Daniele Godano

Daniele Godano Zaccagnini, ma chi e'? Ma cosa ci fai sentire? Come si veste? Come pora i capelli? Quanti tatuaggi ha? Niente sul cranio e sulle ginocchia? No? Allora non ci interessa. E allora siete delle bestie. Calzate e vesite. Godano e' nato A Rovigo il 26 ottobre - tra pochi giorni tanti auguri per i 40 anni - ed e' chitarrista. Sopraffino. Abita in California, e' sposato con una musicista, penso sia molto, troppo timido altrimenti la sua indiscussa classe e perizia sarebbero aprezzate e conosciute ovunque nel mondo. Chitarrista classico? Si. Che guarda al futuro. Anche se, come me e Andrea, vecchio discografico zappiano, credo non ami troppo le luci ella ribalta. Preferisce far parlare la sua Ibanez. Andrea - ci lega la lunga militanza zappiana e l'amicizia con Steve Vai - mi mando'un suo video, magnifico, girato in una splendida villa, credo in Veneto, dove lui suonava un pezzo celestiale - c'era anche un bassista e un'evanescente ballerina - e quello mi e' bastato per restare rapito a sentirlo, sentirlo, sentirlo...Ho chiesto notizie al prode genovese e sono venuto a sapere che recentemente e' uscito il cd Inkblot, che ha registrato con bassista e batterista. L'ho sentito in anteprima e devo dire che cemento la mia opinione. Oggi se suoni magnificamente e sei estremamente normale non sei nessuno. Proprio nessuno. E non sarai mai nessuno. Devi mostrare le natiche per cantare. E pensare che quando sento e vedo Victoria dei Maneskin suonare il basso e penso al mio sfortunato amico Jaco Pastorius mi vengono i conati di vomito. Irrefrenabili. Mi auguro che anche l'Italia, prima o poi, riconosca la silente bravura di Godano. Che, forse, vorrebbe solo essere ascoltato. Come tanti di cui parlero' in seguito. Tanti attivi da anni e tanti che ancora non hanno inciso ma che sono gia' scolpiti nelle menti di chi li ha sentiti. RR. Rovigiotto Rock. E non solo. Prima o poi sentirete Daniele Godano e sara' fatta. Se avro'ulteriori notizie le daro'e diro'. Il Bene e il Bello devono scacciare il Male el'Orrore. Sempre. Sara' una risata che li seppellira'.