Handsome devil
Omosessualita'&rugby. Si, John Butler, gia' regista di The stag, ci sa proprio fare. Tocca temi scottanti facendo divertire e commuovere. Non e' da tutti. Bravo. Sostenuto da un gran irlandese, con Brian O'Discoll, marito di Amy Huberman che e' tra le interpreti del film come Ardal O'Hanlon di Father Ted, come consulente per il rugby, racconta una storia semplice semplice. Un talentuoso, e molto bello, ragazzo che gioca a rugby in un famoso colllege, diventa amico dun giovane che al cooege non vorrebbe stare. E nel corso del film, anche con l'aiuto di un grande Andrew Scott, professore gay, che sta mietendo successi a Londra con il suo Amleto dopo l'interplanetaria popolarita' acquista nei panni del professor Moriarty nella serie tv Sherlock, l'amico che non vorrebbe stare li, il rossisissimo di capelli Fionnn O'Shea, aiuta l'amico rugbista e gay, Nicholas Galitzine, a prendere coscienza della sua identita' sessuale, a on piu' masconderla, a vincere i pregiudizi. E non solo quelli. All'I.F.I a vederlo eravamo solo in due. L'immondizia, e non solo al cinema, sta vincendo. Altro che secolo dei lumi. Di candela, magari.
Grande scalpore per l'attacco di Giancarlo Dotto, mio ex collega, e Giuseppe "il principe" Giannini a Francesco Totti, tutto contento per i suoi scarpini dorati e il 3 a 1 rimediaato dalla Lazio al derby, e alla dirigenza e squadra.Ma di che cosa si sta parzlando? di una realta' morta? Se una societa'non e' in grado di tacitare, e poi cacciare, uno che a 40 anni dice "il mio ultimo deby? Dicono..." stiamo ancora parlando dell'A.S Roma o di una banda criminale? Il nuovo direttore sportivo Monchi, salutato come ennesimo salvatore della patria giallorossa da una proprieta' boriosa, confusa quanto inesistente, ha subito modo di mostare chi e come e' fatto. Il mio ultimo derby? Si.De Rossi all'Inter. Si. Dzeko insofferente come il portiere polacco/Buon ritorno in Inghilterra. Puntare su vivaio, Primavera e Spalletti. Via 10 o 15 zavorre. La squadra la si vede e riscute solo allo stadio Olimpico. Multe salatissime per interviste a giornali, siti, tv e radio. Se la Roma e' una fede lo sia davvero, sul serio e fino in fondo. Basta stadio per estremisti di estrema destra. Se si va a tifare Roma non siala il braccio, saluto romano, per omaggiare i caduti della erpublica di Salo' e Mussolini. Che con la famiglia era acceso tifoso della Lazio. Basta con il tifo cerebroleso, torniamo a quello, popolare, romano e sboccato, di Dante, er[pollarolo der mercato der Tionfale. Corete scappate arriva lo squadrone giallerosso.
Gridare allo scandalo e' poco. Alberto Orlando, il giovanissimo e bellissimo centravanti romanista che in un solare giornata di ottobre-novembre 1963 liquido', segnando tutte e 5 le reti, la Turchia - Italia 5 Turchia 0 - ha perso l'unica casa di prorieta', nel terremoto,che aveva ad Amatrice. e finora Daniele De Rossi ha guadagnato, e' ilpiu' pagato hgiocatore della serie A, sei milioni e mezzo di euro l'anno. Che, se restera' e sperimo proprio di no, sarannno ridotti a due. Pratcamente la miseria nera. Orlando era, credo lo sia ancora oggi, uno del popolo romanista. Lasciata la Roma,dirigenz sempre [pidocchiose alla ricerca d soldi. gioco', se non vado errato, nella Juventus, nella Fiorentina finendo la carriera nella Spal di Ferrara. Suadra dl mitico mediano Dell'Omodarne da cui la Roma compro' un giovanissimo mediano, un friulano di Petris: Fabio Capello. Io a quell'Itaoia-Turchia c'ero. Grazie, Orlando
Ieri Ronaldo Madrid incontenibile, stasera speriamo nell'orgoglio sabaudo. Ma contro il Monaco non griderei vittoria prima.
Sara' una risata che li seppellira'
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