Tuesday, 18 April 2017

I giovani, la televisione

I giovani, la radio, la televisione

Con la scomparsa, a 84 anni, di Gianni Boncompagni, da Arezzo come Pietro l'Aretino e Licio Gelli, se ne va l'uomo che in Italia ha scoperto e sdoganato "i giovnai" facendoli protagonisti, in radio e in tv, decenni prima delle attuali "baruffe scamuffe". Chi era Gianni? Lui si definiva "un simpatico cazzone", io sono "un tetro cazzone", che, dico solo questa visto che da vecchio ragazzo di Bandiera Gialla e del Piper Club di via Tagliamento ho vissuto di persona laa vicenda, fece avere il primo contratto discografico, dalla R.C.A., a un magrissimo e bravissimo ragazzo che aveva voglia di cantare ed esprimere quello che poi sara' rriconosciuto come immenso talento. Renato Fiacchini da Roma, quartiere La Montagnola. in arte Zero.Che sarebbe bello ora riproponesse il Gianni Boncompagni cantante con lo pseudonimo di Paolo Paolo. O riproponesse lui quei pezzi.  La sfilata funebre agli studi Rai di via Asiago, da dove andava in onda Per voi giovani, esclusa Raffaella Pelloni, in arte Carra', sinceramente fa orrore, ribrezzo e schifo. In una Paese-barzelletta se ne e' andato uno serissimo tra tanti lazzi irresistibili. Era laico vero? Quindi niente funerali in chiesa. Condoglianze alla figlia Barbara e alle altre due sorelle. E ricordate che se non c'era lui la black music e il funk in Italia non sarebbero mai arrivati. Miusica da negri. Maestro Boncomapgni, buon viaggio da "Zaccagnino", mi chiamava cosi' da quando vide me, con Roberto D'Agostino, a 15 anni. Ricordi? Tantissimi. No, no, fate raccontare i Critici, i Soloni, gli Opininisti, i Tuttologi. Loro si'...

Sara' una risata che li seppellira'.

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