Tuesday, 10 May 2022

Richard Benson

Richard Benson

A 67 anni se ne e' andato nel Walhalla dei metallari Richard Benson, inglese di Woking dove era nato nel 1955. Non e' dato sapere quando fosse arrivato in Italia, si deve solo sapere che e' stato seminale per la divulgazione della musica hard-rock ed heavy-metal. Parrucca di capelli neri lunghissimi, tripudio di borchie e metallo, per annni ha fatto la delizia e la gioia dei metallari romani apparendo in numerose tv private cittadine dove lanciava i suoi violentissimi strali contro tutto e tutti. Suonare aveva suonato ma, sono onesto, non era Jimi Hendrix cosicche' le sue esibizioni finivano inevitabilmente con una salva di oggetti disparati lanciati sul palco mentre lui si abbracciava alla fedele sei corde cercando di schivare lo schivabile. Credo, mi posso sbagliare, che proprio con Roberto D'Agostino, che mi ha dato la notizia e l'ha messa in bella mostra su Dagospia, andai a vederlo esibirsi. Rimanemmo pochissimo perche' il livello di violenza nei suoi confronti era nsopportabile. E lui quella violenza la cercava, la provocava, la voleva. Devo due che due giovanotti come noi non stettero con le mani in mano ma, capito che era come sparare sulla Croce Rossa, ce ne andammo. Io, pero', in piena notte, devo dire che godevo non poco delle sue irate recensioni da cui sembrava di evincere - e non era assolutamente vero - che lui e gli autori dei dischi recensiti fossero amici intimi, addirittura parenti. Nel 2000 tento' di suicidarsi gettandosi a fiume ma venne salvato cosi' nei concerti successivi, in luoghi assai piccoli e fuori mano, il pubblico, cattivo e perfido, oltre a tirargli addoso di  tutto, ridendo sguaiatamente gli urlava "a Richard, manco er Tevere t'ha voluto". Offesa delle offese. Oggi e' morto un barbaro, un combattente della musica hard rock ed heavy-metal. Gia' lo vedo avviarsi sulla scalinata per il paradiso. Stairway to heaven. Rock on, Dick.

Sara' una risata che li seppellira'.

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