Guerra 7
Mi sembra che l'odio per Vladimir Putin abbia offuscato totalmete le menti. Va bene prendersela con le mire dittatoriali ma da questo prendersela con la Grande Madre Russia mi sembra proprio troppo. Gia' sono milioni i galli - no, i tacchini - a cantare ma cerchiamo di essere informati e razionali. Dopo averlo esaltato visceralmente, indossando anche magliette con la sua effgie - il sempre sorridente leader della Lega Matteo Salvini si sta attivando con il mondo intero per andare in Ucraina "perche' e' li' che bisogna stare". Bravo. Ma chi sta con chi? Anche i neonazisti che vanno per salvare i bambini? Le divisione con le divise piene di emblemi nazisti? Allo stato attuale gli schieramenti Russia - Ucraina sono questi. come ha puntualmente puntualizzato il Sunday Times domenica scorsa. Con l'Ucraina e' schierato tutto il mondo che si definisce ed e', libero, con la Russia - ahiahiahi - la Bielorussia, la Serbia, il Kazakhstan, la Cina, il Pakistan, l'Afghanistan, l'Iran, la Siria, il Mali, la Repubblica Centro Africana e altre nzioni dell'Africa Centrale mentre in Sudamerica si sono subito schierate Cuba e Venezuela. Non i migliori alleati, a dire il vero.
Riccardo Barenghi, gia' a Il Manifesto e da anni a La Stampa con la sua rubrica giornaliera Jena, ha fatto notare che tutto il mondo e' in ansia e si schiera in questi giorni terribili di guerra ma l'Italia invece si sta affannando e interrogando sul futuro del catasto, come cambiarlo o non cambiarlo. In Germania non parlano, agiscono. Hanno subito sequestratol'enorme yatch dell'uomo piu' ricco di Russia, nonche' amico e partner di Putin nei suoi incontri di judo. Detto e fatto. Mi chiedo cosa sta succedendo in Italia, a Siena, dove a piazza del Campo, la famosissima piazza dove il 15 agosto si corre il tradizionale palio, 11 dei 16 ristoranti e bar che danno sulla storica piazza sono posseduti da un magnate russo. Chi ci lvora teme per il posto di lavoro e il futuro, i politici e gli amministratori locali che dicono?
Oggi sono 4 anni che e' scomparso un Giornalista. Domenico, detto Mimmo, Candito. De La Stampa. Calabrese trapiantato a Torino. Marito della collega, sempre de La Stampa, Marinella Venegoni. E' stato inviato curioso, pugnace e di valore. Inntuto il mondo e in tute le guerre. E scrittore sincero e vero. Per saperne di piu' leggetevi 55 vasche, uscito anni fa per la Rizzoli. Il nuoto, Mimmo era un grandissimo nuotatore, come parabola di vita. Sempre una bracciata in piu'.
Continuo ad avere seri problemi col pc, Patrizietta e il senatoriale Francesco non sono qui, non mi possono aiutare - sento gia' la puffa Patrizia dirmi al cellulare "a Pa', allora sei de coccio vero" quindi chiudo qui sperando che Brian, l'aico tecnico che qui lavora a Senato, possa aiutari. Tra l'altro entro nel sito di Amazon e balla tutto. Mah.
Sara' una risata che li seppellira'.
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