Neil Young
Dopo l'ubriacatura degli U2, quattro concerti qui a Dublino e due a Parigi, dopo le lacrime e le giaculatorie di Bono, che pensavo di vedere a Roma all'inaugurazione del giubileo straordinario o almeno all'inaugurazione della Scala con il transessuale turco Effi Bal, l'onorevole Daniela Santanche' e l'attrice, soubrette e vedette sarda Valeria Marini, ecco un po' di musica. Normale. Musica con la emme maiuscola. Fatta da un'ombroso musicista canadese che ha superato le tragedie familiari di quando era bambino, le sue tragedie familiare, con l'ex moglie Pegi ha avuto due figli gravemente disabili perche' entrambi si sfondavano di droghe al momento del concepimento e nonostanet questi le he dedicato uno dei suoi pezzi piu' belli e romantici, "Harvest moon", e a loro "The needle and the damage done"Neil Young, settanta anni e on li dimostra. Ora compagno della splendida, e' il minimo che si possa dire, Daryl Hannah. Young non sta mai con le mani ferme, deve e vuol lavorare. E nel farlo continua a regalare gemme preziose a chi lo segue da sempre. Bluenote cafe' prosegue nella tradizione. Registrazione che risale a piu' di 20 anni fa e che venne effettuata nel corso del tour statunitense di quell'anno con un gruppo non caritteristico per lui, dieci musicisti, e musica ad alto tasso di blues e soul. Un po' come l'operazione, travolgente, che sta vedendo protagonista Billy Gibbons, degli ZZ Top, in questi giorni. Energia allo stato puro e ritmo, ritmo, ritmo. Ventun pezzi, tratti da Perfomance, la serie che ha per protagonista i suoi, sembra e meno male, sterminati archivi. Album sopraffino, come lui che i Critici, i chitarristi e i puristi dicono non sappia suonare la chitarra. Un pezzo svetta su tutti. Toninght's the night di 19 minuti. Permettetemi un ricordo. Nell'estate del 1990, credo, venne a suonare a Dublino, alla 3Arena, la scorsa settiman aci hanno suonato 4 sere gli U2, che allora si chiamava The Point Depot, da poco si era riconciaiato col padre Bob, famoso giornalista sportivo canadese, e quindi era al settimo cielo. Grande, lunga chiaccherata prima del concerto, io in brodo di giuggiole, poi prima di salite sul palco col suo affiatato e famoso gruppo, i Crazy Horse, mi chiama da parte e mi chiede quale suo brano mi piacesse di piu'. Essendo un malato di civilta' Maya e Inca, e tutto quello che riguarda l'America pre e posColombiana, dico subito "Cortez the killer". Brano che non eseguiva mai e poi mai dl vivo. "Davvero? Perche'? " mi fa. E glielo spiego in grandissima fretta citando ampiamente padre Bartolomes De Las Casas e William Prescott, forse i nomi che lo colpirono di piu'. "Bene, me lo ricordero'" e mi lascio' con quel suo ghigno-sorriso. E i capelli lunghi e arruffati come sempre . Concerto, lunghissimo, da piangere, e strapparsi i capelli se li avessi avuti ancora. Ma niente "Cortez the killer", Neanche nel primo e nel secondo bis. Col Point Depot ormai in delirio, ribollente e pronto, a malavoglia, a svuotarsi. Torna in scena e spiccio dice "questa e' per un'amico che me l'ha chiesta, spero gli piaccia, vi piaccia". "Cortez the killer". 25 minuti. Forza Neil. Forza Canada.
Per il concerto che terra' alla 3Arena Adele - quella cicciona, parola di Critici e i Critici non si discutono ma si amano o si odiano e io li odio profondamente - ha impiegato 3 minuti a vendere i circa 6mila biglietti, Alzi la mano, tra i miei pochissimi lettori, chi puo' dire che ha mai visto un suo ginocchio nudo. Lei canta. E come canta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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