Monday, 13 May 2019

Fly like a butterfly

Fly like a buterfly'

Il professor Neil Tubridy, il mio neurologo, non solo mi ha detto, come ha fatto lui, di usare solo il cellulare per telefonare enon i social netwoks, le codizioni dei quali stanno drammaticamente affollando le cliniche egli ospedali, ma aggiunto di tenere la mente il piu' attiva possibile vedendo film, teatro, gallerie e leggendo molto. Ho obbedito. Fly like a butterfly, film irlandese di Carmel Walters con la superlativa Hazel Doupe che e' costato dieci anni di durissime fatiche. Film contro il razzismo nei confronti di sinti/gitani/zingari/travellers, ambientato in quel dei pressi di Cork. cast tutto  irlandese, il film ha nella tosta Hazel Doupe, dublinese, il suo punto di forza assoluto. Ragazza che sogna Mohamed Ali/Cassius Clay, che della sua boxe diceva "vola come una farfalla/fly ike a butterfly" e, silenziosamente, combatte il razzismo dell'Irlanda rurele degli anniCinquanta. E ,lo abbatte a suon di pugni. Non volevo andarlo a vedere perche' nello stesso cinema, l'Irish Film Istitute, la domenica ero caduto, con la sedia a rotelle, andando a cozzare violentemnte la testa. E tutto questo per vedere Vox Lux con Natalie Portman. Apparentemente splendia. Ma mai vista perche' l'improvvisa mancanza di corrente ha mandato tutti gli spettatori - l'I.F.I. ha tre sale - a casuccia. Tubridy mi ha avvisato caldamente di tornare, sono tornato e Fly like a butterfly mi ha fatto volare. Visto e premiato in tutto in mondo, in Italia ci hanno pensato i saggi cattolici della Fi.pre.sci, credo veramente che nelle sale italiane non vedra' mai la luce, intasate come sono da Dolceroma, col duo Luca Barbarossa- Claudia Gerini e montagne di cocaina, icomici scamuffi, i "geni rivelati" Paolo Sorrentino e Matteo Garrone i cui Loro, un solo film, e Dogman non sono stati visti da nessuno.Critiche, ci mancherebbe, entusiastiche solo per Tony Servillo che, penso, Sorrentino utilizzera' anche per, quando lo fara', il film su Sophia Loren. Con Favino Pirefranesco immarcescibile protagonista di tutto, Favino anchedegli spot Barilla.

Roma 2 Juventus O. Odioso, come al solito, il portoghese CristianoRonaldo che ha detto a uno dei due marcatori romanisti, Alessandro Flotrenzi, di stare zitto perche' basso elui, che si tinge le unghie dei piedi, no. E neanche capocannoniere e'. Lapidario e chiarissimo Claudio Ranieri: "in un'altro ruolo non resto, voglio allenare". E noi applaudirlo e sognare con lui. Ma la mitica zavorra, che gia' lo caccio' una volta e due Luciano Spalletti, credo che avra' la meglio e Ranieri se ne andra'. Maledizione.

Cinema italiano odierno? Per cortesia, stendiamo un lercio sudario pietoso. Gli occhiali d'oro, dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani, diretto dal genovese Giuliano Montaldo, e L'eredita' Ferramonti di Mauro Bolognini. Musiche di Ennio Morricone. Film degli Anni Settanta. Protagonisti del primo film Philippe Noiret, Stefania Sandrelli, Valeria Golino, Rupert Everett e un giovanissimo, irriconoscibile Luca Zingaretti, del secondo Anthony Quinn, Dominique Sanda, Adriana Asti, Luigi Proietti, Fabio Testi e Paolo Bonacelli. Il Cimema Italiano. Quelli cdel quale andare orgogliosi e recuperare nella nostra memoria perche' Gli occhiali d'oro e' una storia di antisemitismo e omofobia fascisti e il secondo il ritratto spietato di come il denaro travolga tutto e tutti. Terribilmente belli. E spietatamente veri.

Sara' una risata che li seppellira'.

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