Jussi e due film due
Jussi Vares, investigatore privato. E poi dicono della fiction italiana. Via, un po' meno inutilmente e stupidamente nazionalisti. Jussi viene dalla Finlandia, da Turku, ed e' una forza della natura. Un simpaticone che ha un bel gruppo di amici, ha una relazione con una bella tassista bionda, che per arrotondare il bilancio dopo il lavoro fa la ballerina di lap-dance. beve e si diverte, e' concupito e picchiato ma ogni volta riesce a venir a capo del caso per il quale e' stato pagato. Non profumatamente per quello che subisce. Concupito dalle donne, tutte e cero, e braccato dai delinquenti, tutti e certo,Jussi "con quella faccia un po' cosi' che abbiamo noi che siamo nati a Turku" alla fine con la sua aria scanzonata risolve ogni indagine. Nato dalla penna dello scrittore Reijo Maki Vares meriterebbe di essere conosciuto dal pubblico italiano, davvero. Le sue indagini, nella splendida citta di mare di Turku, sono singole indagini, certo, ma collegate. Magari qualche puntata dopo. Se vedrete alcune puntate non potrete non continuare a vedere anche le altre. Come per le inchieste, della tv di stato tedesca, del commissario Guido Brunetti, della statunitense Donna Leon, ambientate a Venezia. Beati/e voi che inizierete a vederlo ora, scoprendolo e gustandovelo a poco a poco.
Graduation e Tutti lo chiamano Ali. Un film rumeno diretto da Cristian Mangiu e uno, degli anni '70, diretto da Reiner Werner Fassbinder. Morto di overdose a solo 39 anni ma Cineasta Cineasta. Di che parliamo? Di poco e niente. Impegno e poesia. Un padre medico, nel film rumeno, che si batte per mandare a studiare a Londra la figlia. Lui e la moglie tornarono in Romania dopo la caduta di Ceausescu pieni di speranze ma il Paese era e resta il piu' corrotto d'Europa, al secondo posto l'Italia. La pellicola e' tutta qui, e te pare poco. Un padre, e figlio premuroso, che spinge per far espatriare la figlia, la figlia che vuole rimanere per rinnovare il Paese da dentro. Discorso che ha infranto la mia vita perche' tutti i mei grandi affetti e amori hanno condannato, chi senza appello, la mia scelta irlandese. pellicola che scava dentro come quella di Fassbinder, che fortunatamente ci ha lasciato in etedita' parecchie pellicole molto belle. Una vedova tedesca si innamora e sposa un'immigrato marocchino. Il che scoperchia i vermi del razzismo contro gli stranieri e gli anziani, i "diversi" in genere. Fassbinder aveva pochissimi soldi ma idee a bizzeffe, muoveva poco la telecamera, si serviva spesso e volentieri di atttori non professionisti ma il suo cinema, faceva parte del movimento noto come "nuovo cinema tedesco", a distanza di piu' di 30 anni commuove e smuove. Tutti hanno paura di Ali? No, di Fassbender.
Che bucolico quadretto quello del signor Silvio Berlusconi, semore in nero perche' "sfina" che allatta e accarezza un'agnellino invitando a non mangiare agnelli a Pasqua. Magari, si, il cervello e la morale degli italiani come succede dagli ultimi 30/40 anni, allora preceduto dall'amico e sodale Benedetto, detto Bettino, Craxi. Morto esule in Tunisia. Italia ingrato Paese.
De Laurentiis Aurelio sempre piu' celebrato.Non solo ha guadagnato 95 milioni di euro dalla vendita di Gonzalo Higuain alla Juventus - il giocatore deve avere ricevere 600mila euro - nons lo ha inventato i "cinepanettoni"che hanno distrutto e seppellitoil cinema italiano, non solo il fantasmagorico parco cinematografico cosruito lange, se non e' gia' fallito, ma i beneinformati sussurrano che sta lavorabdo alacremente alla "reunion delle reunions". christian De Sica-MasimoBoldi. Nonostante De sica debba a Boldi 300mila euro.Non e' datosapere, al momento, se l'attore,e buon amico di De Sica. Paolo Conticini sara' della partita. Loro, come si dice a Roma,sono culo&camicia. E auguri a Sarri con presidente cosi' vulcanico.
Sara' una risata che li seppellir'
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