Ulysses
Pronti? Via. Il 2 febbraio saranno 100 anni che venne pubblicato Ulysses di Janes Joyce. Uno dei libri piu' importanti mai arrivati in libreria. E bene ha fatto Mick Heaney, uno dei tre figli del poeta irlandese Seamus Heaney, premio Nobel della letteratura, a dedicargli un'intera pagina sull'Irish Times di ieri. Un libro, un mondo, un'universo. Che si e' cercato di trivializzare sin dall'inizio in ualsivoglia modo e maniera, quando venne bandito ovunque o q uasi. Ma la statunitense Sylvia Bleach, proprietaria della libreria parigina Shekespeare&Co. fu decidsamente testarda e ne pubblico' 1000 copie. Lungimirante. Perche' a 100 anni dalla controversa pubblicazione se ne vendono ancora 100mila annualmente. E meno male. Cura e medicina contro i tempi orribili. Nel corso dell'anno certo tornero' sull'argomento - a me molto a cuore perche' la traduzione e la cura italiane della sempiterna opera fu del mio chiarissimo professore di letteratura inglese Giorgio Melchiori mentre per letteratura americana studiai sotto il chiarissimo professore Agostino Lombardo - ma intanta alcune cifre prima che siate bombardati dai GGI, i GGSI no perche' Joyce non giocava al calcio visto che aveva un vista assai precaria. Detto dell'iniziale tiratura di 1000 copie va aggiunto che il volume costava ben 150 franchi francesi, piu' della paga settimanale di un lavoratore francese in quel periodo, che la moglie di Joyce, Nora Barnacle, ne lesse solo 27 pagine "compresa la copertina", che le parole della prima edizione erano 262.869, che la prima edizione conteneva 2000 errori e che nel 2019 una prima edizione venne venduta per 85mila sterline. Niente male per Leopold Bloom e la sua giornata, il 16 giugno, in giro per Dublino dove, se e quando verrete, potrete andare nella vecchia farmacia Sweny e comprare lo stesso sapone giallo che Bloom compro' dal farmacista. Se poi amate davvero tanto Joyce potrete fermarvi un po' e gustarvi the' e biscotti e acquistare qualche libro usato ascltando un folto gruppo di devoti joyciani leggere l'Ulysses. Esperienza esperienza.
Hanno fallito miseramente all'estero ed eccoli di nuovo campioni spaccamontagne in Italia. Parliamo di Romelu Lukaku e di Mauro Icardi, cannonieri e uomini "veri". E anche Lucas Digne, ex romanista. State certi che in Italia c'e' posto per tutti. Per quello che, forse, non si andra' ai mondiali del Qatar dove, a sentire Andrea Ramaccioni - ex allenatore della Roma Primavera, dell'Inter e di molte squadre straniere - la vita e' un vero paradiso. Ma sono morti 2/3000 lavoratori per costruire impianti e infrastrutture. Gia' , erano indiani e pakistani. Non contano?
Daniele "Lele" Adani, ex difensore di 8 squadre in quasi 20 anni di carriera nonche' supercommentatore televisivo molto polemico, si e' tagliato la barba dopo ben dieci anni. Notizia ben in evidenza su tutti i GGI e i GGSI. Che, non a caso, drammaticamente vendono sempre meno. C'e'un gran bel sito, curato dall'autorevole ex collega Vittorio Roidi, e tanti altri, che si intitola Salviamo il giornalismo ma l'amico e collega Pierenato sarcasticamente oggi mi ha detto che dovrebbero cambiarne il titolo, e concordo con lui. Salviamo il giornalismo? Salviamoci dai giornalisti.
Sara' una risata che li seppellira'.
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