Monday, 14 June 2021
La Gemania e il dopoguerra
La Germania e il dopoguerra
Volete sapere come e' andato il dopofguerra? Accomodatevi. Aftermarh, life in the fallout of the Thid Reich 1945 - 1955 di Harald Jahner. Accidenti che libro. Che dureza e che spietatezza indagare sui comportamenti dopo la fine della seconda guera mondiale, provocata dal nazismo tedesco e poi dal fascismo italiano. Alla pronta rinascita, purtroppo, occorre aggiungere i terribili attegiamenti di chi era sopravvissuto alla catastrofe hitleriana e che nego' recisamente di aver preso parte alla nascita e crescita della Germania nazista. Il sentimento comune era che "gli ebrei se la sono cercata", i prigionieri usati come schiavi nelle fabbriche, in tutte le fabbriche, passavano totalmente inosservati e si, insomma, il processo di Norimberga ai criminali era solo "una montatura delle truppe alleate". Ovviamente Jahner non e' stato acclto al meglio in patria salvo pr quache episodio particolare tipo il rilancio, involontario, della Volkswagen da parte dele truppe alleate. Che, dovendosi occupare di un paese totalmente raso al suolo, avevano nrcessita' di macchine per muoversi in fretta. Le autorita' alleate, quindi, chiamarono i militari prigionieri che avevano lavorato nelle fabbriche ormai distrutte e dissero che avevano bisogno di cento nuove Volkswagen in un mese. I prigioieri dissero di si e allo scadere del mese presentarono non 100 ma 1000 nuove Volkswagen. Mostrando cosi' agli allleati che lo spirito tesco non era affatto domo. E la storia dell'ex pilota Beate Kra use e' emblematica. Capito che le donne tedesche, pesantemente colpito dal conflitto che aveva ucciso tati loro mariti, erano depresse e disperate - la precentuale tra uomini e donne siera ridotta a uno a otto - mise su un'impero legato ai prodotti sessuali, impero che va avanti ancor oggi. 400 pagne che si leggono avidamente e lasciano l'amarissimo in bocca, storia non ufficiale, quindi verissima. Che in tv si puo' vedere, solo per l'avvento al potere del nazismo, nella potentissima serie tv Babylon Berlin tratta dai libri, di gran successo, in patria e nel mondo, di Volker Kutschner. E poi dicono le serie statunitensi o inglesi. E' con libri come quelli di Jahner, soprattutto, e di Kutschner chesi impara a capire il passato a cui tutti, salvo glieremiti e i monaci e le monache di clausura, abbbiamo preso parte. Se possibile sarebbe bello vergognarsi e chiedere scusa.
Agli Europei di calcio si comincia, forse, a capire qualcosa. Detto dell'orrenda cerimonia di inaugurazione romana e della sigla - cantata, scritta e suonata nientepopodimeno che da Bono e The Edge degli U2 e da tale Mike Garrix - che senbra proprio un bel plagio, circa il calcio giocato cosa si pui' dire? Che se il danese Ericksen avra' il permesso di tornare a giocare lui e chi gli dara' i permesso sara' un criminale, e che la favoritissima Italia dopo le splendide partite, da parte di chiha vinto, perso o pareggiato, dovrebbe smorzare i toni sembra il minimo. Al bel Marcello Lippi, che ha felicemente allenato la nazionale del 2006 che ha vinto il quarto mondiale, sarebbe d'obbligo chiedergli se senza l'espulsione di Zidana l'Italia avrebbe vinto lo stesso. Dovrebbe rispondere con onesta', pero'.
Sara' una risata che li seppellira'.
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