Il derby
Lazio 3 Roma 2. E adesso? Via alla sceneggiata. E ai feroci insulti al sottoscritto. che l'otto luglio, il giorno dopo la firma di Jose' Mourinho come nuovo allenatore della mia Roma, si era permesso di dire che non sarebbe stato la sinecura di ogni male. Qualcuno mi aveva scritto "finora nun avemo vinto un cazzo, o quasi, pero' co' lui uarche titolo arivera' sicuramente". In fronte. Bene diceva Paolo Di Canio, talento nazifascisa laziale, quando si permise di dire che Mourinho era finito. Apriti cielo. Insulti e minacce a lui e a me che la penso alla stessa aniera. Ma come, lo special one" ha gia' perso 2 partite incassando 7 reti? Possibile? E la classe e l'educazione mostrate dal "talento giallorosso", il "gioiellino giallorosso" Nicolo' Zaniolo che, sostituito, ha lasciato il campo toccandosi, a mo' di sfida, i testicoli guardando il settore dei tifosi laziali? Il temibile brahams, punta spuntatissima? Su GGI e GGSI e in tv, nazionali e locali, e' facilissimo stravincere il derby, assai piu' diffficile vincerlo sul campo di gioco. Ave Mou si e' inceppato oppure il copione comincia a essere piuttosto ammuffito e vecchio? Claudio Lotito, futuro senatore di Forza Italia, e' nato a Roma, e' tirchio e non lo sopporto ma si sa muovere benissimo, non come l'imbambolato Tiago Pinto, servo sciocco di Jorge Mendes, "l'agentissimo". I Friedkin sono texani, hanno acquistato un giocattolo ridotto in mille pezzi da James Pallotta, se ne intenderanno di rodei ma il calcio non fa proprio per loro. Prova preclara e' l'acquisto del giovane difensore del Dallas, Bryan Reynolds, "che volevano tutti", ci informarono GGI e GGSI. Un poveretto. La vedo durissima ma no, no, no, "sei un lazziale de mmerda". Va bene. Forse. Pero' ragiono. Con la mia testa e dall'alto dei miei 70 anni di tifo romanista. Er piu' bello der monno.
A 65 anni se ne e' andata la mia celestiale collega Marida Lombardo Pijola, barese. Trenta anni al Messaggero nonche' scrittrice di successo, moglie e madre. E amica e consigliera. La ricordero' domani anche se lo hano fatto, egregiamente, prima di me, Germana Consalvi e Claudio Rizza.Che hanno centrato in pieno la donna e la giornalista con la G maiuscola.
Dopo decenni la Germania torna socialdemocratica. Dopo 16 anni si e' ritirata la cristianodemocratica Angela Merkel ed ecco di novo i socialdemocratici. Biona fortuna.
La Gran Bretagna, o Inghilterra che dir si voglia, ricorda la potentissima, a parole, Roma mourinhiana. In fase di votazioni Nigel Farage e l'attuale primo ministro Boris Johnson giravano il Paese su un pullman rosso fiammeggiante che sui lati diceva che votando per l'uscita dall'Europa il Paese avrebbe riavuo indietro i 330 milioni di sterline giornalieri che venivano versati "giornalmente" all'Europa. Stupidaggine colossale. Ora ci si e' ridotti all'esercito inglese che pattuglia i supermercati rimasti ancora aperti e congli scafali semivuoti, agli scontri selvaggi tra gli autotrasportatori nelle aree di servizio della stazioni di serizio e lo spettro della piu' terribile crisi energetica mai vissuta. Il 23 giugno, giorno della vittoria dei Brexit al referendum, per Farage, sempre a brindare con lo scapigliato amico Johnson, e per l'allora primo ministro Theresa May, doveva diventare la Festa della Liberazione ma, finora, di festeggiamenti non se ne sono visti. O mi sono distratto?
Sara' una risata che li seppellira'.
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