Sunday, 4 June 2023
Un campione
Un campione
Karim Benzema ha deciso, lascera' il Real Madrid. Per anni sotto la nefanda ombra di Cristiano Ronaldo - per anni la rivalita' con Lionel Messi ha maciullato ilfootball cosi' come l'assurdo culto di Diego Armando Maradona - Benzema e' un campione vero. Un musulmano - i musulmani sono tutti praicanti - che si e' dovuto sacrificare sull, altare del dio lusit-ano. Andra' in Arabia Saudita, come Cristiano e Lionel, o tornera' in Francia? Penso la seconda ipotesi. Per regalarci qualche altra enozione. Che atleta, che campione. Non certo come Gianluigi Buffon in D'Amico, il celebre "portierone", che si e' messo a piangere a dirotto dopo il pareggio con il Cagliari di Claudio Ranieri, romano e romanista, che ha portato, dopo un solo anno, lasquadra sarda in seie A. E qui scattano i sogni. Che si scontrano contro la colpevole inconcludenza dei Fiedkin e di Pinto, servo sciocco e tonto. Mai mandarlo a fare la spesa al mercato, tornerebbe con tutta merce marcia e puzzolente. Cosi' come Aurelio "la volpe" De Laurentiis sta pensando di sostituire il signor Luciano Spalletti - vincitore, dopo 33 anni, del erzo scudetto partenopeo - con Roberto Mancini, io, con allenatore, dirigente e proprietari diverso, in panchina per la mia Roma sono come allenatori-direttori sportivi generali o Claudio Ranieri o Luciano Spaletti. L'usato sicurissimo. Due che hanno fatto vedere la mia Roma giocare a football e non fare vergognose barricate. Le lacrime di Mourinho? Mi commuovono piu' quelledel coccodrillo. Comunque grazie Benzema. E Pep Guardiola, anche ex-romanista, che ieri ha mostrato, nella finale della FI Cup contro il Manchester United, che esiste il football e poi il suo Manchester City. 2 a 1. Entrambe le reti segnate dal turco Ilkey Gundugan, la prima dopo un minuti. Secondo me Simone Inzaghi, un signore, dovrebbe preoccuparsi assai. O andare in Turchia armato fino ai denti.
Sara' una risata che li sepppellira'.
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