La forza dei nervi distesi
Quando ero piccolo, ad Arenzano a 24 chiometri da Genova, veniva li' in vacanza una ricchissima famiglia milanese che aveva ammassato una fortuna facendo conoscere all'Italia del dopoguerra il the. Ecco, vedendo ieri sera Carlo Ancelotti vincere la quinta Coppa dei Campioni mi e' venuto in mente quel the'. Che veniva publicizzato con la frase "la forza dei nervi distesi". Ancelotti ha vinto coppe e campionati in 5 Paesi - Italia, Inghilterra, Germania, Francia e Spagna - eppure tutti parlano di Jose' Mourinho alla squadra turca del Fenerbace che non vince lo scudetto da 2 anni. Arriva lui e ne vincera' due piu', il secondo anno, la Champion's League. E' scritto. E' o non e' "the special one"? Lo Speciale. (Lui stesso si e' coniato il soprannome). Carlo, a Roma solo Carletto da Reggiolo, Parma, con l'aiuto del figlio Davide, ha vinto molto - forse e' l'allenatore che ha vinto di piu' - ma non ha mai offeso, insultato, umiliato nessuno. E' l'uomo dei secondi tempi. Ieri sera allo stadio di Wembley il Borussia Dortmund di Ante Tanic - gli alleNatori italiani diventino presto alleVatori - aveva soverchito il Real Madrid di Ancelotti ma Carlo e' Carlo. Dispiace che un signore come Luciano Spalletti abbia detto che ha un po' di fortuna perche' con la fortuna si vince poco, il triplete lo si vince dopo che presidente innamorato pazzo della sua Inter aveva speso 4 bilioni e mezzo di euro. Il campionato italiano e' il piu' brutto e miserabile della galassia, i giocatori italiani latitano sempre piu' mentre i proprietari stranieri - quasi tutti statunitensi - si fanno sotto e comprano tutto. Sperando di poter costruire nuovi stadi e PALAZZI e CENTRI COMMERCIALI. Dubito fortissimamente che ce la faranno. Carlo non si mescola a questo fango, a questa melma. Mastica chewing-gum, sta con i figli Katia, molto bella, e Davide, suo figlio, e la seconda moglie alla quale ha dato un gran bacio ieri sera alla fine della gara. In un mondo sempre piu' lurido e incomprensibile lui, con la sua bonomia, bravura, simpatia e serieta', e' sempre li'. Non a caso fu tra quelli che fece vincere lo scudetto alla mia Roma dopo piu' di 40 anni. Era costato 900 milioni all'ingegner Adino Viola ed e' stato compagno di squadra di Paulo Roberto Falcao, non l'ex juventino Paulo Dybala. e del Capitano, Agostino Di Bartolomei. Ancelotti, grazie della gran lezione di calcio.
Sara' una risata che li seppellira'.
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