Lang, che interpreta se' stesso nel film, Dziga Vertov, Eisenstein, Rossellini, De Sica, il neorealismo, i Cahiers di Henry Langlois, e potrei andare avanti al'infinito, per lui il Cinema era la Decima Arte da abbattere per rendere accesibile al popolo, usarla per educare. Tarantino ha referenti piu' bassi, alcuni molto piu' bassi, e il tasso emoglobinico sembra salire vertiginosamente pellicola dopo pellicola, vedere il volto di un'irriconoscibile Jennifer Jason Leigh per rendersene conto. Mi limito solo alla visualita' e dico che Godard mette sul piatto Brigitte Bardot, Miche Piccoli, Jack Palance, Georgia Moll, Fritz Lang, il mare di Capri e la villa dove abitava il controverso, grande scittore Curzio Malaparte. Dall'altra parte, oltre alla gia' citata Leigh, Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Michael Marsden, Tim Roth, Bruce Dern e un formidabile, e' il minimo che si puo' dire, Walton Goggins, con timothy Oliphant la ragione del crescente successo della serie tv Justified, ambientata in uno spietato Tennessee e pensata, prodotta e scritta, la prima seri poi mori', Elmor "Dutch" Leonard, uno dei classici della letterarura poliziesca e western. Cast da leccarsi i baffi na attenione agli schizzi di sangue e materia celebrale. Del cast si e' detto poi, pero' Tarantino, e qui si vede il tocco di genialita', cala l'asso della manica. No, un macigno, un Monte Bianco, l'Himalaya. Il paesaggio innevato del Wyoming, e successiva furiosa tempesta di neve, e la colonna sonora, La Colonna Sonora. Che ha gia' vinto il Golden Globe. E che spero, che tutti che la sentiranno sperano, stravinca il premio Oscar. Perche' a 87 anni il maestro Ennio Morricone si e' superato. Tarantino, accettando la statuetta a nome suo, ha detto "grazie, grazie" in italiano rivolto a lui e alla sua signora non prima di aver detto che lui lo considera non il miglior creatore di colonne sonore" ma "come Mozart, Bach, Beethoven". Come non dargli torto, come negare? Daje E', mo' e' arrivato Luciano e te tocchera' imitare il tuo maestro e dopo, solo dopo, farci sentire il tuo, nostro "Gli scudetti di Roma". Comunque andate a vedere, se potete, i due film e poi giudicate. Dante Alighei diceva "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza".
Finalmente Luciano Spalletti e fino al 2018 Rudy Garcia si portera' a casa 2 milioni di mezzo di euro. Scandalo e vergogna. Garcia e' andato via, chi e quando, tra dirigenti e giocatori, lo seguira'? Presto o prestissimo? Magari lo spiritosissimo De Rossi Daniele che quando Carlo Ancelotti fece la spia e disse che aveva visto Spalletti a Londra in conferenza stampa rispose "Spalletti chi? L'allenatore del Chelsea?" A questa Roma, a questo pezzo del mio cuore giallorosso, servono atleti praparati e seri, che lavorano duramente e sgobbabo e sudano. "Danno er fritto"Gli Stati Uniti sono grandi e in sette ore d'aereo ci si arriva, se qualcuno chiama. L'aereporto di Fiunicino e' vicino...Basta remare contro, Pallotta e' un tonto ma certo non e' Rosella Sensi che costrinse Spalletit a due ritiri agostani consecutivi. 40 gradi all'ombra a Roma, a Trigoria. "Ci sono due belle piscine" disse. E io, tifoso dell'A.S. Roma con testa e narici sgombre, ricordo.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Il signor David Jones, conosciuto e idolatrato come David Bowie, si e' fatto cremare in silenzio e senza parenti e amici famosi, questi gia' pronti a sfoggiare gran lusso rock. Se ne e' andato con grande signorilita'. Come e' vissuto negli ultimi anni. In silenzio, in punta di piedi. Ha lasciato la sua musica, i suoi film, le sue immagini. Il suo corpo non c'e' piu' ma non importa, resta ben qui con noi. Signori grazie, il sipario e' calato.
Ed e' calato anche sull'attore, inglese anch'egli, Alan Rickman, attore e regista di grande cifra artistica, noto al grandissimo pubblico per il primo film della serie Die hard con Bruce Willis e poi per quelli di Henry Potter. Anche lui, come Jones/Bowie, a 69 anni e anche lui stroncato dal cancro. Una maledizione che in due settimane ci ha privato di Ian "Lemmy" Kilmister - assolutamente da non perdere la sua autobiografia scritta con Janiss Garza, intitolata White line fever e dedicata all'unica donna che amo' sul serio, Susan Bennett, che mori' di un'overdose di eroina - David Jones/Bowie l'Eterno Viaggiatore dell'Immaginario e ora Rickman. Per favore 2016, siamo solo al 14 gennaio, si puo' rallenare un po'? O magari rivolgersi a altri campi umani, per esempio della crescente malvagita' insensata ed inumana.
Avevo in mente un graande blog ma proprio non me la sento quindi posso dire solo, ne riparlero' esaurientemente, che Jean Luc Godard e' un genio e Quintin Tarantino un talento. E tra genioe talento ce ne passa. Un'oceano. Le mepris del primo e' un capolavoro misconosciuto, l'ultimo, lungo film di Tarantino assolutamente no.Perche'? perche', innanzitutto, non si e' mai visto che il regista, la voce recitante, debba spiegare quello che lo spettatore sta venendo. Perche' i suoi attori sono ormai della caricature, costrette a recitare cosi' e violentate, insaguinate peggio che in un film horror. Perche', ad esempio, Il grande silenzio, di Sergio Corbucci con un giovaane Jean Luis Trintignat, e' un film straordinario ma quando usci' ne' Corbucci tantomeno il produttore e gli interprete armarono un cosi vasto e vuoto carosello planetari pubblicitario. Perche', come ha scritto saggiamente la bella e saggia e terribile Camilla Long del Sunday Times, attirera' e fara' discutere ma non fara' un dollaro, sterlina, euro, yen. E dispiace per il ragazzone Quentin, cinefilo onnivoro e coprofago. Godard si nutriva di Kurosawa, Ozu, Raji, Lang, che interpreta se' stesso nel film, Dziga Vertov, Eisenstein, Rossellini, De Sica, il neorealismo, i Cahiers di Henry Langlois, e potrei andare avanti al'infinito, per lui il Cinema era la Decima Arte da abbattere per rendere accesibile al popolo, usarla per educare. Tarantino ha referenti piu' bassi, alcuni molto piu' bassi, e il tasso emoglobinico sembra salire vertiginosamente pellicola dopo pellicola, vedere il volto di un'irriconoscibile Jennifer Jason Leigh per rendersene conto. Mi limito solo alla visualita' e dico che Godard mette sul piatto Brigitte Bardot, Miche Piccoli, Jack Palance, Georgia Moll, Fritz Lang, il mare di Capri e la villa dove abitava il controverso, grande scittore Curzio Malaparte. Dall'altra parte, oltre alla gia' citata Leigh, Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Michael Marsden, Tim Roth, Bruce Dern e un formidabile, e' il minimo che si puo' dire, Walton Goggins, con timothy Oliphant la ragione del crescente successo della serie tv Justified, ambientata in uno spietato Tennessee e pensata, prodotta e scritta, la prima seri poi mori', Elmor "Dutch" Leonard, uno dei classici della letterarura poliziesca e western. Cast da leccarsi i baffi na attenione agli schizzi di sangue e materia celebrale. Del cast si e' detto poi, pero' Tarantino, e qui si vede il tocco di genialita', cala l'asso della manica. No, un macigno, un Monte Bianco, l'Himalaya. Il paesaggio innevato del Wyoming, e successiva furiosa tempesta di neve, e la colonna sonora, La Colonna Sonora. Che ha gia' vinto il Golden Globe. E che spero, che tutti che la sentiranno sperano, stravinca il premio Oscar. Perche' a 87 anni il maestro Ennio Morricone si e' superato. Tarantino, accettando la statuetta a nome suo, ha detto "grazie, grazie" in italiano rivolto a lui e alla sua signora non prima di aver detto che lui lo considera non il miglior creatore di colonne sonore" ma "come Mozart, Bach, Beethoven". Come non dargli torto, come negare? Daje E', mo' e' arrivato Luciano e te tocchera' imitare il tuo maestro e dopo, solo dopo, farci sentire il tuo, nostro "Gli scudetti di Roma". Comunque andate a vedere, se potete, i due film e poi giudicate. Dante Alighei diceva "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza".
Finalmente Luciano Spalletti e fino al 2018 Rudy Garcia si portera' a casa 2 milioni di mezzo di euro. Scandalo e vergogna. Garcia e' andato via, chi e quando, tra dirigenti e giocatori, lo seguira'? Presto o prestissimo? Magari lo spiritosissimo De Rossi Daniele che quando Carlo Ancelotti fece la spia e disse che aveva visto Spalletti a Londra in conferenza stampa rispose "Spalletti chi? L'allenatore del Chelsea?" A questa Roma, a questo pezzo del mio cuore giallorosso, servono atleti praparati e seri, che lavorano duramente e sgobbabo e sudano. "Danno er fritto"Gli Stati Uniti sono grandi e in sette ore d'aereo ci si arriva, se qualcuno chiama. L'aereporto di Fiunicino e' vicino...Basta remare contro, Pallotta e' un tonto ma certo non e' Rosella Sensi che costrinse Spalletit a due ritiri agostani consecutivi. 40 gradi all'ombra a Roma, a Trigoria. "Ci sono due belle piscine" disse. E io, tifoso dell'A.S. Roma con testa e narici sgombre, ricordo.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Tuesday, 12 January 2016
Bowie. Cosi' nuovo, cosi' normale
Bowie. Cosi' nuovo cosi' normale
Dal nostro inviato Paolo Zaccagnini
Frejus. L'alano nero, con il collare irto di chiodi, sotto il sole ha l'occhio crudele e la bava alla bocca. :Piu' in la', su un prato verde mantenuto con cura, a breve distanza l'uno dall'altro, dieci signori con radiotelefonino tengono a bada altrettanti cani lupo. dall'aspetto molto poco amici dell'uomo. Di rinforzo una cinquantina di giovanotti dai bicipiti espressivi, toni assai spicci, tengono tutti alla larga dal recinto esterno dell'Arena.
Cosi' si e' presentata, al numerosissimo pubblico accorso nel sud della Francia, dalla vicina Spagna e dal nord d'Italia, l'arena romana di Frejus, solitamente adibita a "plaza de toros", che giovedi' sera, e ieri sera, ha ospitato due concerti della tanto attesa - cinque anni - tournee' di david Bowie. C'e' da dire che tale spiegamento di forze, integrato da un buon numero di Crs, i "celerini" d'oltr'Alpe, sin li' verso le 17, ha dato i risultati previsti. Le file sono state ordinate, non ci sono stati tafferugli, ottima l'acustica, ognuno si e' seduto comodamente, ed ha visto il concerto ascoltandolo in pace in un'area che e' in pieno centro cittadino.
Senbra fantascienza, pare una provocazione, eppure l'arena e' sovrastata dalla piazza principale di Frejus e nessuno, da che mondo e' mondo, si e' mai sognato di fare appunto, appellarsi a regolamenti, chiedere ispezioni fiscali, come sta accadendo in questi giorni a Capannelle, permettendo alla ridente cittadina provenzale di diventare una delle piu' ambite dagli artisti rock e anche gran veicolo d'affari per i locali. E di affari, in questa occasione, ne devono aver fatti tanti perche', grazie al solleone, le bibite sono scivolate nelle gole arse in un baleno. Negozi, banchi di maglieria, spillette e cibi, di ogni genere e per ogni borsa, letteralmente sono stati presi d'assalto.
Quindicimila e oltre i convenuti. molti arrivati solo per fare la fila e acquistare il biglietto del giorno seguente, che hanno resistito al sole cocente, a "roba" di pessima qualita' - gli aromi nell'aria la condannavano inequivocabilmente - a panini con salsicce dall'aspetto poco rassicurante e a bibite gassate e bollite. Ma tante "sofferenze" sono state ripagate dalla superba esibizione di Bowie tornato, dopo anni di teatro, ad esser la star piu' imprevedibile e controcorrente che la storia del rock abbia conosciuto.
I cancelli, vista la grande affluenza, vengono aperti con un'ora di anticipo, alle 19 anzziche' alle 20, e ci pensano i nerboruti a a far rigare tutti dritti, incolonnati in tortuose transenne che sembrano il labirinto di Creta.
Entrati nell'arena, anche per chi c'e' gia' stato altre volte. e' un'emozione, un bel colpo. Le staccionate rosse per la nobile arte della tauromachia colpiscono subito, poi il palco, grande ma non gigantesco, trentasei amplificatori. la meta' dei quali sospesi per aria, quattro enormi colonne di plastica fluttuante trasparente, a destra una luna argentata, a sinistra una mano grigia con l'indice puntato al cielo. E gia' tanta gente sugli spalti, sulle rovine romane, dinanzi al palco, nella polvere che beve ogni domenica sangue di toro.
Accaparrarsi un posto non e' difficile, nessuno mette su zuffe o insulta, come e' invalsa consuetudine italica se si tiene qualche posto per amici ritardatari. Solo dai molti, vocianti venditori ci si deve difendere. Con in mano casse di gelati, cabaret di bombe fritte o vassoi di nocciole farcite fendono faticosamente la folla, diligente, che, educatamente, decide di non disfarsene buttandoli giu' per le scale una volta per tutte.
Si inganna l'attesa ascoltando buona musica - Prince, Talking Heads, Eddy Grant tra gli altri - e frugando tra la folla alla ricerca del volto amico (molti gli italiani, qui disciplinatissimi, dopo essersi sobbarcati un lungo viaggio e un biglietto pagato circa trentamila lire) o, piu' pappagallescamente, delle bellezze muliebri moffafiato, rischiando di morir soffocati. Una voce ringrazia gli intervenuti, invita chi si e' sistemato alla bell'e meglio s a cambiare posto - invito che cade nel vuoto - avvertendo altresi' che lo spettacolo sara' diviso in due parti da un'intervallo di quindici minuti. Si scherza, si parla, si fa amicizia - quando non volano lacrimogeni o bottiglie si puo' fare - sino al momento tanto atteso.
Le 21. La solita voce annuncia "Signori e signore...David Bowie". I musicisti prendono posto alla spicciolata, iniziano a macinar note ed ecco compare il Nostro. Sembra "Il piccolo Lord" di Lord Fountleroy, vestito di lino azzurro, capelli biondorossastri, andatura felina, sorriso pieno, lascivo. E' consapevole del suo carisma. Sin dal primo brano, Rock'n'roll suicide, si capisce che Bowie ha fatto un'altro giro di boa completo, Ha corcumnavigato la sua vita. Dopo bisessualita', droga, trasformismo ha recupearto la "normalita'", appare se stesso, artista nel senso piu'completo.
Lo spetatcolo proposto, infatti, non e' solo musicale. E' coreografico, lui e il duo, i fratelli Frank e George Sims, E' scenografico, l'imponente palco e parte dei suoi componenti servono per brevi quadri in alcuni brani. E' divertente, le pantomime del leader del gruppo, il chitarrista Carlos Alomar, e del bassista Carmine Rojas, uno vestito da Pandit Nehru e l'altro con gonna a fiori e turbante. E' virtuosistico, le voci dei gia' citati Simmms. i fiati di Lenny Pickett, Dave Lebolt, Steve Ebson, Stan Harrison, la batteria di Tony Thompson e la chitarra solista, molto rock, di Earl Slick. Uno spettacolo completo, quello che ci si attendava da Bowie che lo ha ideato e realizzato personalmente perdendoci, non invano, qualche mese.
Il nuovo volto, ballabile, poliritmico, pieno di nuovi arrangiamenti e trovate, di un suono e della sua produzione, deciso a smettere i frusti panni dello scandalo ad ogni costo. Ha trovato in una professionalita' rigorosa, ma venata anche da grande humour tutto inglese, ed in una corsa per riacchiappare le antiche rabbie che ha certamente conosciuto nel misero quartiere interraziale di Brixton a Londra, la chiave della sua nuova, smagliante forma, della sua invidiabile classe. In due ore di spettacolo ha macinato due vestiti, un cappello, una chitarra acustica e ventuno brani, vecchi e nuovi, accolti tutti con ovazioni, cori, accendini accesi nella notte.
Anche la luna, piena, ci si e' messa per fargli fare bella figura e lui ha ripagati tutti - luna, pubblico,cani-lupo, nerboruti, bellezze, Crs e alano - dandosi, senza risparmio. Offrendo i suoi Heroes, i suoi Golden years, la sua Fashion, la sua stupefacente Life on Mars. E ancora Sorrow, il primo brano composto, il nuovissimo Let's dance, Cat pepole, colonna sonora dell'omonimo film, China girl, gia' incisa dall'amico Iggy Pop, Scary monsters, una tiratissima versione di White heat white light, brano di John Cale e ultimo hit dei migliori Velvet Underground, con cui ha chiuso la prima parte.
Neanche il tempo di sgranchirsi le gambe ed asciugare il sudore che copioso scorre per i troppi movimenti fatti per seguire le veloci partiture, che ricompare. E' preceduto dal suono familiare di una locomotiva: sembra, si, e' Station to station. Ashes to ashes, Young americans, Space oddity, il brano che lo prto' al successo. Hang on to yourself e Fame ripropongono la nuova linfa.Saziano, stordiscono. Inebriano. Fan volare gente. I vecchi sassi quiriti in terra di Francia tremano sotto mille, diecimila suole battute forsennatamente, scossi dal battito di decine di migliaia di mani. Torna. Jean Genie. Va via. Il pubblico non si da' per vinto. Urla, sbraita e strilla sino a che non ricompare l'agile figurino. Criminal world, mondo criminale, quello che lo ha tra i suoi cantori massimi. Ultima pazza galoppata sotto al serio chiaro di luna, come recita appunto il titolo del suo brano e del tour.
Si torna a casa, tranquilli, con qualche problema di traffico. Felici. Appagati. Potremo mai essere eroi, come dici? Non credo. Non e' tempo di eroi. Resteremo fans, semplici, magari amici. E dopo quanto visto e sentito a Frejus ho idea cheche lo saremo per parecchio. ma non pensiamoci, balliamo. Anzi, come dici tu, Let's dance.
Questo pezzo lo pubblicai il 28 maggio 1983. Quasi 23 anni fa. E non cambierei una virgola. Sono e sono fa. Ho avuto il grande onore e piacere di cinontrarlo piu' volte. Un signore? Si. ma anche un geniale essere umano. David Bowie/Jones e', non uso iilpassato remoto, un'artista a tutto tondo. No, anzi, un rivoluzionario. Perche' le vere rivoluzioni, sentite a me, non si fanno con armi, complotti, sangue e violenza. Si fanno con la testa. Con la Cultura. Leggendo, guardando, interrogandosi. Sempre. E i suoi due ultimi album, e iil barno e il video di Lazarus, di mostrano che il Maestro, il Chiarissimo Professore, era sempre lui. Era. Maledizione.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Dal nostro inviato Paolo Zaccagnini
Frejus. L'alano nero, con il collare irto di chiodi, sotto il sole ha l'occhio crudele e la bava alla bocca. :Piu' in la', su un prato verde mantenuto con cura, a breve distanza l'uno dall'altro, dieci signori con radiotelefonino tengono a bada altrettanti cani lupo. dall'aspetto molto poco amici dell'uomo. Di rinforzo una cinquantina di giovanotti dai bicipiti espressivi, toni assai spicci, tengono tutti alla larga dal recinto esterno dell'Arena.
Cosi' si e' presentata, al numerosissimo pubblico accorso nel sud della Francia, dalla vicina Spagna e dal nord d'Italia, l'arena romana di Frejus, solitamente adibita a "plaza de toros", che giovedi' sera, e ieri sera, ha ospitato due concerti della tanto attesa - cinque anni - tournee' di david Bowie. C'e' da dire che tale spiegamento di forze, integrato da un buon numero di Crs, i "celerini" d'oltr'Alpe, sin li' verso le 17, ha dato i risultati previsti. Le file sono state ordinate, non ci sono stati tafferugli, ottima l'acustica, ognuno si e' seduto comodamente, ed ha visto il concerto ascoltandolo in pace in un'area che e' in pieno centro cittadino.
Senbra fantascienza, pare una provocazione, eppure l'arena e' sovrastata dalla piazza principale di Frejus e nessuno, da che mondo e' mondo, si e' mai sognato di fare appunto, appellarsi a regolamenti, chiedere ispezioni fiscali, come sta accadendo in questi giorni a Capannelle, permettendo alla ridente cittadina provenzale di diventare una delle piu' ambite dagli artisti rock e anche gran veicolo d'affari per i locali. E di affari, in questa occasione, ne devono aver fatti tanti perche', grazie al solleone, le bibite sono scivolate nelle gole arse in un baleno. Negozi, banchi di maglieria, spillette e cibi, di ogni genere e per ogni borsa, letteralmente sono stati presi d'assalto.
Quindicimila e oltre i convenuti. molti arrivati solo per fare la fila e acquistare il biglietto del giorno seguente, che hanno resistito al sole cocente, a "roba" di pessima qualita' - gli aromi nell'aria la condannavano inequivocabilmente - a panini con salsicce dall'aspetto poco rassicurante e a bibite gassate e bollite. Ma tante "sofferenze" sono state ripagate dalla superba esibizione di Bowie tornato, dopo anni di teatro, ad esser la star piu' imprevedibile e controcorrente che la storia del rock abbia conosciuto.
I cancelli, vista la grande affluenza, vengono aperti con un'ora di anticipo, alle 19 anzziche' alle 20, e ci pensano i nerboruti a a far rigare tutti dritti, incolonnati in tortuose transenne che sembrano il labirinto di Creta.
Entrati nell'arena, anche per chi c'e' gia' stato altre volte. e' un'emozione, un bel colpo. Le staccionate rosse per la nobile arte della tauromachia colpiscono subito, poi il palco, grande ma non gigantesco, trentasei amplificatori. la meta' dei quali sospesi per aria, quattro enormi colonne di plastica fluttuante trasparente, a destra una luna argentata, a sinistra una mano grigia con l'indice puntato al cielo. E gia' tanta gente sugli spalti, sulle rovine romane, dinanzi al palco, nella polvere che beve ogni domenica sangue di toro.
Accaparrarsi un posto non e' difficile, nessuno mette su zuffe o insulta, come e' invalsa consuetudine italica se si tiene qualche posto per amici ritardatari. Solo dai molti, vocianti venditori ci si deve difendere. Con in mano casse di gelati, cabaret di bombe fritte o vassoi di nocciole farcite fendono faticosamente la folla, diligente, che, educatamente, decide di non disfarsene buttandoli giu' per le scale una volta per tutte.
Si inganna l'attesa ascoltando buona musica - Prince, Talking Heads, Eddy Grant tra gli altri - e frugando tra la folla alla ricerca del volto amico (molti gli italiani, qui disciplinatissimi, dopo essersi sobbarcati un lungo viaggio e un biglietto pagato circa trentamila lire) o, piu' pappagallescamente, delle bellezze muliebri moffafiato, rischiando di morir soffocati. Una voce ringrazia gli intervenuti, invita chi si e' sistemato alla bell'e meglio s a cambiare posto - invito che cade nel vuoto - avvertendo altresi' che lo spettacolo sara' diviso in due parti da un'intervallo di quindici minuti. Si scherza, si parla, si fa amicizia - quando non volano lacrimogeni o bottiglie si puo' fare - sino al momento tanto atteso.
Le 21. La solita voce annuncia "Signori e signore...David Bowie". I musicisti prendono posto alla spicciolata, iniziano a macinar note ed ecco compare il Nostro. Sembra "Il piccolo Lord" di Lord Fountleroy, vestito di lino azzurro, capelli biondorossastri, andatura felina, sorriso pieno, lascivo. E' consapevole del suo carisma. Sin dal primo brano, Rock'n'roll suicide, si capisce che Bowie ha fatto un'altro giro di boa completo, Ha corcumnavigato la sua vita. Dopo bisessualita', droga, trasformismo ha recupearto la "normalita'", appare se stesso, artista nel senso piu'completo.
Lo spetatcolo proposto, infatti, non e' solo musicale. E' coreografico, lui e il duo, i fratelli Frank e George Sims, E' scenografico, l'imponente palco e parte dei suoi componenti servono per brevi quadri in alcuni brani. E' divertente, le pantomime del leader del gruppo, il chitarrista Carlos Alomar, e del bassista Carmine Rojas, uno vestito da Pandit Nehru e l'altro con gonna a fiori e turbante. E' virtuosistico, le voci dei gia' citati Simmms. i fiati di Lenny Pickett, Dave Lebolt, Steve Ebson, Stan Harrison, la batteria di Tony Thompson e la chitarra solista, molto rock, di Earl Slick. Uno spettacolo completo, quello che ci si attendava da Bowie che lo ha ideato e realizzato personalmente perdendoci, non invano, qualche mese.
Il nuovo volto, ballabile, poliritmico, pieno di nuovi arrangiamenti e trovate, di un suono e della sua produzione, deciso a smettere i frusti panni dello scandalo ad ogni costo. Ha trovato in una professionalita' rigorosa, ma venata anche da grande humour tutto inglese, ed in una corsa per riacchiappare le antiche rabbie che ha certamente conosciuto nel misero quartiere interraziale di Brixton a Londra, la chiave della sua nuova, smagliante forma, della sua invidiabile classe. In due ore di spettacolo ha macinato due vestiti, un cappello, una chitarra acustica e ventuno brani, vecchi e nuovi, accolti tutti con ovazioni, cori, accendini accesi nella notte.
Anche la luna, piena, ci si e' messa per fargli fare bella figura e lui ha ripagati tutti - luna, pubblico,cani-lupo, nerboruti, bellezze, Crs e alano - dandosi, senza risparmio. Offrendo i suoi Heroes, i suoi Golden years, la sua Fashion, la sua stupefacente Life on Mars. E ancora Sorrow, il primo brano composto, il nuovissimo Let's dance, Cat pepole, colonna sonora dell'omonimo film, China girl, gia' incisa dall'amico Iggy Pop, Scary monsters, una tiratissima versione di White heat white light, brano di John Cale e ultimo hit dei migliori Velvet Underground, con cui ha chiuso la prima parte.
Neanche il tempo di sgranchirsi le gambe ed asciugare il sudore che copioso scorre per i troppi movimenti fatti per seguire le veloci partiture, che ricompare. E' preceduto dal suono familiare di una locomotiva: sembra, si, e' Station to station. Ashes to ashes, Young americans, Space oddity, il brano che lo prto' al successo. Hang on to yourself e Fame ripropongono la nuova linfa.Saziano, stordiscono. Inebriano. Fan volare gente. I vecchi sassi quiriti in terra di Francia tremano sotto mille, diecimila suole battute forsennatamente, scossi dal battito di decine di migliaia di mani. Torna. Jean Genie. Va via. Il pubblico non si da' per vinto. Urla, sbraita e strilla sino a che non ricompare l'agile figurino. Criminal world, mondo criminale, quello che lo ha tra i suoi cantori massimi. Ultima pazza galoppata sotto al serio chiaro di luna, come recita appunto il titolo del suo brano e del tour.
Si torna a casa, tranquilli, con qualche problema di traffico. Felici. Appagati. Potremo mai essere eroi, come dici? Non credo. Non e' tempo di eroi. Resteremo fans, semplici, magari amici. E dopo quanto visto e sentito a Frejus ho idea cheche lo saremo per parecchio. ma non pensiamoci, balliamo. Anzi, come dici tu, Let's dance.
Questo pezzo lo pubblicai il 28 maggio 1983. Quasi 23 anni fa. E non cambierei una virgola. Sono e sono fa. Ho avuto il grande onore e piacere di cinontrarlo piu' volte. Un signore? Si. ma anche un geniale essere umano. David Bowie/Jones e', non uso iilpassato remoto, un'artista a tutto tondo. No, anzi, un rivoluzionario. Perche' le vere rivoluzioni, sentite a me, non si fanno con armi, complotti, sangue e violenza. Si fanno con la testa. Con la Cultura. Leggendo, guardando, interrogandosi. Sempre. E i suoi due ultimi album, e iil barno e il video di Lazarus, di mostrano che il Maestro, il Chiarissimo Professore, era sempre lui. Era. Maledizione.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Thursday, 7 January 2016
Saggezza Inca
Saggezza Inca
In tempi cosi' confusi, resili ancor di piu' da un'informazione meno che miserabile, per chi mi lgge, e visto che le feste sono passate e quidi si puo' affrontare la vita al meglio, mi permetto di ricordaele tre leggi non scrittte che hanno sostenuto l'Impero Inca in quello che oggi e' parte del'America del Sud. Non mentire. Non esser pigro. Non rubare. Oggi come oggi siamo sicuri che il mondo sottosta a queste tre semplici leggi? E pensare che, leggere William Prescott per sincerarsene, l'Impero Incanon era cosa da poco. Poi, leggere il frate spagnolo Bartolomes De Las Casas, arrivarono gli spagnoli, poco piu' tardi i portoghesi in quello che e' oggi il Brasile, e il sogno fino'. Portarono la Civilta'. La loro Incivilta'.
A leggere i risultati del campionato di caclio italiano, come saprete e' "il piu' bello del mondo" come scrivono da decenni GGI e GGSI, sembra che il kharma della "maggica Roma" di quest'anno, segnare una rete in piu' dell'avversario, si e' brutalmente e bruscamente inceppato. Sabato partita della morte all'Olimpico, che dovrebbe essere completamente deserto se la A.S.Roma avesse tifosi veri e non "maggici tifosi", contro il Milan. Luciano Spalleti in agguato. Prendera' il posto di Garcia se i suoi raccogliticci, inguardabili milionari perderanno? O se perdera' Mihailovic? La seconda che lo scritto, E cosi' dopo Montella alla Sampdoria e Spalletti al Milan il caballero Garcia, sempre spavaldo e torvo, in sella. Altrimenti, i GGI e iGGSI, covano un progetto. Totti giocatore-allenatore. Approvato e caldeggiato dal "re degli hedge funds" James pallotta. Quello che sorridente abbraccio' Garcia e disse "il nostro Ferguson". Per cacciare via rafael Benitez il Real Madrid, una vera ed enorme squadra, ha impiegato 5 mesi. Meditate, maggici tifosi, meditate. E non insolentite e insultate chi non la pensa come voi. Sapete, e' una pratica tanto cara a fascisti e nazisti.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
In tempi cosi' confusi, resili ancor di piu' da un'informazione meno che miserabile, per chi mi lgge, e visto che le feste sono passate e quidi si puo' affrontare la vita al meglio, mi permetto di ricordaele tre leggi non scrittte che hanno sostenuto l'Impero Inca in quello che oggi e' parte del'America del Sud. Non mentire. Non esser pigro. Non rubare. Oggi come oggi siamo sicuri che il mondo sottosta a queste tre semplici leggi? E pensare che, leggere William Prescott per sincerarsene, l'Impero Incanon era cosa da poco. Poi, leggere il frate spagnolo Bartolomes De Las Casas, arrivarono gli spagnoli, poco piu' tardi i portoghesi in quello che e' oggi il Brasile, e il sogno fino'. Portarono la Civilta'. La loro Incivilta'.
A leggere i risultati del campionato di caclio italiano, come saprete e' "il piu' bello del mondo" come scrivono da decenni GGI e GGSI, sembra che il kharma della "maggica Roma" di quest'anno, segnare una rete in piu' dell'avversario, si e' brutalmente e bruscamente inceppato. Sabato partita della morte all'Olimpico, che dovrebbe essere completamente deserto se la A.S.Roma avesse tifosi veri e non "maggici tifosi", contro il Milan. Luciano Spalleti in agguato. Prendera' il posto di Garcia se i suoi raccogliticci, inguardabili milionari perderanno? O se perdera' Mihailovic? La seconda che lo scritto, E cosi' dopo Montella alla Sampdoria e Spalletti al Milan il caballero Garcia, sempre spavaldo e torvo, in sella. Altrimenti, i GGI e iGGSI, covano un progetto. Totti giocatore-allenatore. Approvato e caldeggiato dal "re degli hedge funds" James pallotta. Quello che sorridente abbraccio' Garcia e disse "il nostro Ferguson". Per cacciare via rafael Benitez il Real Madrid, una vera ed enorme squadra, ha impiegato 5 mesi. Meditate, maggici tifosi, meditate. E non insolentite e insultate chi non la pensa come voi. Sapete, e' una pratica tanto cara a fascisti e nazisti.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Wednesday, 6 January 2016
Joy doppia
Joy doppia
Un film e un disco. E magari anche un dvd. Il 2016 e' partito bene. Quanto il 2015 era finito piu' che male. Ma bisogna guardare sempre avanti, a volte ricordare che le cose belle lette, sentite e viste fanno bene alla salute. come in questo caso. Meno pillole e piu' cd, dvd, film, libri, musei. Ho intitolato il Zaccablog di ogi "Joy doppia" perche' non solo il nuovo film di David O.Russell, il terzo con gli attori Jennifer Lawrence e Bradley Cooper, e' un film che fila via con grande facilita' e semplicita', forse troppa, e umorismo ma perche' mostra quanto sia brava e normale la Lawrence, gia' premiata con un'Oscar, che alla indiscussa bellezza unisce una sicura bravura, un'invidiabile verve e una serieta' vera. Niente scene di nudo, questa bionda 24enne ha le idee chiarissime, e soprattutto nessuna situazione vagamente sensuale e sessuale. Un'incredibile. piccola, straordinaria opera che, tra l'altro, mostra l'eccezionalita' di Robert De Niro ed Isabella Rossellini. Oltre a quella della bella, e gia' dannatissima, Virginia Marsden. Che delizia. Anche drammatica. Che regala innanzitutto agli spettatori, come con Seoirse Rona, una bella, formidabile, giovane protagonista. Che affascina e ammalia e colpisce non solo per l'indicussa bellezza e presenza fisica ma per la bravura, la bravura, la bravura. Non dico, non voglio dire altro solo che dovete andare a vedere Joy. E godervi cast e storia. Vera.
Dopo, o prima, mgari sentite il nuovo cd di David Bowie? David Bowie? "Ma non era morto?" dira' piu' di uno sprovveduto. Purtroppo per i "musicisti" di loggi no e poi no. Blackstar dimostra, per lennesima volta, quanto Davdi Jones, alias Bowie, sia statto e sia importante per il rock, la musica in generale. Attenzione, non siamo alle vette della sua piu'famosa produzione ma il cd e' e sara' uno dei cd dell'anno. Che rivisita il passato. Il suo e quello di altri gloriosi suoi contemporanei. Quel che colpisce che, come nel caso dell'ottantenne Leonard Cohen e del 70enne Neil Young, piu' invecchia, ha quasi 70 anni e da anni soffre di gravi problemi di salute, e piu' si fa tosto. Non molla. Come molti suoi contemporaanei, Elton John il primo che viene in mente. "Nessuno mi conosce adesso" canta i Lazarus: come non dargli ragione? Pensavamo di aver ampiamente fatto l'abitudine al suo camaleontismo artistico ma ci siamo sbagliati. Scusa Ziggy Stardust, scusa Thin White Duke, scusa...
Kayne West ha fatto sapere, tramite Facebook e Twitter, che "non mi dovete rompere i coglioni perche' sto facendo il nuovo disco". E poi e' fresco babbo per la seconda volta, la moglie, la Venere Callipigea Kim Kardashian, ha dato alla luce un secondo pargolo, Fedeli al suo rude invito non gli "romperemo i coglioni".A patto che lui non li rompa a noi.
Jean De Florette e Manon des souorces sono un film, diviso in que lunghe parti, ralizzato nel 1986 da Claude Berri. Opera monumentale, trasposizioen cinematografica degli pmonimi tomi dell'accaemico di Francia Marcel Pagnol. Film semplice e complesso, duro, girato negli spazi austeri e superbi dell'Auvergne che 30 anni fa diede la possibilita' a i giovani Gerard Depardieu e Daniel Auteil e alla bellissima giovanetta, allora, Emmanuelle Beart di mostrare la loro naturale bravura che poi avrebbe illuminato lo loro successive carriere. Menzione a parte merita Yves Montand, all'anagrafe italiana Ivo Livi, che nei panni del vecchio patriarca diede la sua ultima, indimenticabile intrepretazione. Purtroppo mori' poco dopo, Ci ha lasciato con una saga familiare, una storia iniversale, un pezzo di letteratura francese che e' difficile dimenticare. Il doppio dvd e' del 2010 e penso che per l'inzio 2016 meritereste di averlo in regalo.
Che fine ha fatto la Diatriba Campano-Sarda? Tra le "soubrettes" e "modelle" Marika Fruscio, all'attacco col suo "capra", e Melissa Satta? Gran risalto sui GGI e GGSI poi silenzio. Speriamo che l'arrivo di Maurizio Molinari e Mario Calabresi, rispettivamente alla guida di La Stampa e La Repubblica, possa rettificare questa improvvisa, terribile mancanza di notizie. Dopo il nuovo direttore al Corriere della Sera ora altri due fedelissimi renziani. Se l'avesse fatto quel povero, vecchio innamorato di Silvio...
Granquilli, granquilli: tra poco la "maggica Roma" di Pallotta, Sabati i, Baldissoni e Garcia affrontera', in emergenza, il Verona Chievo ma lui, Er Capitano" non ci sara'. Ha pero' prontamente fatto sapere che vuole continuare a giocare oltre i 40 anni. i tifosi della"maggica Roma" ringraziano lacrimanti, i tifosi dell'A.SRoma no. E Garcia, 13 reti contro il Bayern Munich e il Barcellona,che dice, che dice? Totti ci sara' in Champion's League contro il Real Madrid di Zinedine "Zizou" Zidane? Quello franco algerino e lui franco spagnolo. O semplicemente povero miserabile? Il verdetto del Tifoso su Zidane e' stato gia' emesso. Fallira'. O e' fallita, da decenni, la "maggica Roma"? Ah boccaccia mia statte zitta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Un film e un disco. E magari anche un dvd. Il 2016 e' partito bene. Quanto il 2015 era finito piu' che male. Ma bisogna guardare sempre avanti, a volte ricordare che le cose belle lette, sentite e viste fanno bene alla salute. come in questo caso. Meno pillole e piu' cd, dvd, film, libri, musei. Ho intitolato il Zaccablog di ogi "Joy doppia" perche' non solo il nuovo film di David O.Russell, il terzo con gli attori Jennifer Lawrence e Bradley Cooper, e' un film che fila via con grande facilita' e semplicita', forse troppa, e umorismo ma perche' mostra quanto sia brava e normale la Lawrence, gia' premiata con un'Oscar, che alla indiscussa bellezza unisce una sicura bravura, un'invidiabile verve e una serieta' vera. Niente scene di nudo, questa bionda 24enne ha le idee chiarissime, e soprattutto nessuna situazione vagamente sensuale e sessuale. Un'incredibile. piccola, straordinaria opera che, tra l'altro, mostra l'eccezionalita' di Robert De Niro ed Isabella Rossellini. Oltre a quella della bella, e gia' dannatissima, Virginia Marsden. Che delizia. Anche drammatica. Che regala innanzitutto agli spettatori, come con Seoirse Rona, una bella, formidabile, giovane protagonista. Che affascina e ammalia e colpisce non solo per l'indicussa bellezza e presenza fisica ma per la bravura, la bravura, la bravura. Non dico, non voglio dire altro solo che dovete andare a vedere Joy. E godervi cast e storia. Vera.
Dopo, o prima, mgari sentite il nuovo cd di David Bowie? David Bowie? "Ma non era morto?" dira' piu' di uno sprovveduto. Purtroppo per i "musicisti" di loggi no e poi no. Blackstar dimostra, per lennesima volta, quanto Davdi Jones, alias Bowie, sia statto e sia importante per il rock, la musica in generale. Attenzione, non siamo alle vette della sua piu'famosa produzione ma il cd e' e sara' uno dei cd dell'anno. Che rivisita il passato. Il suo e quello di altri gloriosi suoi contemporanei. Quel che colpisce che, come nel caso dell'ottantenne Leonard Cohen e del 70enne Neil Young, piu' invecchia, ha quasi 70 anni e da anni soffre di gravi problemi di salute, e piu' si fa tosto. Non molla. Come molti suoi contemporaanei, Elton John il primo che viene in mente. "Nessuno mi conosce adesso" canta i Lazarus: come non dargli ragione? Pensavamo di aver ampiamente fatto l'abitudine al suo camaleontismo artistico ma ci siamo sbagliati. Scusa Ziggy Stardust, scusa Thin White Duke, scusa...
Kayne West ha fatto sapere, tramite Facebook e Twitter, che "non mi dovete rompere i coglioni perche' sto facendo il nuovo disco". E poi e' fresco babbo per la seconda volta, la moglie, la Venere Callipigea Kim Kardashian, ha dato alla luce un secondo pargolo, Fedeli al suo rude invito non gli "romperemo i coglioni".A patto che lui non li rompa a noi.
Jean De Florette e Manon des souorces sono un film, diviso in que lunghe parti, ralizzato nel 1986 da Claude Berri. Opera monumentale, trasposizioen cinematografica degli pmonimi tomi dell'accaemico di Francia Marcel Pagnol. Film semplice e complesso, duro, girato negli spazi austeri e superbi dell'Auvergne che 30 anni fa diede la possibilita' a i giovani Gerard Depardieu e Daniel Auteil e alla bellissima giovanetta, allora, Emmanuelle Beart di mostrare la loro naturale bravura che poi avrebbe illuminato lo loro successive carriere. Menzione a parte merita Yves Montand, all'anagrafe italiana Ivo Livi, che nei panni del vecchio patriarca diede la sua ultima, indimenticabile intrepretazione. Purtroppo mori' poco dopo, Ci ha lasciato con una saga familiare, una storia iniversale, un pezzo di letteratura francese che e' difficile dimenticare. Il doppio dvd e' del 2010 e penso che per l'inzio 2016 meritereste di averlo in regalo.
Che fine ha fatto la Diatriba Campano-Sarda? Tra le "soubrettes" e "modelle" Marika Fruscio, all'attacco col suo "capra", e Melissa Satta? Gran risalto sui GGI e GGSI poi silenzio. Speriamo che l'arrivo di Maurizio Molinari e Mario Calabresi, rispettivamente alla guida di La Stampa e La Repubblica, possa rettificare questa improvvisa, terribile mancanza di notizie. Dopo il nuovo direttore al Corriere della Sera ora altri due fedelissimi renziani. Se l'avesse fatto quel povero, vecchio innamorato di Silvio...
Granquilli, granquilli: tra poco la "maggica Roma" di Pallotta, Sabati i, Baldissoni e Garcia affrontera', in emergenza, il Verona Chievo ma lui, Er Capitano" non ci sara'. Ha pero' prontamente fatto sapere che vuole continuare a giocare oltre i 40 anni. i tifosi della"maggica Roma" ringraziano lacrimanti, i tifosi dell'A.SRoma no. E Garcia, 13 reti contro il Bayern Munich e il Barcellona,che dice, che dice? Totti ci sara' in Champion's League contro il Real Madrid di Zinedine "Zizou" Zidane? Quello franco algerino e lui franco spagnolo. O semplicemente povero miserabile? Il verdetto del Tifoso su Zidane e' stato gia' emesso. Fallira'. O e' fallita, da decenni, la "maggica Roma"? Ah boccaccia mia statte zitta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Saturday, 2 January 2016
Diatribe
Diatribe
Il nuovo anno e' appena inziato e gia' si e' scatenata una diatriba, Si, un polemica. Terribile. E mi spiace che nessuno a Dagospia, a cominciare dallo stesso Roberto che e' sempre attentissimo, se ne sia accorto. Peccato. Di cosa parlo mentre il premier scacciacrisi, con moglie e pargoli al fianco, scia beato e spensieratosulle neve di Courmayer contento e felice degli straordinari successi affastellati dal suo governo, il terzo non eletto dal popolo? Parlo dello scontro durissimo, epocale direi, tra Marika Fruscio e Melissa Satta. Si, proprio. Tra la supertifosa napole-tanta, sempre pettoruta e svestita, e la gattamorta sarda. Entrambi modelle e, presumo, luminari in qualche campo. La partenopea ha dato platealmente della capra alla seconda, desnuda e fascinosa compagna del calciatore, dice e dicono, Kevin "Prince" Boateng. Padre dell'incolpevole Maddox e che scalpita per tornare in campo con la maglia del Milan. Visto che i tedeschi dello Schalke 04 non ve potevano piu', I GGI e soprattutto i GGSI sono pieni stracolmi della spinosa vicenda che certo non ci voleva in questo momento dato che sta turbando, non poco, il clima natalizio degli italiani. Capra? E perche' non mula, asina, giumenta, vacca, scrofa, porca? Perche' proprio capra? Ah, saperlo saperlo.
So che per i Critici Stitici e quelli Pummorola il cinema e' solo kitrghiso, o fijiano, o hollywoodiano ma il mondo e' vario, Comprende anche la Francia. Da dove vengono Jean Pierre Jeunet e Marc Caro. Che hanno realizzato alcune pellicole che spiegano in pieno, al massimo e al meglio,, la magia del Cinema. E che, se come me amate svisceratamente la Decima Musa,dovete vedere. Assolutissimamente. Il favoloso monddo di Amelie. Delicatessen. The city of lost children. Micmacs. Hanno creato un loro stile. Sono originali. Peccato mortale in questo mondo. Per quello che dovete vederli.
Anche te, busallese, E saluti alle Glimmer Twins. E alla piccola vdetta civitavecchiese e Sally.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Il nuovo anno e' appena inziato e gia' si e' scatenata una diatriba, Si, un polemica. Terribile. E mi spiace che nessuno a Dagospia, a cominciare dallo stesso Roberto che e' sempre attentissimo, se ne sia accorto. Peccato. Di cosa parlo mentre il premier scacciacrisi, con moglie e pargoli al fianco, scia beato e spensieratosulle neve di Courmayer contento e felice degli straordinari successi affastellati dal suo governo, il terzo non eletto dal popolo? Parlo dello scontro durissimo, epocale direi, tra Marika Fruscio e Melissa Satta. Si, proprio. Tra la supertifosa napole-tanta, sempre pettoruta e svestita, e la gattamorta sarda. Entrambi modelle e, presumo, luminari in qualche campo. La partenopea ha dato platealmente della capra alla seconda, desnuda e fascinosa compagna del calciatore, dice e dicono, Kevin "Prince" Boateng. Padre dell'incolpevole Maddox e che scalpita per tornare in campo con la maglia del Milan. Visto che i tedeschi dello Schalke 04 non ve potevano piu', I GGI e soprattutto i GGSI sono pieni stracolmi della spinosa vicenda che certo non ci voleva in questo momento dato che sta turbando, non poco, il clima natalizio degli italiani. Capra? E perche' non mula, asina, giumenta, vacca, scrofa, porca? Perche' proprio capra? Ah, saperlo saperlo.
So che per i Critici Stitici e quelli Pummorola il cinema e' solo kitrghiso, o fijiano, o hollywoodiano ma il mondo e' vario, Comprende anche la Francia. Da dove vengono Jean Pierre Jeunet e Marc Caro. Che hanno realizzato alcune pellicole che spiegano in pieno, al massimo e al meglio,, la magia del Cinema. E che, se come me amate svisceratamente la Decima Musa,dovete vedere. Assolutissimamente. Il favoloso monddo di Amelie. Delicatessen. The city of lost children. Micmacs. Hanno creato un loro stile. Sono originali. Peccato mortale in questo mondo. Per quello che dovete vederli.
Anche te, busallese, E saluti alle Glimmer Twins. E alla piccola vdetta civitavecchiese e Sally.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Friday, 1 January 2016
Buon anno
Buon anno
Buon anno e tenete sempre in mente che siete meglio di chi vi comanda. Tenetelo bene in mente e comportatevi di conseguenza. Ci conto. Per oggi due consiglio cinematografici. Ricordate sempre che chi consiglio non e; un Critico Stitico ne' un Critico Guascone ma un'appassionato di cinema quindi decidete voi sui miei consigli e sappiate che lascio ad altri, assai piu' qualificati di me, discettere e discutere di Cinema. Due consigli. Uno francese e uno statunitense. Che hanno reso indimenticabile questo mio Capodano solitario visto che la consorte sta facendo riabilitazione dopo essersi rotta il femore or e' tre settimane fa e sara' a casa solo il 21. Beautiful lies e Letters to Juliet. La prima pellicola, di Pierre salvadori, e' un deliziosa commedia, che solo i francesi sanno fare, che si avvale di ottime interpretazioni di Audrey Tatou, Nathalie Baye e Sami Bouajila, che si superano in quanto a bravura e simpatia. Commedia degli errori, alla Feydou, dove alla fine trionfano buonsenso ed amore. Il film giusto per questi giorni, per questi tempi. E scusate se non ssvelo nulla di piu' perche' la pellicola va sfogliata. Come una margherita. E lo stesso va detto di Letters to Juliet di Gary Winck e con Amanda Seyfried, Christopher Egan, Gael gabriel Bernal, Vanessa Redgrave e il ragionier Franco Sparanero, alias Franco Nero/Django. Storia che si dipana New York, Verona, la campagna senese, The New Yorker, conferenze su prodotti tipici, cucina, ricordi, anche dolorosi, e paesaggi che mozzano il fiato e spiegano perche' gli stranieri, tutti gli stranieri, sognino di venire almeno una volta in Italia. Una storia semplice, che si perde negli occhioni della Seyfried, ma una storia che diverte e che commuove assai. una storia che dimpostra la suprema grandezza della Redgrave, pou' affascinante, bella e sensuale ora che e' in la' con gli anni, e quanti attori e attrici italiani data lro una piccola parte la mettano a frutto. Angela Finocchiaro, Marina Massironi, Milena Vukotic, Luisa De Santis, Remo Remotti, Angelo Infanti, Luisa Ranieri - si' la seconda moglie di Luca Zingareti, quella che diventp' famosa con la pubblicita' "Anto' fa caldo" - che in pochi minuti dimosytrano quanto sono e psossono essere bravi. Pratognista assoluta della pellicoloa e' l'italia, questo straordinario Paese distrutto, offeso, vilipeso e violentato negli ultimi 50 anni. film otttimista, Letters to Juliet, che io sono fiducioso sul futuro del paese che mi diedi i natali. Procuratevi Beutiful lies e Letters to Juliet e mi ringraziete.
Lemmy se ne ' andato ma il mito del suo autodistrugegrsi non morira; mai. Leggi sul Giornale, a firma del collega Paolo Giordano chje e' un metallaro verace, che faceva colazione con Coca cola e whisky e moi chiedo se la vita non era la sua. Non ho letto pero' che non uso mai l'eroina perche' aveva ucciso la ragazza che amava, leggi di donne, 1000 o 2000, come se fossero capi di bestiame, e leggi del suo essere simpatizzante nazista, aveva semplicemente detto che amava le loro divise e i loro simboli e nenche un bestia piu' negare che la tanto podiata svastica ha origini lontane in India. Nessuno puntualizza sulla sua onesta' culturale e sul suo rifiutare l'etichetta heavy-metal coniata per i suoi Motorhead, gruppo che aveva fondato negli anni '70. Aveva sempre detto che erano un gruppo di rock'nd'roll e quello erano. Per uno che era stato il roadie di Jimi Hendrix non pteva che essere quella la via e la vita. Adorato ma solo, solo, solo. Drammaticamente solo. Ma. alla faccia dei Critici Stitici e 'Nvidosi, quelli che vi spiegano il Rock'Nd'Roll, il Blues, il Soul e quantaltro perche' hanno scopero che "la musica e; social", era . e' e sara' senpre il Rock'nd'Roll. Musica che ha salvato la vita non solo lui. Ho la sclerosi multipla da 16 anni e come pensate che la combatta? Con el medicine e il sostegno "peloso" di familiari e amici? Non solo, fortunatamente. Adesso, ad esempio, con The muffin man di Francis Vincent Zappa.
Trovo imbarazzante mettere Lemmy accanto a Joe Cocker e al mio frateno amico Lou Reed. Quelli hanno vissuto decenni con un piede, forse tutti e due, al cimitero. Lemmy eccedeva, non si drogava e intossicava come. ahime', Joe e Lou. Due perdite incommensirabili. Due amici veri, il secondo il mio sesto padre. Dopo mio padre Costantino, mio zio Nilo, il compagno anarchico Michele Corsentino, il chiarissimo professore Agostino Lombardo e il vicedirettore Giuseppe Geraci, gli ultimi tre siciliani di Ribera, Messina e Palermo, Anche a loro oggi auguri. Che la lro memoria resti viva e non venga infangata.
Ricordate, sara; una risata che li seppellira'
Buon anno e tenete sempre in mente che siete meglio di chi vi comanda. Tenetelo bene in mente e comportatevi di conseguenza. Ci conto. Per oggi due consiglio cinematografici. Ricordate sempre che chi consiglio non e; un Critico Stitico ne' un Critico Guascone ma un'appassionato di cinema quindi decidete voi sui miei consigli e sappiate che lascio ad altri, assai piu' qualificati di me, discettere e discutere di Cinema. Due consigli. Uno francese e uno statunitense. Che hanno reso indimenticabile questo mio Capodano solitario visto che la consorte sta facendo riabilitazione dopo essersi rotta il femore or e' tre settimane fa e sara' a casa solo il 21. Beautiful lies e Letters to Juliet. La prima pellicola, di Pierre salvadori, e' un deliziosa commedia, che solo i francesi sanno fare, che si avvale di ottime interpretazioni di Audrey Tatou, Nathalie Baye e Sami Bouajila, che si superano in quanto a bravura e simpatia. Commedia degli errori, alla Feydou, dove alla fine trionfano buonsenso ed amore. Il film giusto per questi giorni, per questi tempi. E scusate se non ssvelo nulla di piu' perche' la pellicola va sfogliata. Come una margherita. E lo stesso va detto di Letters to Juliet di Gary Winck e con Amanda Seyfried, Christopher Egan, Gael gabriel Bernal, Vanessa Redgrave e il ragionier Franco Sparanero, alias Franco Nero/Django. Storia che si dipana New York, Verona, la campagna senese, The New Yorker, conferenze su prodotti tipici, cucina, ricordi, anche dolorosi, e paesaggi che mozzano il fiato e spiegano perche' gli stranieri, tutti gli stranieri, sognino di venire almeno una volta in Italia. Una storia semplice, che si perde negli occhioni della Seyfried, ma una storia che diverte e che commuove assai. una storia che dimpostra la suprema grandezza della Redgrave, pou' affascinante, bella e sensuale ora che e' in la' con gli anni, e quanti attori e attrici italiani data lro una piccola parte la mettano a frutto. Angela Finocchiaro, Marina Massironi, Milena Vukotic, Luisa De Santis, Remo Remotti, Angelo Infanti, Luisa Ranieri - si' la seconda moglie di Luca Zingareti, quella che diventp' famosa con la pubblicita' "Anto' fa caldo" - che in pochi minuti dimosytrano quanto sono e psossono essere bravi. Pratognista assoluta della pellicoloa e' l'italia, questo straordinario Paese distrutto, offeso, vilipeso e violentato negli ultimi 50 anni. film otttimista, Letters to Juliet, che io sono fiducioso sul futuro del paese che mi diedi i natali. Procuratevi Beutiful lies e Letters to Juliet e mi ringraziete.
Lemmy se ne ' andato ma il mito del suo autodistrugegrsi non morira; mai. Leggi sul Giornale, a firma del collega Paolo Giordano chje e' un metallaro verace, che faceva colazione con Coca cola e whisky e moi chiedo se la vita non era la sua. Non ho letto pero' che non uso mai l'eroina perche' aveva ucciso la ragazza che amava, leggi di donne, 1000 o 2000, come se fossero capi di bestiame, e leggi del suo essere simpatizzante nazista, aveva semplicemente detto che amava le loro divise e i loro simboli e nenche un bestia piu' negare che la tanto podiata svastica ha origini lontane in India. Nessuno puntualizza sulla sua onesta' culturale e sul suo rifiutare l'etichetta heavy-metal coniata per i suoi Motorhead, gruppo che aveva fondato negli anni '70. Aveva sempre detto che erano un gruppo di rock'nd'roll e quello erano. Per uno che era stato il roadie di Jimi Hendrix non pteva che essere quella la via e la vita. Adorato ma solo, solo, solo. Drammaticamente solo. Ma. alla faccia dei Critici Stitici e 'Nvidosi, quelli che vi spiegano il Rock'Nd'Roll, il Blues, il Soul e quantaltro perche' hanno scopero che "la musica e; social", era . e' e sara' senpre il Rock'nd'Roll. Musica che ha salvato la vita non solo lui. Ho la sclerosi multipla da 16 anni e come pensate che la combatta? Con el medicine e il sostegno "peloso" di familiari e amici? Non solo, fortunatamente. Adesso, ad esempio, con The muffin man di Francis Vincent Zappa.
Trovo imbarazzante mettere Lemmy accanto a Joe Cocker e al mio frateno amico Lou Reed. Quelli hanno vissuto decenni con un piede, forse tutti e due, al cimitero. Lemmy eccedeva, non si drogava e intossicava come. ahime', Joe e Lou. Due perdite incommensirabili. Due amici veri, il secondo il mio sesto padre. Dopo mio padre Costantino, mio zio Nilo, il compagno anarchico Michele Corsentino, il chiarissimo professore Agostino Lombardo e il vicedirettore Giuseppe Geraci, gli ultimi tre siciliani di Ribera, Messina e Palermo, Anche a loro oggi auguri. Che la lro memoria resti viva e non venga infangata.
Ricordate, sara; una risata che li seppellira'