Tuesday, 6 July 2021
Raffaella Carra'
Raffaella Carra'
A 78 ann iieri alle 16,10 e' morta la bolognese Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Carra', nataa Bologna il 18 giugno 1943. Non mi azzardo a ricordarla perche' ci hanno gia' fatto epensato in tanti. Anche i due Mattei, Renzi e Salvini. Voglio ricordarla, di 5 anni piu' anziana di noi, vedere, accanto al suo compagno Gianni Boncompagni, questi tre strani, capelluti tipi - Roberto D'Agostino, Renato Fiacchini, poi Zero, e il sottoscritto - che si riversavano, spingendo e vociando, nello studio 10 di via Asiago per le registraziooni di Bandiera gialla prima e Per voi giovani poi. Trasnissioni condotte da Renzo Arbore e, appunto, Gianni Boncompagni. La nuova Rai. Che trovo' subito il suo volto e corpo in Raffaella. Pelloni. Come Stefano, il famoso brigante soprannominato "il passator cortese", uno che derubava i ricchi per dare ai poveri. Anzi, una volta le chiesi, celiando, se lei iscendeva da lui e lei, gfacendosi una bella risata stentorea, mi guardo' e mi disse "ah saperlo, Zaccagnini, saperlo. Chissa'..". Donna riservata e professionista provetta, ha segnato gli anni piu' beli ed allegri e gloriosi della Rai. Socialista - aveva la tessera della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, la Cgil, come me e questa storia, saputala da me, la divertiva assai - e infaticabile e perfezionista e schietta. Una volta a un collega che voleva farle un ritratto, doloroso e impietoso, come figlia del popolo disse "no, no, no, sono nata in una famiglia benestante,ricca. e mai me ne sono vergognata, perche' dovrei?". E mai da ricca e spocchiosa e viziata si e' comportata. La prima ad arrivare e l'ultima a uscire dagli studi. Infaticabile nelle prove e si vedeva. Provate, ad esempio, a ballare i celebre Tuca tuca che ballo' a Canzonisima con Alberto Sordi. Provate, se ci riuscite. Amo' Boncompagni e poi il coreografo Sergio Japino, che ieri ha dato la tristissima notizia, che abitavano nello stesso esclusivo complesso a Rooma, a Vigna Stelluti. Quanti bei ricordi, profondi e puliti, con Raffaella, la bella e simpatica e vivace "burdela" che si impegno' in tutto e in tutto eccelse senza mai mettersi, letteralmente, a nudo come si fa in questi orrendi, orribili anni. Un cancro ai polmoni, ne soffriva da tempo, se l'e' portata via. L'ha strappata al suo immmenso pubblico. Si. immenso, perche'lei popolarissima in Italia ma anche in Spagna e in tutto il Sudamerica. Basta cosi' altrimenti mi commuovo. Due soli episodi, il primo raccontatomi ieri dalla mia consuocera. he un Natale si trovava in un'affollatissimo negozio di gadgets per comprare gli ultimi regali quando qualcuno, tra de' e se'. inizio a canticchiare "Come e'bello far l'amore da Trieste in giu'" e in pochi minuti tutto l'affollatissimo negozio si trovo' a cantare. Secondo episodio. Nel 2001 conduce, con gran successo, il festival di Sanremo dove canta la divertente, spumeggiante sigla E' la mia musica. Festival vero perche' era una forza della natura. Nella sala stampa del festival, come diceva qualcuno scgerzando, "non si muve foglia che Zaccagnini non voglia". Vero. Ma che mi portava sempre al centro di odi e trame a cui mai ho fatto caso. La canzone della sigla sento che e' sulla bocca di tutti cpsi' dico all'ufficio stampa del festival - guidato dall'Onorevole per la straordinaria somiglianza con Benedetto, detto Bettino, Craxi - cioe' il possente Antonio, detto Tonino, Manzi, se mipossono fotocopiare 350 volye il testo della sigla cantata da Raffaella. Presto fatto. Distribuisco, e faccio distribuire, le copie e spiego cosa devono fare. La mattina dopo la fine cdel Festival Raffaella, simpatica e sorridente come dempre, entra in sala stampa seguita dal drappello Rai e si siede dietro il grande tavolo che fronteggia noigiornalisti. Che a quel punto iniziano a cantare, molti in piedi sui tavoli, "E' la mia musica". Al che Raffaella scoppia prima in una delle sue fragorose risate poi inizia a piangere a dirotto. Con quell'immagine la lascio, cara Pelloni, perche' ci ha lasciato tutti piangenti e sbigottiti. Ma con ricordi allegri, indelebili, puliti che nessuna bruttura attuale potra' mnai cancellare. Con tutto il cuore grazie.
Sara' una risata che li seppellira'.
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