Servizio pubblico
La Rai di Renzi-Maggioni-Campo Dell'Orto, triade da brividi, mette la mordacchia anche alla radio, ma nessuno si azzarda a ricordare il famoso "editto bulgaro" e nessuno si permette di dire nulla. Con Berlusconi si stava peggio? Dubito fortissimamente, Meglio un furbo criminale che criminali di mezza tacca. Comunque la Storia e' segnata e maestra di vita, Maestra che sa essere severissima. Maestra di vita e di morte. Soprattutto verso un.ignobile servizio pubblico fatto da incompenetenti incapaci strapagati che pensa di dover riempire 'apparecchio televisivo per popolo di dementi persi nei pettegolezzi. Che ci si ostina cocciutamente definire storia. Ma si mettano l'anima in pace i pensatori-caciara, i gossipari, i bucia-party. Teodora, la contessa di Castiglione e madame de Pompadour concedevano le loro grazie come le povere ragazze nigeriane o dell'Est europeo. Come direbbero nella mia citta' natale "mignotte ereno e mignotte so'. Ma basta con le prediche e dedichiamoci al servizio [pubblio. Che caccia da Raitre Bianca Berlinguer dopo 6 anni, Bianca Berlinguer, bella. brava, grintosa e tosta figlia di Enrico leader comunista responsabile della nefanda dottrina del "compromesso storico, e tappa la bocca a chi solo si azzarda a parlare alla radio del segretario del Partito Democratico, nonche' primo ministro, Matteo "Bomba" Renzi. Di quel servizio pubblico parliamo? No. Del servizio pubblico vero. Che non contempla Carlo "lampada" Conti e i suoi ridicoli dietrofronte. Del seervizio pubblico per antonomasia, la Bbc.
Che ha piazzato due colpi da maestro in meno di una settimana. The mystery of Van Gogh's ear, sabato sera con il giornalista Jeremy Paxman, e Brexit - the battle for Britain, lunedi' sera. Giornalismo con la g maiuscola. Un programma, il primo, che racconta la storia di Bernadette Murphy, autrice e amante dell'arte, che si e' impegnata in una misione di sette anni tra Francia, Olanda e Stati Uniti per spiegare cosa spinse Vincent Van Gogh ad Arles i Provenza a tagliarsi un'orecchio e consegnarlo a una giovane cameriera di un bordello. Un viaggio-inchiesta di un'ora, preciso e stringato, che ora e' diventato una mostra al Van Gogh Museum di Amsterdam e un libro, dallo stessso titolo del progarmma, della Murphy. Un volume che si legge d'un fiato come un libro poliziesco, d'arte e d'avventura insieme. una lettura appassionante come poche. Dal secondo programma, della giovane collega Laura Kuenssberg, alla fine si evince il profondo senso di fallimento e la paura che ha accalapiato il [opolo inglese dopo aver rifiutato l'Europa. Il 23 giugno 2016 Nigel Farage. leader dell'UKIP, lo dichiaro' sorridemte e trionfante "giorno dell'indipendenza", salvo poi rassegnare le dimissioni da segretario del partito. Posto rifiutato da un'altro campionissimo del Brexit, il biondo Boris Johnson, ex sindaco di Londra per 8 lunghi, interminabili anni. Fa pena vedere Theresa May, il nuovo primo ministro che ha sostituito l'improvvido e incapace Cameron, dire che questa storica decisione sara' un trionfo. Dolore, Orrore, pena e tristezza. La richieta di cittadinanza irlandese. per via della pluricentenaria emigrazione, in un mese e' aumentata del 75%, sono state rinviate le ferie e assunti 200 lavoratori temporanei per far fronte agli imglesi che possono vantare un legame con l'Irlanda e ora vogliono sfruttarlo a pieno titolo. Trionfo, signora May., o tonfo? E Renzi. scusi, Rai o Minculpop? Capirete, Maggioni inviata di guerra "embedded", cioe' leggeva i comunicati trionfanti dell'esercito statunitense sconfitto anche in Iraq, e Campo Dell'Orto, ex capo di Mtv e oratore fluente e suandente alla fiorentina stazione Leopolda, quella del frigorigero sul palco, per il "compagno Renzi". Compagno di chi?
Paul Pogba, 23 anni, dopo 4 anni finalmente di ritorno al Manchester United. Sottoscrivo in pieno quello che ha scritto domenica sul Sinday Time il grande e saggio Greame Souness. Non vale la montagna di soldi spesi. Cosi' come non vale piu' nulla la montagna di soldi, quais tutti luridi, che viene investita ovunque. Meno che a Roma e nella Roma. Che non se la sono comprata neanche i cinesi di piazza Vittoria. Timorosi del monarca Pallotta e delle montagne, questa e' troppo facile, delle montagne di riso che le due squadre della capitale d'Italia ormai suscitano nel mondo? Si, la Roma di James Pallotta e la lazio di Claudio Lotito, giustamente soprannominato dai tifosi biancazzuri "Lotirchio". Spalletti, da parte sua, fa quel che puo'. Si gita, si muove, sbraita, sgomita, vede lontano. Lui e i suoi e i pochi tifosi vero della Roma testaccina.Vediamo se Sabatini se andra' al Milan cinese sapra' fare meglio di quella che ha fatto e fa, dopo esser stato cacciato ignominiosamente da Palermo e Lazio, della Roma Usa e getta.
Sara' una risata che li seppellira'.
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