Friday, 2 June 2017

Un maestro. E Cina&Finandia

Un maestro. E Cina&Finlandia

Non amo le iperboli ma Federico Fellini era un'uomo che amava profondamente il Cinema, lo respirava. sognava, viveva. Con la moglie Giulietta Masina. Di cosa parlo? Ma del primo premio Oscar assegnato nel 1954 a una pellicola straniera. La strada. Interpretato, oltre che dalla Masina, da Anthony Quinn, Richard Basehart, che poi avrebbe sposato Valentina Cortese, e il grande attore teatrale Aldo Silvani, il film e' un ritratto tra il brutale e il poetico dell'Italia dell'immediato dopoguerra. Quella dove si sognava ad occhi aperti, quelli di Gelsomina-Giulietta, si scherzava, per non piangere, come il Matto magistrale di Basehart o si lottava, ancora e sempre, come il violento Zampano' di Quinn. VColonna sonora? Di Nino Rota.  Ah, non si fanno piu' film cosi' dira' ridendo e sbeffeggiando qualche Cinico d'ordinanza e tutti i Critici e i Soloni. Si, oggi si fanno bluckbusters. E attrici belle, disponibili, pronte a tutto tutto, senza mutandine o tanga Ma il Cinema e' altro, molto altro. E i tappeti rossi non erano cosi', no, no. Ci si vestiva, soprattutto le donne. Un Film da tenere dentro per la vita. La strada. Come, in tono assai minore, Il mio nome non e' madame Bovary di Xiao Gang Feng.presenato con scarso successo al recente festiival di Cannes. La  Cina di oggi, quella che vediamo rarissimamente al cinema. Storia d'amore e frustrazioni e privazioni. Burocrazia di partito sbertucciata educatamente, pesantemente ma ad oltranza. Che dire dopo un film del genere? Se qualcuno ha pensato una simile storia vuol dire che c'e' un futuro. Che certo sara' ancor piu' fulgido di quanto pensino i vari Trump, May, Farage, Johnson e compagnia simile. Storia di rifugiati e di emigrazione forzata, in questo caso clandestina. Tema che il regista finlandese Aki Kaurismaki aveva gia' toccato in Leningrad Cowboys go America del 1989 e Le Havre del 2011. Stesso protagonista di allora, Sherwan Haij, qui nei panni di un siriano  scappato da una Aleppo massacrata dalle bombe. Film che fa pensare, tragico assai. Ottimo il rock, la colonna sonora originale, e proprio la musica rock e' uno sperimentato marchio di fabbrica di Kaurismaki. Pellicola a tratti, molti, estremamente esilarante. Fa bene alla mente e, si', allo stomaco. Vedrete perche'.

Il diciottennne portiere brasiliano Ederson, pagato 60 milioni di sterline dal Manchester City di Pep Guardiola, sarebbe pi' bravo e giovane di Alissoon, il "portiere della nazionale brasiliana" acquistato per la Roma italoamericana dall'ex direttore sportivo Walter Sabatini "esperto in calcio udamricano"? Non ci credo. Non ci voglio credere. Come non voglio credere che Andre' Villas-Boas, il tecnico portoghese cacciato da Tottenhan Hotspurs e ora dallo Zenith San Oietrobuergo, non abbia potuto allenare la Roma. Lo voleva tanto Franco Baldini, ora consulente di mercato, di Pallotta, con base a Londra.  James "Creso" Pallotta scelse poi "il nostro Ferguson", Rudy Garcia. Pallotta, non c'e' che dire, e' uno che ha proprio naso e si vede. Ora via gli scarti e nuovo contratto, scontato pero', all'ex Capitan Futuro Daniele De Rossi. Per i parametri Uefa addio a Salah, destinazione Liverpool e voluto espressamente da Jurgen Klopp, e Rudiger, destinazione Inter, richiesto espressamente dal nuovo tecnico nerazzurro Spalletti. Questo e' solo l'inizio della giostra giallorotta. Si sanno tutti gli indirizzi - bostoniani, londinesi e romani - dei dirigenti dell'ennesima campagna acquisti&vendite, ci sono i voli low-cost ora e magari se qualcuno si asciugasse le lacrime tottiane con l'abruzzese Eusebio Di Francesco potrebbe cominciare a pensare a fare qualcos asu questo truffa chebva avanti da 6 anni 6. Pensare in grande per la squadra? Siamo matti? La "maggia" e' "maggia" e la Roma italoamericana e' "maggica". O no?

Domani si parlera' si Beatles. Per carita', da fan e basta.

Sara' una risata he li seppellira'.

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