Pistolini/2 ovvero Qual e' quello che canta
In Italia mancava un romanzo generazionale ed ora il 69enne Stefano Pistolini con lo solita ritrosia e il giusto scetticismo. Conoscendolo quando alla casa editrice, La Elliott di Roma, gli avranno detto che per vendere il libro occorreva promuoverlo sono sicuro che il colto, ombroso, simpaticisimo avra' risposto "en che sono un professore? chi dovrei promuovere o bocciare?" e avra' fatto spalucce andandosene. Non credo avra' molta "stampa&propaganda" quindi a cosa serrvono gli amici? Segnalatomi dal mio fraterno amico Roberto D'agostino l'ho subito acquistato e, viste le poco piu' di 300 pagine, l'ho subito iniziato e mi sono ritrovato - Roberto me lo aveva prefigurato - nei miei anni formativi come tanti romani, italiani. Che bello e che emozione leggere il proprio, e quello di Roberto, nome in un libro, far parte del percorso di un'essere umano. Romanzo generazionale? Certo. Alzi la mano chi non ha avuto, femina omaschio il sogno di formare in un gruppo. Bene, da questo semplice assunto e' partito Pistolini. Anni '70/'80/'90. La fantasia di Silvestro, chitarrista, Rico, chitarrista piu' brav9o e tragico, Franco, bassista, e Alberto, batterista. Ci sono altri elementi in questo campo musicale - minato? - e poi che ha contribuito a fare quella storia in bilico tra droga, musica e terrorismo. Il progetto dei The Dohses era come la locomotiva di Guccini, correva correva correva verso la sua piena realizzazione. Vediamo Silbvestro e i suoi amici crescere tra amori e delusioni cocenti, realizzare in 45 giri e poi...Scorrono tantissimi personaggi che facevano e hanno fatto la storia del rock in Italia - i nomi no, non li faccio, comprate il libro, LEGGETE - tutti raccontati i termini normali. Non si idolatra, non ci si inchina al Ricordo, si va indietro nel tempo senza rimpianti ma lucidamente, a quando Roma era vivibilissima e il Piper Club o il Titan Club. due antri stracolmi di grandissima musica scelta da D'Agostino, liberavano e segnavano gli assudui frequentatori.Molti famosi internazionalmente ma li' solo per lasciarsi andare, per riscoprire il loro vero io. Ringrazio Stefano - anche provetto regista - che lo ha scritto e Roberto che me lo segnalato. Un tesoro di memoria non si trova facilmente. Io per anni ho ceercato di aiutare 4 bravissimi nusicisti ma la grande industria discografica - assente o quasi nelle pagine di Pistolini - li ha, proditoriamente e ripetutamente, presi in giro. Coome e' finita? Loronhanno finitobcon la musicca, ma non di amarla, e l'industria discografica, anche quella mondiale, insegue natiche, seni e vagine seminudi. CHE VOCI.
Sara' una risata che li seppellira'.
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