Noir in Festival
Appassionati di polizieschi di tutta Italia armatevi e partite, da oggi a l 7 dicembre,giorno di sant'Ambrogio, si svolgera' _SONO CERTO - la piu' esaustiva e importante rassegna di cinema e narrativa poliziesca. Come amante ed appassionato del genere - li leggo da quando avevo 9 anni e un sabato andanmmo, al mercato di via Sannio il sottoscritto, mia madre Orlandina e mia cugina Fernanda (per me sempre zia Nanda) che si aggiravano tra i banchi in verca di affari nel settore dell'abbigliamento mentre io, estasiato davanti a un grande banco di libri usati acquistai il mio primo Giallo Mondadori Nero wolfe e sua figlia di Rex Stout - non posso che plaudire alla pregevole iniziativa pertata avanto in maniera impeccabile da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri che, senza mai avere avuto un contributo governativo, si sono battuti per mari e per monti per portare a termine una simille, meritevole impresa. Che parti' da Cattolica - il Gran Premio del Giallo al quale ebbi la bella fortuna di partecipare come inviato - ando' a Viareggio, poi a Courmayeur - dove nacque l'attuale Noir In Festival - fino a tre citta' lombardo e poi, finalmente, a Milano, la sede attuale. Essendo da sempre considerato un sottosottosottogenere perditempo - quanto volte mi sono sen cietito dire "ma che fai, leggi i gialli?" oppure "ma leggi quella robaccia?" oppure "se leggi i gialli perdi solo tempo, dammi retta" - vedo con piacere che nell'indifferenza della settima potenza economica del mondo - non ridete - la rassegna va avanti, e alla grandissima. Non dimentichiamoci mai che l'Italia ha dato al genere tre nomi dinanzi ai quali inchinarsi. Il commediografo, drammaturgo e giornalista romano Augusto De Vincenzi col suo malinconico commissario Carlo De Vincenzi, silente antifascista come il sui autore che, due giorni prima della fine della guerra, venne ucciso a calci e pugni da un manipolo di fascisti repubblichini. Giorgio Scerbanenco, gornalista, nato a Odessa in Ucraina poi arrivato in Italia prima a Roma e poi a Milano, che negli anni Sessanta vinse il prestigiosissimo Gran Prix Du Roman Policier francese. Andrea amilleri con il sui commissario Salvo Montalbano e le sue torie di Vigata. Siamo messi benissimo e Gosetti, preclaro giornalista cinmato grafico, e Marina Fabbri possono dirsi soddisfatti. Varie e prstigiose sedi per vedere le pellicole, tuute in anteprima, 25 libri tra i quali scegliere il Premio Scerbanenco - molti mi stuzzicano assai - e ospiti prestigiosissimi. Oggi Steven Soderberg col suo ultimo lavoro - Soderberg e' uno che ci sa fare davvero, per quello non bazzica troppo l'Italia - e la grandissima scrittrice statunitense J. C. Oates. I suoi racconti sono imperdibili anche se pochi sono polizieschi. Ma bastano e avanzano. IlNoir In Festival e' un'eccelenza ataliana ma non di questa Italia che, nostante le chiacchiere e gli sproloqui, sta affondando nel ridicolo. Adesso si parla di Sanremo e Sanremo Giovani, gli ex amici Tony Effe e Fedez, figuruamoci se guornali, radio e televisioni possono parlare di letteratura poliziesca. Bravi Giorgio e Marina. Complimenti.
Sara' una risata che li seppellira'.