Due "chicche"
Due "chicche". Una letteraria e una musicale. Due "chicche" vere, una che fa onore a un'Italia che non c'e' piu' e forse ritornera'. Quella letteraria e' Le mani del mr. Ottermole di Thomas Burke, edito da Polillo Editore, formidabile divulgatore di letterarura poliziesca in Italia. Piu' di 170 titoli di autori grandi e misconossciuti che faranno brillare gli occhi, e lavorare attivamente le poirettiane "cellule grigie"., di chi ama il genere. Burke, londinese nato nel 886 e scomparso nel 1945, con quel piccolo racconto, solo 44 pagine, ha scritto quello che due maestri insuperati come Ellery Queen e John Dickson Carr, per fare solo i primi nomi che vengono in mente, considerano il piu' bel racconto poliziesco. Battendo, nella speciale classifica sottoposta alla giuria di 12 esperti e scrittori, La lega dei capelli rossi, protagonista Sherlock Holmes, di due punti, La lettera scarlatta di Edgar Allan Poe e Il caso vendicatore di Anthony Berkeley. E dire che all'esame specialissimo vennero giudicati ben 83 racconti. Non c'e' male, signor Burke, proprio no. Merita che se ne riparli, soprattutto se si legge e parla inglese. E se si pensa che vendono decine di milioni di copie gente come Patricia Corwell o Don Brown, addirittura 80 per il solo Il codice Da Vinci, che alla letteratura poliziesca stanno come la carne fatiscente e marcia alla melanzana alla parmigiana di mamma e delle cugine/zie. Posso solo dire che, si, di letteratura ppliziesca si tratta ma non si puo' non andare alla mente al piu' bel racconto gotico, per me, mai scritto, una sorta di pastiche letteraria, quel The turn of the screw/Giro di vite dell'immenso Henry James. Poi terirficante pellicola protagonista la centenaria Olivia De Havilland. Da giovane e squattrinato lettore ricordo ancora che nell'antro prezioso di Gino Dragone, ora dle figlio Angelo mio grande amico e romanista vero, mi accaparrai la copertina dell'edizione tasscabile della Garzanti. Un terrificante quadro del belga Rene' Magritte. Leggete, leggete, leggete. Burke e James e chi vi pare, fate funzionare le "cellule grigie". Sempre. Possibilmente contro il Potere. Ogni tipo di Potere.
Sangue e cenere dei Gang se fosse stato pubblicato altrove, e non in Italia, venderebbe milioni di copie e sarebbe baciato da meritato, immenso successo. Non sara' cosi' ma i fratelli marchigiani Marino e Sandro Severini stiano tranquilli.Loro non hanno tradito e noi nemmeno. Lo dimostra il fatto che il cd e' stato autoprodotto. Alla bella faccia delle case disocgrafiche multinazionali e i loro yesmen e yeswomen. Registrato in parte negli Stati Uniti, e si sente, dimostra la bonta' della proposta dei fratelli Severini. Che non hanno mai fatto un passo indietro, hanno subito ogni tipo di vessazione, forse saranno stati anche insultati vilmente ma eccoli, sempre li'. Difficile liberarsi del'erba cattiva che va a vino rosso e ciaiuscolo e pagnotta. No, loro la fedele fisarmonica non la metteranno in vendita - come la Fiat 500 personalizzata dell'innamoratissimo vacanziero Lapo Elkann, all'asta benefica che Leonardo Di Caprio ha fatto sul suo yatch davanti a Cannes - magari ci si va all'arrembaggio insieme - e nemmeno si vedranno vincere e disco d'oro e di platino a raffica, non si vedranno giudici a qualche sciagurato talent show. No, loro sono musicisti. MUicisti. Compagni musicisti.Sangue e cenere, Non finisce qui, Alle barricate, Ottavo chilometro, Marenostro, Perche' Fausto e Jaio?, Nino, Gli angeli di Novi Sad, Piu' forte della morte e' l'amore, Nel mio giardino, Mia figlia ha le ali leggere sono le pallottole che spara il Kalashikov, musicale e micidiale, dei fratelli Severini. Pezzi che dal vivo, come tutta la loro produzione, incedieranno gli spettatori. Unico rammarico, personale ma so che sto male e vivo in Irlanda, non essere comparso in copertina. Forse la mia barba e' meno bella di quella del barbuto incappucciato? Ditemi, felloni Severini. O si combatte insieme o non si combate per nulla. Grandi concetti, idee e parole. Il rock e' rosso, o rossonero nel senso di anarchico. Ma se fate un coro con la parola comunista, in Nino, in Italia dove volete andare? Nel mio cuore e nel mio stomaco, e anche in quello di tanti altri, ci siete e ci resterete. Non a caso proprio ad Ancona ci fu una grande sollevazione anarchica agli inizi del '900, sollevazione soffocata enl sangue. E, come si dice, buon sangue non mente. Sono orgoglioso di aver recensito i vostri cd e concenti. Hasta siempre, companeros Severini.
Complimenti a Claudio Lotito che ha speso 8 milioni di euro, spesi per davvero e prontacassa, per Ciro Immobile che non fara' assolutamente rimpiangere l'anziano Miroslav Klose, sacrificato senza un grazie. La Roma a stelle e strisce, quindi non piu' la mia? Parole parole parole, il solito pezzo preferito di James Pallotta. E Totti che gia' parla da allenatore-giocatore. Spalletti e i suoi cosa aspettano ad andarsene sbattendo le porte di Trigoria, se ci sono ancora?
Sara' una risata che li seppellira'.
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