I nomi

I nomi Anche oggi piani sconvolti. No, non parlo del 40% al quale e' arrivato Fratelli D'Italia, al "paciugo", in genovese e pastrocchio in italiano, di ministri e sottosegretari, con captre o meno al seguito, non mi intrometto nelle dotte analisi dei commentatori o dello stato post-comatoso della sinistra Sinistra - la gente, l'elettorato si chiede quanto ritardo abbiano i treni o gli aerei per Parigi dove il segretario del Partito Democratico, l'onorevole democristano Enrico Letta, aveva detto che sarebbe tornato a insegnare Politica (!?!?!?!?) alla prestigiosa Sorbona - sorvolo sui Grandi Fratelli, Sorelle, Zie e Zii, Cugini e Cugine, Nonne e Nonni, tutti rigorosamente Vip, mi inchino al ritrovamento della fede cattolica del pugliese Vladimiro Guadagno, nei rotocalchi Luxuria, svolazzo sul calcio italiano e mi concentro invece, grazie al mio bellissimo cugino dentista Davide, che, come me e il fratello maggiore e il figlio Oliver, ama il rugby - Oliver lo pratica bellamente in Inghilterra. Bene, il bel Davide mi fa sapere, e mi manda anche la fotografia, che la nazionale di rugby italiana - quelle irlandese e sudafricana si incontreranno qui vicino, all'Aviva Stadium, alle 17 - d'ora in poi sulle maglie avra' i nomi dei rispettivo giocatori. Regolarmente ultimi al Torneo delle Sei Nazioni. Per la prima volta al mondo. Cosa si puo' dire di piu'? Almeno prima c'era l'anonimato. Sara' una risata che li seppellira'.