The Ace of Spades
Pensavo di non farcela a scrivere ma, come diceva Norman Mailer, quando i tempi si fanno duri cominciano a farsi duri i duri cominciano a ballare. E io lo faccio sulle potentissime note dei Motorhead. Piangendo lacrime pesanti. Per onorare Ian Lenuel Kilmister, per tutti solo Lemmy, scomparso ieri a 70 anni a Los Angeles stroncato da un'aggressiva forma di tumore. L'unica consolazione, magrissima, e' che gli dissero che era malato, non di cancro, il 26 dicembre e il 28 se ne e' andato. Gallese purosangue, nella vita non si era fatto mancare nulla che possa minare un'esistemza - alcool, droghe e sesso - e quindi da anni era visto come un'eccezione vivente, un corpo che viveva, sempre al limite, ma che doveva essere defunto anni e anni fa. L'ho visto innumerevoli volte, e ne ero e ne sono orgoglioso. Sin da quando, con Roberto D'Agostino e la prima moglie Tina Semprini e Dario Salvatori, con gli Hakhwind, il gruppo creato alla fine degli anni '60 dallo scrittore di fantascienza inglese Michael Moorcock, si esibi' al festival rock di Villa Pamphili che fini' con il lancio di buste si sabbia e pietrisco sul palco e un caos generale, con tanto di scialle, della seminuda, superba ballerina che si esibiva mentre il gruppo suonava musica decisamente psichedelica, rubato destramente. Al ritorno in Inghilterra lo cacciarono via dal gruppo per i primi eccessi, e parliamo degli inizi anni '70. E al fu Tendastrisce sulla Colombo fece il concerto piu' robusto che abbia mai sentito. I "Critici" bollavano lui e la su creatura, i Motorhead, come puro rumore di assatanati di sesso, drogati e ubriachi, mi ridevano in faccia quando mi dichiaravo loro fan leale ma la storia gli ha dato torto. Lemmy e' stato maestro di suoni e vita per varie generazioni di musicisti e appassionati, uomo vero tra queruli, sbavanti gnomi. L'ultima frontiera. Che lui, nonostante tutti gli sforzi di autodistruggersi, non varco' mai. Fece male vedere un suo video, di pochi mesi la, mandatomi dal mio amico Rupert, di Radio Rai, in cui lo si vedeva portato fuori dal palco a braccia perche' non ce la faceva piu' a reggersi in piedi, faceva proprio male vedere quel ghigno sardonico, quei famosi favoriti ridotto cosi'. Bene ha fatto la band a scrivere di ricordarlo sentendo la sua musica. No sleep till Hammersmith. Portandoci sempre dentro al cuore e alla testa l'amico Lemmy, uno che non tradi' mai. Uno vero. Non e' il caso, visto la musica che faceva, dire "rest in peace". Basta Ian Lemuel Kilmister. The Ace of Spades. Aggiungerei Hammers.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Tuesday, 29 December 2015
Saturday, 26 December 2015
Sull'orlo del precipizio
Sull'orlo del precipizio
Pensavo d aspettare per doppo le feste per segnalare Sull'orlo del precipizio di Antonio Manzini, Sellerio Editore, ma no, le 115 paginette le devo e voglio segnalere adesso. Ora e subito. E poi ne parlero' ancora piu' a lungo perche' il tema e' scottante e globale. Costa pochi euro e ma, come quasi tutti i libri Sellerio, fornira' moltissimo "food for thought". Matriale sul quale pensare. E confema la bonta' della penna, della testa e della coscienza politica e sociale del romano Manzini. A questo punto un solo, improcrastinabile consiglio: scrivere e restare pervicamente nell'anomimato. di "burattini letterari" e di feste e festival letterari l'Italia ne ha fin troppi. E si vede.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Pensavo d aspettare per doppo le feste per segnalare Sull'orlo del precipizio di Antonio Manzini, Sellerio Editore, ma no, le 115 paginette le devo e voglio segnalere adesso. Ora e subito. E poi ne parlero' ancora piu' a lungo perche' il tema e' scottante e globale. Costa pochi euro e ma, come quasi tutti i libri Sellerio, fornira' moltissimo "food for thought". Matriale sul quale pensare. E confema la bonta' della penna, della testa e della coscienza politica e sociale del romano Manzini. A questo punto un solo, improcrastinabile consiglio: scrivere e restare pervicamente nell'anomimato. di "burattini letterari" e di feste e festival letterari l'Italia ne ha fin troppi. E si vede.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Wednesday, 23 December 2015
Due film natalizi
Due film natalizi
Non possono passare le Feste, non sarebbero tali, se non segnalassi due film di Frank Capra, nato a Bisacquino oin Sicilia. Probabilmente li avrete gia' visti innumerevoli volte ma se non lo avete mai fatto segnatevi questi due preziosi titoli. It's a wonderful life, cioe' La vita e' meraviglisoa, e Mr. Smith goes to Hollywood, vale dire Il signor Smith va ad Hollywood. Film degli anni Quaranta protagonista assoluto ed indimenticabile superbo James Stewart, il mio attore preferito. Sia da giovane che da anziano. Che ebbe la sua prima parte importante in uno dei fortunati film della serie de L'uomo ombra, William Powell e Mirna Loy protagonisti, tratti dal fortunato libro di Samuel Dashaill Hammett che per l'occasione creo' la coppia di miliardi investigatori per caso. E con l'aiuto del piccolo cane Asta. Personaggio, quello di Stewart, le cui caratteristiche non avrebbe maoi piu' interpretao nella sua lunga carriera. I due film di Capra, tornando alle pellicole citate, sono l'epitome dell'America che tutti abbiamo imparato ad amare crescendo. La terra della speranza e della liberta' e della speranza, come canta Bruce S[pringsteen. E che poi abbiamo, in gran fetta, a combattere scoprendo anche che e' laatera delrazzismo e della violenza e della corruzione e degli scandali. Due parabole, a lietissimo fine allora, contro corruzione e violenza finaziaria, e sui sogni frantumati, infranti e poi miracolsamente rinsaldati. Due cast assolutamente fantastici, due pellicole assolutamenet imperdibili. Di quando il Cinema, hollywodiano in questo caso, era davvero il Cinema, ovverosia la Decima Arte, che faceva sognare ad occhi e cuori aperti. Prima ho usato l'aggettivo "natalizio", ho sbagliato, meglio "universale".
Il Sunday Times stavolta l'ha sparata enorme ma visto che in Italia nessuno ha ripreso la notizia la riporto. Camilla Long, caustica e ottima penna del giornale domenicale, ha insinuato, con dsati alla mano, che Cristiano Ronaldo, o meglio CR7, e' omosessuale. E chi se ne frega direte voi. E anche io. Giusto. Ma siccome questo e' un mondo escrementizio he si basa sul pettegolezzo e non sulle notizie...Oggetto della passione del famoso calciatore portoghese sarebbe l'amico inseparabile, "e te credo" direbbero a Roma, Badr Hari, professione modello e kickboxer. Amicizia tanto profonda per il divo del "futbal"che lo spinge a tenere sempre pronto, all'aereporto di Madrid, il suo jet pesonale per andare a trovare, piu' spesso che puo', l'amico del cuore. E' proprio vero, chi trova un'amico trova un tesoro. Basta saper aprire la cassaforte.
Dal pettegolezzo alla dura, triste realta'. Belen Rodriguez e il suo bel Stefano dopo due soli anni di matrimonio divorziano. Con buona pace del piccolo, incolpevole Santiago. Colpa del rovemte tango, argentino, che la bella soubrette, e molto di piu', ha ballato col connazionale Gonzalo Higuain, insormontabile centravanti del Napoli? Che sembra proprio portato a sfondare non solo le reti avversarie, e la prossima sara' quella del possente "quartetto maggico" Pallotta-Sabatini-Garcia-Gervinho, quella romanista. E intanto i grandi occhioni di Belen si riempiono di lacrime. Chissa' come la prenderanno soprattutto a Napoli. Dove veniva venduto, e viene venduto ancora oggi, un suo gettonatissimo video privato e ipersuperporno. Privato? Ah, povera Virgen Des Las Pampas. Con la A, mi raccomando.
Buon Natale a tutti tutti, stasera arriva la figlia superlativa Nora. E il marito, mio cognato, Emiliano.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Non possono passare le Feste, non sarebbero tali, se non segnalassi due film di Frank Capra, nato a Bisacquino oin Sicilia. Probabilmente li avrete gia' visti innumerevoli volte ma se non lo avete mai fatto segnatevi questi due preziosi titoli. It's a wonderful life, cioe' La vita e' meraviglisoa, e Mr. Smith goes to Hollywood, vale dire Il signor Smith va ad Hollywood. Film degli anni Quaranta protagonista assoluto ed indimenticabile superbo James Stewart, il mio attore preferito. Sia da giovane che da anziano. Che ebbe la sua prima parte importante in uno dei fortunati film della serie de L'uomo ombra, William Powell e Mirna Loy protagonisti, tratti dal fortunato libro di Samuel Dashaill Hammett che per l'occasione creo' la coppia di miliardi investigatori per caso. E con l'aiuto del piccolo cane Asta. Personaggio, quello di Stewart, le cui caratteristiche non avrebbe maoi piu' interpretao nella sua lunga carriera. I due film di Capra, tornando alle pellicole citate, sono l'epitome dell'America che tutti abbiamo imparato ad amare crescendo. La terra della speranza e della liberta' e della speranza, come canta Bruce S[pringsteen. E che poi abbiamo, in gran fetta, a combattere scoprendo anche che e' laatera delrazzismo e della violenza e della corruzione e degli scandali. Due parabole, a lietissimo fine allora, contro corruzione e violenza finaziaria, e sui sogni frantumati, infranti e poi miracolsamente rinsaldati. Due cast assolutamente fantastici, due pellicole assolutamenet imperdibili. Di quando il Cinema, hollywodiano in questo caso, era davvero il Cinema, ovverosia la Decima Arte, che faceva sognare ad occhi e cuori aperti. Prima ho usato l'aggettivo "natalizio", ho sbagliato, meglio "universale".
Il Sunday Times stavolta l'ha sparata enorme ma visto che in Italia nessuno ha ripreso la notizia la riporto. Camilla Long, caustica e ottima penna del giornale domenicale, ha insinuato, con dsati alla mano, che Cristiano Ronaldo, o meglio CR7, e' omosessuale. E chi se ne frega direte voi. E anche io. Giusto. Ma siccome questo e' un mondo escrementizio he si basa sul pettegolezzo e non sulle notizie...Oggetto della passione del famoso calciatore portoghese sarebbe l'amico inseparabile, "e te credo" direbbero a Roma, Badr Hari, professione modello e kickboxer. Amicizia tanto profonda per il divo del "futbal"che lo spinge a tenere sempre pronto, all'aereporto di Madrid, il suo jet pesonale per andare a trovare, piu' spesso che puo', l'amico del cuore. E' proprio vero, chi trova un'amico trova un tesoro. Basta saper aprire la cassaforte.
Dal pettegolezzo alla dura, triste realta'. Belen Rodriguez e il suo bel Stefano dopo due soli anni di matrimonio divorziano. Con buona pace del piccolo, incolpevole Santiago. Colpa del rovemte tango, argentino, che la bella soubrette, e molto di piu', ha ballato col connazionale Gonzalo Higuain, insormontabile centravanti del Napoli? Che sembra proprio portato a sfondare non solo le reti avversarie, e la prossima sara' quella del possente "quartetto maggico" Pallotta-Sabatini-Garcia-Gervinho, quella romanista. E intanto i grandi occhioni di Belen si riempiono di lacrime. Chissa' come la prenderanno soprattutto a Napoli. Dove veniva venduto, e viene venduto ancora oggi, un suo gettonatissimo video privato e ipersuperporno. Privato? Ah, povera Virgen Des Las Pampas. Con la A, mi raccomando.
Buon Natale a tutti tutti, stasera arriva la figlia superlativa Nora. E il marito, mio cognato, Emiliano.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Friday, 18 December 2015
Lo Speciale
Lo Speciale
Non volevo scrivere oggi, sono troppo felice, ma mail esaltanti mi hanno fatto cambiare idea. Mail esaltanti per l'esonero di Mourinho. Ma stiamo scherzando? Abbiamo le traveggole? E' un cazzzeggio? Nel caffe' mettiamo le zollette di Lsd invece di quelle di zucchero? Ha un carattere pessimo, ha trattato malissimo la dottoressa portoghese che lui aveva voluto, e la squadra, anziani campioni per primi fino ad ora gli sono stati permessi tutti i capricci posisbili ed immaginabili, ha trattato fior di giocatori ignobilmente, umanamente "a pa' e' 'na mmerda" ma ovunque e' andato ha vinto e stravinto. Il Chelsea non vinceva da 40 anni in Inghilterra, figuriamoci in Europa e nel mondo E anche quest'anno che lascia da penultimo ha numeri, negativi, pessimi. Ma rets, ahime', il migliore. Nel bene e nel male. Lo Special One? Da ieri non lo so. A chi, romanista o altro, lo critica chiedo il cursus honorem di, faccio due nomi a caso, Garcia e Pioli. Quello che fa ridere e' poi la "toppa", cioe' i nomi dei pssibili sostituti. Pallotta vuole, Lotito vuole. Cosa vogliono? Il primo Spalletti e, e poi Conte a giugno, e l'altro Lippi e poi Diego Simeone, ex giocatore biamcazzurro, allenatore dello stratrosferico Atletico Madrid. Ma Pallotta e Lotito sanno che la gente, sempre meno ahime', ragiona con la propria testa? E che "le bugie hanno le gambe corte"? Che gli stati, vecchi e sognati, sono sempre piu' vuoti? Senbra che l'appproccio berlusconiano, e poi renziano, alla realta' abbia contagiato loro e tutta l'Italia. Domenica il Genoa non e'messo benissimo, ma ha un signor allenatore, modesto m aserio, quindi essendo cresciuto in Liguria mi auguro, fortemente e vivamente, che segua le trionfali orme del La Spezia. E dia una magistrale e letale lezione al francospagnolo di ttato di mento e nient'altro. Luis Enrique ha il barcellona. E faccia capire, una volta per tutte, che il gioco delle tre carte di Pallotta, Garcia, Sabatini, Baldissoni e Zanzi ha fatto il suo tempo ed e' ora di cambiare. Societa' contestata e oggetto di un nutrito tiro di ortaggi e uova? Fortunata. Segno che c'e' ancora qualche disperato che la segue. No. No. No. Stadio, Trigoria e trasferte fino a che restano qquesta dirigenza e questigiocatori primi tra tutti Totti e De Rossi. Il tempo solo dira' i nomi e i cognpomi della fine ingloriosa dell'Asssociazione Sportiva Roma. Allora non vorrei essere nei loro panni. Panni, non il grembiule da pizzaiolo del "re degli hedge funds". "Maggica Roma" delenda est direbbe Catone il Censore. Mi associo.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Non volevo scrivere oggi, sono troppo felice, ma mail esaltanti mi hanno fatto cambiare idea. Mail esaltanti per l'esonero di Mourinho. Ma stiamo scherzando? Abbiamo le traveggole? E' un cazzzeggio? Nel caffe' mettiamo le zollette di Lsd invece di quelle di zucchero? Ha un carattere pessimo, ha trattato malissimo la dottoressa portoghese che lui aveva voluto, e la squadra, anziani campioni per primi fino ad ora gli sono stati permessi tutti i capricci posisbili ed immaginabili, ha trattato fior di giocatori ignobilmente, umanamente "a pa' e' 'na mmerda" ma ovunque e' andato ha vinto e stravinto. Il Chelsea non vinceva da 40 anni in Inghilterra, figuriamoci in Europa e nel mondo E anche quest'anno che lascia da penultimo ha numeri, negativi, pessimi. Ma rets, ahime', il migliore. Nel bene e nel male. Lo Special One? Da ieri non lo so. A chi, romanista o altro, lo critica chiedo il cursus honorem di, faccio due nomi a caso, Garcia e Pioli. Quello che fa ridere e' poi la "toppa", cioe' i nomi dei pssibili sostituti. Pallotta vuole, Lotito vuole. Cosa vogliono? Il primo Spalletti e, e poi Conte a giugno, e l'altro Lippi e poi Diego Simeone, ex giocatore biamcazzurro, allenatore dello stratrosferico Atletico Madrid. Ma Pallotta e Lotito sanno che la gente, sempre meno ahime', ragiona con la propria testa? E che "le bugie hanno le gambe corte"? Che gli stati, vecchi e sognati, sono sempre piu' vuoti? Senbra che l'appproccio berlusconiano, e poi renziano, alla realta' abbia contagiato loro e tutta l'Italia. Domenica il Genoa non e'messo benissimo, ma ha un signor allenatore, modesto m aserio, quindi essendo cresciuto in Liguria mi auguro, fortemente e vivamente, che segua le trionfali orme del La Spezia. E dia una magistrale e letale lezione al francospagnolo di ttato di mento e nient'altro. Luis Enrique ha il barcellona. E faccia capire, una volta per tutte, che il gioco delle tre carte di Pallotta, Garcia, Sabatini, Baldissoni e Zanzi ha fatto il suo tempo ed e' ora di cambiare. Societa' contestata e oggetto di un nutrito tiro di ortaggi e uova? Fortunata. Segno che c'e' ancora qualche disperato che la segue. No. No. No. Stadio, Trigoria e trasferte fino a che restano qquesta dirigenza e questigiocatori primi tra tutti Totti e De Rossi. Il tempo solo dira' i nomi e i cognpomi della fine ingloriosa dell'Asssociazione Sportiva Roma. Allora non vorrei essere nei loro panni. Panni, non il grembiule da pizzaiolo del "re degli hedge funds". "Maggica Roma" delenda est direbbe Catone il Censore. Mi associo.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Thursday, 17 December 2015
La Speziamo le reni alla Roma
La Speziamo le reni alla Roma
Sono undicesimo in serie B. non superavano il girone della coppa Italia dal campionato '40-'41 ma la "maggica Roma" di Rudy Garcia e' specializzata in risurrezioni. E immense risate. Due fenomeni, due campioni veri", due atleti che tutto il mondo ci invidia, Pijanic e Dzeko, bandiere - o stracci bagnati, fate voi - della Bosnia Erzegovina,, sbagliano i rigori dopo una miserabile, impresentabile, inguardabile partita e si perde e si va fuori dalla coppa Italia.Ma Rudy ha detto che andra' avanti fino alla morte. Certo, cacciarlo via ora significa dargli 2 milioni e mezzo l'anno fino al 2018. E poi ha capito, sa, nonostante il grugno, che nessuno verra' mai a Roma. Nessuno mai in grado di ragionare. Pallotta presidente ha assicurato che Totti rinnovera' e forse anche De Rossi.E allora stiamo a posto, l'obiettivo ora e' solo il nuovo stadio. Ma Astori, Lijaic, Destro, Romagnoli, Bertolacci, Okakha, capocannoniere in Belgio, Paredes dell'Empoli, Sanabria in Spagna, Viviani del Verona, Politano del Sassuolo, Ricci del Crotone perche' sono stati comprati, venduti, svenduti, dati in prestito? Perche' si compra un centravanti e lo si fa giocare terzino? Quanto costa il deprezzamento dell'incolpevole Florenzi? Uno solo pensiero dopo questa distruzione. Se fossi azonista della A.S. Roma quotata in Borsa, strano che da qualche anno non si parla piu' di quotazioni di Roma Lazio, chiederei alcune cose. Solo se fossi azionista. Quanto sono costati veramente i giocatori, quanto sono stati pagati realmente, quanto e' stata pagata, realmente e veramente, la societa' venduta da Rosella Sensi, che dava a lei, la madre, le 2 sorelle e il futuro marito uno stipendio annuo di 5 ,milioni di euro? Perche' medico e preparatori atletici stanno, vivono a Boston? Per "razionalizzare" disse Pallotta. Ma lo sa che il verbo "razionalizzare" viene dalla parola "ragione" e la ragione non ha nulla a che vedere con questa incredibile decisione? Che fine hanno fatto Thomas Di Benedettoi, primo presidente italoamericano, Paolo Forentino, "numero due di Unicredit", e la mitica, e bellissima, calciatrice Usa, la piu' famosa, o fumosa, Mia Hamm che siede tra gli amministratori della societa'? Sabatini ha detto che se continua cosi', ma non crede assolutamemte. sia lui che Baldissoni, direttore generale di cui non si sa l'esatta provenienza, saranno i primi a dimettersi. E ci mancherebbe altro. E Italo Zanzi? E Rudy Garcia? Se domenica si batte il Genoa per cortesia sia bbassino le penne. Perche' a gennaio c'e' la doppia sfida col Real Madrid.Che, leggo, e' squadra piu' forte del La Spezia. Assassini, avete irriso, ucciso, vilipeso un sogno.
Altra domanda, questa diretta : Non si vergogna neanche un po' Luca Valdisserri del Corriere Della Sera, che oggi giustamente frantuma, macella, massacra, sgfracella societa' a squadra, ad aver scritto. e scrivere, che James Pallotta e' "il re degli hedge funds"? Solo un po'di rossore chiederei, neanche le scuse.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Sono undicesimo in serie B. non superavano il girone della coppa Italia dal campionato '40-'41 ma la "maggica Roma" di Rudy Garcia e' specializzata in risurrezioni. E immense risate. Due fenomeni, due campioni veri", due atleti che tutto il mondo ci invidia, Pijanic e Dzeko, bandiere - o stracci bagnati, fate voi - della Bosnia Erzegovina,, sbagliano i rigori dopo una miserabile, impresentabile, inguardabile partita e si perde e si va fuori dalla coppa Italia.Ma Rudy ha detto che andra' avanti fino alla morte. Certo, cacciarlo via ora significa dargli 2 milioni e mezzo l'anno fino al 2018. E poi ha capito, sa, nonostante il grugno, che nessuno verra' mai a Roma. Nessuno mai in grado di ragionare. Pallotta presidente ha assicurato che Totti rinnovera' e forse anche De Rossi.E allora stiamo a posto, l'obiettivo ora e' solo il nuovo stadio. Ma Astori, Lijaic, Destro, Romagnoli, Bertolacci, Okakha, capocannoniere in Belgio, Paredes dell'Empoli, Sanabria in Spagna, Viviani del Verona, Politano del Sassuolo, Ricci del Crotone perche' sono stati comprati, venduti, svenduti, dati in prestito? Perche' si compra un centravanti e lo si fa giocare terzino? Quanto costa il deprezzamento dell'incolpevole Florenzi? Uno solo pensiero dopo questa distruzione. Se fossi azonista della A.S. Roma quotata in Borsa, strano che da qualche anno non si parla piu' di quotazioni di Roma Lazio, chiederei alcune cose. Solo se fossi azionista. Quanto sono costati veramente i giocatori, quanto sono stati pagati realmente, quanto e' stata pagata, realmente e veramente, la societa' venduta da Rosella Sensi, che dava a lei, la madre, le 2 sorelle e il futuro marito uno stipendio annuo di 5 ,milioni di euro? Perche' medico e preparatori atletici stanno, vivono a Boston? Per "razionalizzare" disse Pallotta. Ma lo sa che il verbo "razionalizzare" viene dalla parola "ragione" e la ragione non ha nulla a che vedere con questa incredibile decisione? Che fine hanno fatto Thomas Di Benedettoi, primo presidente italoamericano, Paolo Forentino, "numero due di Unicredit", e la mitica, e bellissima, calciatrice Usa, la piu' famosa, o fumosa, Mia Hamm che siede tra gli amministratori della societa'? Sabatini ha detto che se continua cosi', ma non crede assolutamemte. sia lui che Baldissoni, direttore generale di cui non si sa l'esatta provenienza, saranno i primi a dimettersi. E ci mancherebbe altro. E Italo Zanzi? E Rudy Garcia? Se domenica si batte il Genoa per cortesia sia bbassino le penne. Perche' a gennaio c'e' la doppia sfida col Real Madrid.Che, leggo, e' squadra piu' forte del La Spezia. Assassini, avete irriso, ucciso, vilipeso un sogno.
Altra domanda, questa diretta : Non si vergogna neanche un po' Luca Valdisserri del Corriere Della Sera, che oggi giustamente frantuma, macella, massacra, sgfracella societa' a squadra, ad aver scritto. e scrivere, che James Pallotta e' "il re degli hedge funds"? Solo un po'di rossore chiederei, neanche le scuse.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Sunday, 13 December 2015
Bargaintown
Bargaintown
Un documentario su una citta; che cambia, Dublino, in un anno, 19888-1889, puo; colpire come un film? Sicuramente perche' un film e' spesos un lavoro di fantasia o una trasposione da un libro, un documetario e' vita. In questo caso anche morte di una citta. E di una cultura. Girato ri goramente in bianco e nero. Il documentario del giovane filmaker tedesco, David Jazay con Judith Klinger, documenta la fine dei Liffeys' Quays, le due strade che fiancheggiano il fiume Liffey che divide la capitale irlandese. Alla fine degli anni '80 vennero abbattute case giorgiane che si specchiavano nel Liffey per fare spazio a uffici ultramoderni, e decisamente pessimi nella loro "architettura razionalista". Operazione gia' praticata negli anni '70 con l distruzione del sito vicningo di Wood Quay, sempre sul Liffey, dove erano rimati in piedi anche i moli. Il piu' importante sito vichingo al di fuori della Scandinavia. Ma i politici, i politici. Che pensano a tutto per tutti noi, Bravi e cari. Bargaintwon e' stato girato prima amatorialmente prima della Tigre Celtica, e la conseguente crisi che quasi dissolto lo Stato Irlandese, ma sembra proprio che non sia cambiato nulla. Perche' la classe politica ed imprenditoriale continuano a lavorare alacremente per aver piu' potere e piu' denaro. No? Pensato, il Paese, almeno meta', e' sotto l'acque per i precipitazioni terribili delle ultim esettimane ma il primo ministro, Enda Kenny de Fine Gael, con la sua arietta daSuperbone ha detto che il governoha gia' stanziato i primi 5 milioni di akuti. Chi, disperato, scorgaggiato e zuppo, protesta gli ha ricordato che il disco politico in questione e' bello che rotto da decenni, gli arrivi di euro, e ;rima sterline, vengono promessi da decenni ma appena piove davvero il disastro avviene. Ripetutamente e puntualmente. Senza, fortunatamente, il tragico corollario di vittime che si ha in Italia. Dove dubito fortissimamente che il documentario verra' mai proiettato. Fa pensare molto ed arrabbiare tantissimo. E questo il Potere, anche quello che apre le porte sante, proprio non lo vuole. Questa e', per dirla con Ganbriel Garcia Marquez, proprio una "Cronaca di una morte annunciata".
Gran libro. Come tutto quello che ha scritto Gabo. Maledizione, era comunista.
Tutti contenti e felici per l'accordo parigino sul clima. Tutto il mondo. Che bello e che gioia. Anche il premio Nobel per la Pace, l'ex vicepresidente Usa Al Gore, premiato per il suo fattivo impegno ambientalista, che batteva le mani entusiasta. In prima fila. Gore nel suo ranch in Texas, Gore l'ambientalista. e' il primo consumatore di energia del grande stato satunitense e paga la bolletta elettrica piu' alta dell'intero stato. Meno male che l'etolaga, ora ottantenne, che ispiro' il film Gorilla nella nebbia, girato in Congo e con Sigourney Weaver, dall'alto dei suoi titoli accademici ha puntualizzato che nel trionfange accordo parigino non sono affatto contempati i gas naturali rilasciati dagli aninali stessi, gas altrettanti pericolosi per il Pianeta Terra. Ganaturali ovvero peti. Ma quanto sono buoni e bravi e lungimiranti questi nostri politici? L'accordo non partira' da subito e per compilarlo ci sono volute 7 ore e mezza a causa di errori commessi nella sua stesura originale. Si sono scusati, tutti, per le tante lingue che hanno dovuto usare. Noe', insomma, con la sa Arca era, diciamolo,un vero poveraccio.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Un documentario su una citta; che cambia, Dublino, in un anno, 19888-1889, puo; colpire come un film? Sicuramente perche' un film e' spesos un lavoro di fantasia o una trasposione da un libro, un documetario e' vita. In questo caso anche morte di una citta. E di una cultura. Girato ri goramente in bianco e nero. Il documentario del giovane filmaker tedesco, David Jazay con Judith Klinger, documenta la fine dei Liffeys' Quays, le due strade che fiancheggiano il fiume Liffey che divide la capitale irlandese. Alla fine degli anni '80 vennero abbattute case giorgiane che si specchiavano nel Liffey per fare spazio a uffici ultramoderni, e decisamente pessimi nella loro "architettura razionalista". Operazione gia' praticata negli anni '70 con l distruzione del sito vicningo di Wood Quay, sempre sul Liffey, dove erano rimati in piedi anche i moli. Il piu' importante sito vichingo al di fuori della Scandinavia. Ma i politici, i politici. Che pensano a tutto per tutti noi, Bravi e cari. Bargaintwon e' stato girato prima amatorialmente prima della Tigre Celtica, e la conseguente crisi che quasi dissolto lo Stato Irlandese, ma sembra proprio che non sia cambiato nulla. Perche' la classe politica ed imprenditoriale continuano a lavorare alacremente per aver piu' potere e piu' denaro. No? Pensato, il Paese, almeno meta', e' sotto l'acque per i precipitazioni terribili delle ultim esettimane ma il primo ministro, Enda Kenny de Fine Gael, con la sua arietta daSuperbone ha detto che il governoha gia' stanziato i primi 5 milioni di akuti. Chi, disperato, scorgaggiato e zuppo, protesta gli ha ricordato che il disco politico in questione e' bello che rotto da decenni, gli arrivi di euro, e ;rima sterline, vengono promessi da decenni ma appena piove davvero il disastro avviene. Ripetutamente e puntualmente. Senza, fortunatamente, il tragico corollario di vittime che si ha in Italia. Dove dubito fortissimamente che il documentario verra' mai proiettato. Fa pensare molto ed arrabbiare tantissimo. E questo il Potere, anche quello che apre le porte sante, proprio non lo vuole. Questa e', per dirla con Ganbriel Garcia Marquez, proprio una "Cronaca di una morte annunciata".
Gran libro. Come tutto quello che ha scritto Gabo. Maledizione, era comunista.
Tutti contenti e felici per l'accordo parigino sul clima. Tutto il mondo. Che bello e che gioia. Anche il premio Nobel per la Pace, l'ex vicepresidente Usa Al Gore, premiato per il suo fattivo impegno ambientalista, che batteva le mani entusiasta. In prima fila. Gore nel suo ranch in Texas, Gore l'ambientalista. e' il primo consumatore di energia del grande stato satunitense e paga la bolletta elettrica piu' alta dell'intero stato. Meno male che l'etolaga, ora ottantenne, che ispiro' il film Gorilla nella nebbia, girato in Congo e con Sigourney Weaver, dall'alto dei suoi titoli accademici ha puntualizzato che nel trionfange accordo parigino non sono affatto contempati i gas naturali rilasciati dagli aninali stessi, gas altrettanti pericolosi per il Pianeta Terra. Ganaturali ovvero peti. Ma quanto sono buoni e bravi e lungimiranti questi nostri politici? L'accordo non partira' da subito e per compilarlo ci sono volute 7 ore e mezza a causa di errori commessi nella sua stesura originale. Si sono scusati, tutti, per le tante lingue che hanno dovuto usare. Noe', insomma, con la sa Arca era, diciamolo,un vero poveraccio.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Tuesday, 8 December 2015
Neil Young
Neil Young
Dopo l'ubriacatura degli U2, quattro concerti qui a Dublino e due a Parigi, dopo le lacrime e le giaculatorie di Bono, che pensavo di vedere a Roma all'inaugurazione del giubileo straordinario o almeno all'inaugurazione della Scala con il transessuale turco Effi Bal, l'onorevole Daniela Santanche' e l'attrice, soubrette e vedette sarda Valeria Marini, ecco un po' di musica. Normale. Musica con la emme maiuscola. Fatta da un'ombroso musicista canadese che ha superato le tragedie familiari di quando era bambino, le sue tragedie familiare, con l'ex moglie Pegi ha avuto due figli gravemente disabili perche' entrambi si sfondavano di droghe al momento del concepimento e nonostanet questi le he dedicato uno dei suoi pezzi piu' belli e romantici, "Harvest moon", e a loro "The needle and the damage done"Neil Young, settanta anni e on li dimostra. Ora compagno della splendida, e' il minimo che si possa dire, Daryl Hannah. Young non sta mai con le mani ferme, deve e vuol lavorare. E nel farlo continua a regalare gemme preziose a chi lo segue da sempre. Bluenote cafe' prosegue nella tradizione. Registrazione che risale a piu' di 20 anni fa e che venne effettuata nel corso del tour statunitense di quell'anno con un gruppo non caritteristico per lui, dieci musicisti, e musica ad alto tasso di blues e soul. Un po' come l'operazione, travolgente, che sta vedendo protagonista Billy Gibbons, degli ZZ Top, in questi giorni. Energia allo stato puro e ritmo, ritmo, ritmo. Ventun pezzi, tratti da Perfomance, la serie che ha per protagonista i suoi, sembra e meno male, sterminati archivi. Album sopraffino, come lui che i Critici, i chitarristi e i puristi dicono non sappia suonare la chitarra. Un pezzo svetta su tutti. Toninght's the night di 19 minuti. Permettetemi un ricordo. Nell'estate del 1990, credo, venne a suonare a Dublino, alla 3Arena, la scorsa settiman aci hanno suonato 4 sere gli U2, che allora si chiamava The Point Depot, da poco si era riconciaiato col padre Bob, famoso giornalista sportivo canadese, e quindi era al settimo cielo. Grande, lunga chiaccherata prima del concerto, io in brodo di giuggiole, poi prima di salite sul palco col suo affiatato e famoso gruppo, i Crazy Horse, mi chiama da parte e mi chiede quale suo brano mi piacesse di piu'. Essendo un malato di civilta' Maya e Inca, e tutto quello che riguarda l'America pre e posColombiana, dico subito "Cortez the killer". Brano che non eseguiva mai e poi mai dl vivo. "Davvero? Perche'? " mi fa. E glielo spiego in grandissima fretta citando ampiamente padre Bartolomes De Las Casas e William Prescott, forse i nomi che lo colpirono di piu'. "Bene, me lo ricordero'" e mi lascio' con quel suo ghigno-sorriso. E i capelli lunghi e arruffati come sempre . Concerto, lunghissimo, da piangere, e strapparsi i capelli se li avessi avuti ancora. Ma niente "Cortez the killer", Neanche nel primo e nel secondo bis. Col Point Depot ormai in delirio, ribollente e pronto, a malavoglia, a svuotarsi. Torna in scena e spiccio dice "questa e' per un'amico che me l'ha chiesta, spero gli piaccia, vi piaccia". "Cortez the killer". 25 minuti. Forza Neil. Forza Canada.
Per il concerto che terra' alla 3Arena Adele - quella cicciona, parola di Critici e i Critici non si discutono ma si amano o si odiano e io li odio profondamente - ha impiegato 3 minuti a vendere i circa 6mila biglietti, Alzi la mano, tra i miei pochissimi lettori, chi puo' dire che ha mai visto un suo ginocchio nudo. Lei canta. E come canta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Dopo l'ubriacatura degli U2, quattro concerti qui a Dublino e due a Parigi, dopo le lacrime e le giaculatorie di Bono, che pensavo di vedere a Roma all'inaugurazione del giubileo straordinario o almeno all'inaugurazione della Scala con il transessuale turco Effi Bal, l'onorevole Daniela Santanche' e l'attrice, soubrette e vedette sarda Valeria Marini, ecco un po' di musica. Normale. Musica con la emme maiuscola. Fatta da un'ombroso musicista canadese che ha superato le tragedie familiari di quando era bambino, le sue tragedie familiare, con l'ex moglie Pegi ha avuto due figli gravemente disabili perche' entrambi si sfondavano di droghe al momento del concepimento e nonostanet questi le he dedicato uno dei suoi pezzi piu' belli e romantici, "Harvest moon", e a loro "The needle and the damage done"Neil Young, settanta anni e on li dimostra. Ora compagno della splendida, e' il minimo che si possa dire, Daryl Hannah. Young non sta mai con le mani ferme, deve e vuol lavorare. E nel farlo continua a regalare gemme preziose a chi lo segue da sempre. Bluenote cafe' prosegue nella tradizione. Registrazione che risale a piu' di 20 anni fa e che venne effettuata nel corso del tour statunitense di quell'anno con un gruppo non caritteristico per lui, dieci musicisti, e musica ad alto tasso di blues e soul. Un po' come l'operazione, travolgente, che sta vedendo protagonista Billy Gibbons, degli ZZ Top, in questi giorni. Energia allo stato puro e ritmo, ritmo, ritmo. Ventun pezzi, tratti da Perfomance, la serie che ha per protagonista i suoi, sembra e meno male, sterminati archivi. Album sopraffino, come lui che i Critici, i chitarristi e i puristi dicono non sappia suonare la chitarra. Un pezzo svetta su tutti. Toninght's the night di 19 minuti. Permettetemi un ricordo. Nell'estate del 1990, credo, venne a suonare a Dublino, alla 3Arena, la scorsa settiman aci hanno suonato 4 sere gli U2, che allora si chiamava The Point Depot, da poco si era riconciaiato col padre Bob, famoso giornalista sportivo canadese, e quindi era al settimo cielo. Grande, lunga chiaccherata prima del concerto, io in brodo di giuggiole, poi prima di salite sul palco col suo affiatato e famoso gruppo, i Crazy Horse, mi chiama da parte e mi chiede quale suo brano mi piacesse di piu'. Essendo un malato di civilta' Maya e Inca, e tutto quello che riguarda l'America pre e posColombiana, dico subito "Cortez the killer". Brano che non eseguiva mai e poi mai dl vivo. "Davvero? Perche'? " mi fa. E glielo spiego in grandissima fretta citando ampiamente padre Bartolomes De Las Casas e William Prescott, forse i nomi che lo colpirono di piu'. "Bene, me lo ricordero'" e mi lascio' con quel suo ghigno-sorriso. E i capelli lunghi e arruffati come sempre . Concerto, lunghissimo, da piangere, e strapparsi i capelli se li avessi avuti ancora. Ma niente "Cortez the killer", Neanche nel primo e nel secondo bis. Col Point Depot ormai in delirio, ribollente e pronto, a malavoglia, a svuotarsi. Torna in scena e spiccio dice "questa e' per un'amico che me l'ha chiesta, spero gli piaccia, vi piaccia". "Cortez the killer". 25 minuti. Forza Neil. Forza Canada.
Per il concerto che terra' alla 3Arena Adele - quella cicciona, parola di Critici e i Critici non si discutono ma si amano o si odiano e io li odio profondamente - ha impiegato 3 minuti a vendere i circa 6mila biglietti, Alzi la mano, tra i miei pochissimi lettori, chi puo' dire che ha mai visto un suo ginocchio nudo. Lei canta. E come canta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Monday, 7 December 2015
U2 e Parigi
U2 e Parigi
Come promesso dopo i sanguinosi attentati parigini gli U2 sono tornatia suonare a Parigi e Bono ha detto, commosso, che scrivera' una canzone per i defunti. Poi salgono, o saliranno, sul palco anche i membri del gruppo death metal statunitense che suonava al Bataclan al momento della strage. Sa il piangente Hewson, sanno i suoi compagni che i musicisti U.S.A. sono repubblicani, tendenza neonazista? E che un deputato repubblicano, democraticamente eletto, ha inviato una cartolina di auguri diNatale in cui si e' fatto raffigurare con tutti i membri della famiglia, anche i figli in tenera eta', armato fino ai denti? Quella fotografia non li ha fatti piangere di rabbia eschifo? Il deputato repubblicano ha nome e cognome italiano.
A Roma e' arrivato James Palllotta. ;presidente della "maggica Roma" e "re degli hedge funds", E ci si se ne frega non ce lo mettete?
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Come promesso dopo i sanguinosi attentati parigini gli U2 sono tornatia suonare a Parigi e Bono ha detto, commosso, che scrivera' una canzone per i defunti. Poi salgono, o saliranno, sul palco anche i membri del gruppo death metal statunitense che suonava al Bataclan al momento della strage. Sa il piangente Hewson, sanno i suoi compagni che i musicisti U.S.A. sono repubblicani, tendenza neonazista? E che un deputato repubblicano, democraticamente eletto, ha inviato una cartolina di auguri diNatale in cui si e' fatto raffigurare con tutti i membri della famiglia, anche i figli in tenera eta', armato fino ai denti? Quella fotografia non li ha fatti piangere di rabbia eschifo? Il deputato repubblicano ha nome e cognome italiano.
A Roma e' arrivato James Palllotta. ;presidente della "maggica Roma" e "re degli hedge funds", E ci si se ne frega non ce lo mettete?
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Sunday, 6 December 2015
E' arrivato il re
E' arrivato il re
Un sovrano e' un sovrano quindi, finalmente, "il re degli hedge funds", James Pallotta, presidente della "maggica Roma", e' sbarcato a Roma. Non la capitale del suo impero, quella e' a Boston , Massachussetts. Strano, non Testaccio, Roma. E strano, perbacco, che l'autorevole Irish Times, certo non uno dei GGI che tutto l'universo mondo invidia all'Italia, non abbia inserito Pallotta tra i benefattori del mondo intero. Sulla scia di Mark Zuckerberg che, alla nascita della prima figlia, ha deciso di donare il 99% della sua ricchezza, il creatore e fondatore di Facebook per la rivista statunitense Usa Forbes vale 46 bilioni di dollari, in beneficenza. Strano davvero per un monarca come il bostoniano Pallotta. Comunque Zuckerberg non e' solo nella corsa alla beneficenza. E gli sconti fiscali. Bill e Melinda Gates, Bill e' stato tra i fondatori di Microsoft, e la moglie hanno messo su nel 2000 la fondazione benefica che porta il loro nome e ogni anno da allora danno in beneficenza 31.5 bilioni di dollari, Warren Buffett, che si occupa di hegde funds proprio come il monarca Pallotta, dalla sua Omaha, dai suoi modesti uffici Berkshire Hathaway, a 85 anni guida ancora la societa' e l'anno scorso ha fatto donazioni pari a 25, 6 bilioni di dollari. Mentre Azim Premiij, indiano e capo della terza compgnia indiana esportatrice di software Wipro, si e' fermato a 8, 6 bilioni E Chuck Feeney, che con la sua Atlantis Philanthopies dal 1960 aiuta fattivamente la terra dei suoi, l'Irlanda, ogni annno da allora versa in beneficenza 7 bilioni di dollari. Pallotta e' il presidente, con la squadra in macerie dice "che tutto si aggiustera'", e compro' per un pezzo di pane avariato, la "maggica Roma" dalla figlia maggiore di Franco Sensi, Rosella. Compro' per un pezzo di pane il 60% della societa', ora portato al 100%, anche grazie ai buoni uffci del "numero due di Unicredit" Paolo Fiorentino, del quale si sono perse completamente, inesplicabilmente e inesorabilmente le tracce. Tra le tante proposte che erano giunte alla vispa Sensi, ha tutelato strenuamente la "naggica Roma" con la storica frase "non e' da Roma" c'era anche quella, pesantissima, George Soros, che avevo offetto 280 milioni di dollari per l'intera proprieta'. Trigoria, parco giocatori, sponsors. Non e' stato possibile perche' non era da Roma. Soros, scappato dall'Ungheria, allora comunista, nel 1947, ogni anno dona 8, 5 bilioni di dollari. Pallotta prega, si raccomanda e spera che la sua "maggica Roma" mercoledi' batta, in un'Olimpico quasi desolatamente deserto, il Bate Borisov, squadra che ha scritto pagine indimenticabili della storia del f ootball, per acchiappare 15 milioni di euro che spettano a chi arriva secondo nei gironi di qualificazione della Champion's League. Soldi da reinvestire sul mercato. Ci pensera' l'astuto e scaltro Sabatini, in passato cacciato a pedate da Lazio e Palermo, Inaffondabile direttore sportivo maggico. E in tema di maggie cosa dire dello staff medico e dei preparatori, che Pallotta ha voluto concentare a Boston per "risparmiare e velocizzare", che ieri hanno mandato in campo Gervinho, rifiutato anche dagli arabi, col risultato che la punta di diamante di Rudy Garcia, il "ghepardo africano" come e' stato definito dalla GSSI, sempre piu' inginocchiata e genuflessa, il suo fiduciario in campo quando erano nel Lione 8 anni fa, non giochera'. Con Salah verra' risparmiato, sembra, per la mattanza partenopea, domenica prossima. A proposito di Napoli ma il ricchissimo sceicco che Pallotta aveva incontrato in gran segreto a Ciampino prima di Roma 0 Napoli 2? Se ne e' saputo nulla? O e' una delle tante "palle di Pallotta".
Giusto e meritato, dal Torino, il ;areggio torinese. Non c'era il gigore torinista? Una squadra milionaria come la "maggica Roma" dovrebbe avere un rigore, se non due, contro a partita
Grosse risate, e non solo di gioia, per la vittoria conseguita grazie a una sua stellare punizione. Risate di Adem Ljiaic, vero motore di questa Inter manciniana che non molla mai. Dato in prestito per meno di due milioni di euro l;anno, diritto di riscatto fissato su 11 milioni e poco piu'. Un'affare targato Sabatini. Ljiai ha detto che spera che qualcuno a Roma si morda le mani, Illuso.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Un sovrano e' un sovrano quindi, finalmente, "il re degli hedge funds", James Pallotta, presidente della "maggica Roma", e' sbarcato a Roma. Non la capitale del suo impero, quella e' a Boston , Massachussetts. Strano, non Testaccio, Roma. E strano, perbacco, che l'autorevole Irish Times, certo non uno dei GGI che tutto l'universo mondo invidia all'Italia, non abbia inserito Pallotta tra i benefattori del mondo intero. Sulla scia di Mark Zuckerberg che, alla nascita della prima figlia, ha deciso di donare il 99% della sua ricchezza, il creatore e fondatore di Facebook per la rivista statunitense Usa Forbes vale 46 bilioni di dollari, in beneficenza. Strano davvero per un monarca come il bostoniano Pallotta. Comunque Zuckerberg non e' solo nella corsa alla beneficenza. E gli sconti fiscali. Bill e Melinda Gates, Bill e' stato tra i fondatori di Microsoft, e la moglie hanno messo su nel 2000 la fondazione benefica che porta il loro nome e ogni anno da allora danno in beneficenza 31.5 bilioni di dollari, Warren Buffett, che si occupa di hegde funds proprio come il monarca Pallotta, dalla sua Omaha, dai suoi modesti uffici Berkshire Hathaway, a 85 anni guida ancora la societa' e l'anno scorso ha fatto donazioni pari a 25, 6 bilioni di dollari. Mentre Azim Premiij, indiano e capo della terza compgnia indiana esportatrice di software Wipro, si e' fermato a 8, 6 bilioni E Chuck Feeney, che con la sua Atlantis Philanthopies dal 1960 aiuta fattivamente la terra dei suoi, l'Irlanda, ogni annno da allora versa in beneficenza 7 bilioni di dollari. Pallotta e' il presidente, con la squadra in macerie dice "che tutto si aggiustera'", e compro' per un pezzo di pane avariato, la "maggica Roma" dalla figlia maggiore di Franco Sensi, Rosella. Compro' per un pezzo di pane il 60% della societa', ora portato al 100%, anche grazie ai buoni uffci del "numero due di Unicredit" Paolo Fiorentino, del quale si sono perse completamente, inesplicabilmente e inesorabilmente le tracce. Tra le tante proposte che erano giunte alla vispa Sensi, ha tutelato strenuamente la "naggica Roma" con la storica frase "non e' da Roma" c'era anche quella, pesantissima, George Soros, che avevo offetto 280 milioni di dollari per l'intera proprieta'. Trigoria, parco giocatori, sponsors. Non e' stato possibile perche' non era da Roma. Soros, scappato dall'Ungheria, allora comunista, nel 1947, ogni anno dona 8, 5 bilioni di dollari. Pallotta prega, si raccomanda e spera che la sua "maggica Roma" mercoledi' batta, in un'Olimpico quasi desolatamente deserto, il Bate Borisov, squadra che ha scritto pagine indimenticabili della storia del f ootball, per acchiappare 15 milioni di euro che spettano a chi arriva secondo nei gironi di qualificazione della Champion's League. Soldi da reinvestire sul mercato. Ci pensera' l'astuto e scaltro Sabatini, in passato cacciato a pedate da Lazio e Palermo, Inaffondabile direttore sportivo maggico. E in tema di maggie cosa dire dello staff medico e dei preparatori, che Pallotta ha voluto concentare a Boston per "risparmiare e velocizzare", che ieri hanno mandato in campo Gervinho, rifiutato anche dagli arabi, col risultato che la punta di diamante di Rudy Garcia, il "ghepardo africano" come e' stato definito dalla GSSI, sempre piu' inginocchiata e genuflessa, il suo fiduciario in campo quando erano nel Lione 8 anni fa, non giochera'. Con Salah verra' risparmiato, sembra, per la mattanza partenopea, domenica prossima. A proposito di Napoli ma il ricchissimo sceicco che Pallotta aveva incontrato in gran segreto a Ciampino prima di Roma 0 Napoli 2? Se ne e' saputo nulla? O e' una delle tante "palle di Pallotta".
Giusto e meritato, dal Torino, il ;areggio torinese. Non c'era il gigore torinista? Una squadra milionaria come la "maggica Roma" dovrebbe avere un rigore, se non due, contro a partita
Grosse risate, e non solo di gioia, per la vittoria conseguita grazie a una sua stellare punizione. Risate di Adem Ljiaic, vero motore di questa Inter manciniana che non molla mai. Dato in prestito per meno di due milioni di euro l;anno, diritto di riscatto fissato su 11 milioni e poco piu'. Un'affare targato Sabatini. Ljiai ha detto che spera che qualcuno a Roma si morda le mani, Illuso.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'
Friday, 4 December 2015
Maledizione
Maledizione
Alla fine ce l'hanno fatta, l'hanno eseguita. Solo Paul "Bono" Hewson e Dave "The Edge" Evans. No, non nei 4 concerti dublinesi ma New York, alla Carnegie Hall. Con l'Orchestra di Saint Luke Orchestre e l'Orchestre Symponique Kimbanquiste (non so cosa sia n' cosa sia) per i dieci anni della fondazione creata da Bono. Si, si, i Cinici e i Critici diranno che e' stat creat pr non pagare le tasse, o pagarme meno, ma non date retta agli .nvidiosi e agli stitici e godetevi finalmente I still haven't found what I' m looking for, U2 d'annata ma sempre sgretolacuori e spaccaventricoli. Vi prego, ripensateci, qualche bagno a Eze, in Costa Azzurra, o a Malibu o Nassau ma, negli intervalli, qualche data proprio no?
33 reti subite, un'amico carissimo e ottimista mi aveva scritto che "il kharma della maggica Roma quest'anno e' segnare una rete piu' degli avversari", 6 a 1 col Barcellona nel catalano cCamp Nou, prima vittoria dell'Atalanta all'Olimpico, Roma 0 Atalanta 2, all'Olimpico dopo 13 anni, uno straordinario libro di uno straordinario uomo e giocatore, Nicolas Burdisso, l'assordante assenza del presidente-re degli hedge funds James Pallotta, le scuse di Sabatini e Baldissoni, i veri tifosi della Roma li vorrebbero subito fuori dalla squadra ridando il malloppo che hanno rubato in pochi anni. un Pallotta alla disperata ricerca di chi si puo' comprare la sua aborbita, overa creatura. E domani alle 15 il Torino a Torino e mercoledi' il Bate Borisov, per la Champion's League, mercoledi' all'Olimpico. Il Bate Borisov in casa ha gia' battuto ed umiliato la "maggica Roma".
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Alla fine ce l'hanno fatta, l'hanno eseguita. Solo Paul "Bono" Hewson e Dave "The Edge" Evans. No, non nei 4 concerti dublinesi ma New York, alla Carnegie Hall. Con l'Orchestra di Saint Luke Orchestre e l'Orchestre Symponique Kimbanquiste (non so cosa sia n' cosa sia) per i dieci anni della fondazione creata da Bono. Si, si, i Cinici e i Critici diranno che e' stat creat pr non pagare le tasse, o pagarme meno, ma non date retta agli .nvidiosi e agli stitici e godetevi finalmente I still haven't found what I' m looking for, U2 d'annata ma sempre sgretolacuori e spaccaventricoli. Vi prego, ripensateci, qualche bagno a Eze, in Costa Azzurra, o a Malibu o Nassau ma, negli intervalli, qualche data proprio no?
33 reti subite, un'amico carissimo e ottimista mi aveva scritto che "il kharma della maggica Roma quest'anno e' segnare una rete piu' degli avversari", 6 a 1 col Barcellona nel catalano cCamp Nou, prima vittoria dell'Atalanta all'Olimpico, Roma 0 Atalanta 2, all'Olimpico dopo 13 anni, uno straordinario libro di uno straordinario uomo e giocatore, Nicolas Burdisso, l'assordante assenza del presidente-re degli hedge funds James Pallotta, le scuse di Sabatini e Baldissoni, i veri tifosi della Roma li vorrebbero subito fuori dalla squadra ridando il malloppo che hanno rubato in pochi anni. un Pallotta alla disperata ricerca di chi si puo' comprare la sua aborbita, overa creatura. E domani alle 15 il Torino a Torino e mercoledi' il Bate Borisov, per la Champion's League, mercoledi' all'Olimpico. Il Bate Borisov in casa ha gia' battuto ed umiliato la "maggica Roma".
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Thursday, 3 December 2015
U2 3Arena e 4 !
U2 3Arena e 4!
La notizia che non volevo dare ma che devo dare con il cuore stretto. Avevano pensato di proseguire il tour in estate, si sperava, eccome, poi ci hanno ripensato e non se ne fara' nulla. Come dargli torto con un simile impianto scenico. Come far funzionare un simile schermo, simile amplificazione? Avrebbero funzionato solo le emozioni, le lacrime, i cuori battenti, i petti squarciati, le voci afone dal tanto cantare con Bono ma la resa spettacolare pensata dai quattro penso si sarebbe persa. Tempo perso, invce, non sono stati i 5 anni che sono serviti per Songs of experience se e' vero, ed e' vero, che e' gia' pronto un nuovo album di inediti. Che, penso ad alta voce, potrebbe essere proposto con lo stesso tipo di tour. Piu' ricco musicamente perche' potranno scegliere tra le canzoni del cd nuovo, quelle di Songs of experience e i pezzi vecchi. Che qui ci hanno portato lontano lontano, alla nostra giovinezza, ai nostri caldi, timidi abbracci e baci. E noi, fedeli, abbiamo seguito scossi perche' ci ha ricordato, a tutti la prima scintilla che ci fece apprezzare gli U2. E la voglia di averli sempre accanto e dentro le orecchie e i cuori, quattro giovani amici e sognatori che ci hanno accolto nei loro sogni, nelle loro storie, nelle loro gioie, nei loro dolori. Due di loro sono irlandesi, uno e' inglese e il quarto inglese e si sa che gli irilandesi sono dei grandi, simpatici bugiardi..Devo dire, lasciatemi avere questa piccola digressione, che se avessi avuto un'euro a sorriso dopo i due concerti di venerdi' e sabato scorsi oggi sarei una persona molto ricca ricca. Non importa. La felicita' di quei volti, di quegli abbracci, di quelle strette di mano, di quegli occhi umidi, di quelle voci rotte, spezzate non ha prezzo. Vedendoli im azione ho capito, si e' cementata in me la mia teoria sul loro successo. Teoria di cui e su cui ho scritto e scritto. Quattro amici a 15 anni, che si incontrano a scuola, quattro amici oltre i 50 anni. In mezzo, morti, nascite, matrimoni, divorzi, amici venuti e andati per sempre, dolori, gioie, impegno globale, come l'invidia che li ha perseguitati e perseguita da allora e sempre, e amore, amore, amore. Certo pensare di non vederli piu' su un palco non esiste proprio, Paul, Dave, Adam e Larry lo devono capire, capire bene. Devono sapere che non puo' finire con quello che hanno proposto con Songs of experience. Hanno battuto tutto e tutti, Bono ha cantato, nel 2001 allo Slane Castle, 2 o 3 giorni dopo la morte dell'amato padre Robert, detto Bob. hanno travolto con la loro compattezza la cattiveria planetaria della Critica e ora non possono ritrarsi in buon ordine. Lascerebbero milioni e milioni di orfani e noi non ci stiamo. Un'idea per Paul, Dave, Adam e Larry? Incontriamoci di nascosto, lontano da occhi indiscreti e miscredenti. Il mondo e' pieno di cinici, Sciolti e a pacchetti. E di 'nvidiosi. Quindi, gente, tutti li, mi raccomando. Li, li, li'...Where the streets have no names. Come arrivarci? Orecchio ai ventricoli impazziti, vi porteranno direttamente li'.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
La notizia che non volevo dare ma che devo dare con il cuore stretto. Avevano pensato di proseguire il tour in estate, si sperava, eccome, poi ci hanno ripensato e non se ne fara' nulla. Come dargli torto con un simile impianto scenico. Come far funzionare un simile schermo, simile amplificazione? Avrebbero funzionato solo le emozioni, le lacrime, i cuori battenti, i petti squarciati, le voci afone dal tanto cantare con Bono ma la resa spettacolare pensata dai quattro penso si sarebbe persa. Tempo perso, invce, non sono stati i 5 anni che sono serviti per Songs of experience se e' vero, ed e' vero, che e' gia' pronto un nuovo album di inediti. Che, penso ad alta voce, potrebbe essere proposto con lo stesso tipo di tour. Piu' ricco musicamente perche' potranno scegliere tra le canzoni del cd nuovo, quelle di Songs of experience e i pezzi vecchi. Che qui ci hanno portato lontano lontano, alla nostra giovinezza, ai nostri caldi, timidi abbracci e baci. E noi, fedeli, abbiamo seguito scossi perche' ci ha ricordato, a tutti la prima scintilla che ci fece apprezzare gli U2. E la voglia di averli sempre accanto e dentro le orecchie e i cuori, quattro giovani amici e sognatori che ci hanno accolto nei loro sogni, nelle loro storie, nelle loro gioie, nei loro dolori. Due di loro sono irlandesi, uno e' inglese e il quarto inglese e si sa che gli irilandesi sono dei grandi, simpatici bugiardi..Devo dire, lasciatemi avere questa piccola digressione, che se avessi avuto un'euro a sorriso dopo i due concerti di venerdi' e sabato scorsi oggi sarei una persona molto ricca ricca. Non importa. La felicita' di quei volti, di quegli abbracci, di quelle strette di mano, di quegli occhi umidi, di quelle voci rotte, spezzate non ha prezzo. Vedendoli im azione ho capito, si e' cementata in me la mia teoria sul loro successo. Teoria di cui e su cui ho scritto e scritto. Quattro amici a 15 anni, che si incontrano a scuola, quattro amici oltre i 50 anni. In mezzo, morti, nascite, matrimoni, divorzi, amici venuti e andati per sempre, dolori, gioie, impegno globale, come l'invidia che li ha perseguitati e perseguita da allora e sempre, e amore, amore, amore. Certo pensare di non vederli piu' su un palco non esiste proprio, Paul, Dave, Adam e Larry lo devono capire, capire bene. Devono sapere che non puo' finire con quello che hanno proposto con Songs of experience. Hanno battuto tutto e tutti, Bono ha cantato, nel 2001 allo Slane Castle, 2 o 3 giorni dopo la morte dell'amato padre Robert, detto Bob. hanno travolto con la loro compattezza la cattiveria planetaria della Critica e ora non possono ritrarsi in buon ordine. Lascerebbero milioni e milioni di orfani e noi non ci stiamo. Un'idea per Paul, Dave, Adam e Larry? Incontriamoci di nascosto, lontano da occhi indiscreti e miscredenti. Il mondo e' pieno di cinici, Sciolti e a pacchetti. E di 'nvidiosi. Quindi, gente, tutti li, mi raccomando. Li, li, li'...Where the streets have no names. Come arrivarci? Orecchio ai ventricoli impazziti, vi porteranno direttamente li'.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Wednesday, 2 December 2015
U2 3Arena 3
U2 3 Arena 3
L'avevo detto no? Quattro Zaccablog quattro per i quattro U2. E allora ecco il concerto di sabato. Stessa formazione - il tennista, dice lui, Francesco, la ponderata moglie Manula (gni notte come un mantra gli recita "ricordati, non ti chiami Roger") e l'innapetente mediceo, Patrizio - ma non le emozioni. Perche' non e' possibile smorzarle con gli U2. Accenni ai fans spagnoli sottopalco - ecco la bandiera giallorossa sventolante e venerdi' sera era toccata ai fans del Paese piu' bello del mondo, l'Italia, renziana piu' che mai - stessa scaletta, salvo l'aggiunta di un Desire che non propongono mai ma che resta un capolavoro misconosciuto perche' ognuno di noi prova desiderio verso loro o l'amata/o/a/o visto che siamo nel primo Paese al mondo dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso e' stato giustamente legalizzato. Certo, resto un po' piccato, parecchio, perche' non eseguono I still haven't found what I'm looking for, e credo che siano pochi a dire che hanno trovato quel che cercavano nelle loro esistenze, e Sometime syou can't make on your own, che Bono scrisse dopo la morte del padre Bob. Lo perdono, aveva gia' ricordato superbamente, mi aveva fatto arrossare gli occhi e piangere in silenzio, con Iris (hold me tight) dedicato alla madre morta quando lui aveva 14 anni quindi Zaccagnini Paolo perdona Hewson Paul. Per il resto anche The electric glow, grazie allo statosferico impianto luci, abbaglia, annichilisce, conquista, domina, squarta, Mai squartamento pubblico e' stato piu' gradevole. Anche se nette a rischio le corde vocali, gia' provate dalla prova della sera precedente. L'ospite? Rory O'Dowd, vale a dire la drag queen piu' famosa d'Irlanda, Pantsy Bliss, protagonista sullo schermo di un film-documentario assolutamente imperdibile, The queen of Ireland. Bono lo ringrazia per la campagna per il si al referendum che a stragrande maggioranza ha dato il via alla nuova legge, si abbracciano, ballano insieme, Rory/Pantsy abbacinante nel suo strettissimo vestito di pailletes verdi e la sua cascata, tranquilli che e' una parrucca, di capelli rossi. Bono, e tutta la 3 Arena, lo ringrazia per l'impegno profuso nella campagna, si vede che e' molto emozionato cosi' per toglierlo d'impaccio Bono gli da' questo smartphone per riprenderli mentre eseguono Elevetion, e con le movenze di Paul e Rory fioccano mail entusiaste da tutto il mondo. Dalla galassia intera no ma si stanno attrezzando, vedrete che ci stupiranno come hanno fatto da 40 anni a questa parte. Il birrificio ambulante prosegue imperterrito ma stavolta le occhiate dei vicini sono piu' torve verso chi lo pratica.Meno verso due amici, o fratelli, che insieme fanno un'armadio di 8 ante. Anzi, se volessero buttarci qualche pinta in faccia accetteremmo volentieri, quelle Alpi che hanno al posto dei bicipiti incutono estremo rispetto. E alla fine Bono, The Edge, Adam e Larry annettono e conquistano anche i due colossi di Dublino. E chi se ne frega se la birra ci bagna copiosamente, siamo qui per inzupparci di lacrime e sudore, che sara' mai un po; di birra? Toccante Bono che ricorda come con due euri soli al giorno si possa debellare il flagello dell'Aids in Africa, il passaggio dalla madre infetta al neonato. Ringrazia sentito chi si batte per sgominare la terribile malattia'Aids qui e la'. Chi se ne frega se pagano le tasse in Olanda, One.Org l'hanno creato Ali ePaul Hewson ed e' in prima fila in questa e tantissime battaglie. Stringe mani insaguinate di potenti vari, sciolti e a pacchetti? Visita l'Esposzione Universale Milanese con il duce di Rignano Valdarno? Va bene, va bene se poi si batte, con i fatti e le cifre, conro l'Aids e la fame. Criricati per questo impegno di Bono? Di piu'. Smembrati e mangiati vivi. Questa e' la loro potenza, il loro essere unici, la ragione del loro clamoroso, universale successo ultradecennale.E chi se ne frega ancora se sono ultramiliardari e quel che donano sembra nulla. Ma i 5 milioni donati alle scuole, in occasione dei 4 concerti dublinesi, per aiutare a creare ulteriori corsi di musica io non li ho mia sentiti donati da nessuno, E dire che sono in piazza in tempo. E sempre con i Critici che con la loro Stitichezza ne hanno sempre odiato l'appoggio e l'amore del pubblico. E loro per il pubblico. E il successo, il successo, il successo conseguito senz ail loro Augusto Permesso. Chi ebbe la fortuna di vederlo non dimentichera' mai il muro/i muri che circondavano il loro storico studio Windmill Lane a St. John Rogerson'S Quay. Anneriti da decine di messaggi da tutto il pianeta Terra. Che loro hanno cantato magnificamente. E continuano a farlo. Sempre magnificameente. Mi dispiace per gli 'N vidiosi. ma proprio tanto. Torno al concerto e, come la sera precedente, segnalo il tricolore irlandese sulla batteria di Larry jr. per One. Che e' anche il brano scelto per chiudere il concerto. Uno ad uno Dave, Adam, Larry jr e Bono, che si inginocchia piu' volte, attraversano la pedana-palco e la luce e la musica li seguono. Restano 6mila cuori che battono arruffatamente, confusamente, rabbiosamente, unanimemente. Gente mia, ma quanto e' bello essere un fan degli U2. Io dagli inizi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
L'avevo detto no? Quattro Zaccablog quattro per i quattro U2. E allora ecco il concerto di sabato. Stessa formazione - il tennista, dice lui, Francesco, la ponderata moglie Manula (gni notte come un mantra gli recita "ricordati, non ti chiami Roger") e l'innapetente mediceo, Patrizio - ma non le emozioni. Perche' non e' possibile smorzarle con gli U2. Accenni ai fans spagnoli sottopalco - ecco la bandiera giallorossa sventolante e venerdi' sera era toccata ai fans del Paese piu' bello del mondo, l'Italia, renziana piu' che mai - stessa scaletta, salvo l'aggiunta di un Desire che non propongono mai ma che resta un capolavoro misconosciuto perche' ognuno di noi prova desiderio verso loro o l'amata/o/a/o visto che siamo nel primo Paese al mondo dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso e' stato giustamente legalizzato. Certo, resto un po' piccato, parecchio, perche' non eseguono I still haven't found what I'm looking for, e credo che siano pochi a dire che hanno trovato quel che cercavano nelle loro esistenze, e Sometime syou can't make on your own, che Bono scrisse dopo la morte del padre Bob. Lo perdono, aveva gia' ricordato superbamente, mi aveva fatto arrossare gli occhi e piangere in silenzio, con Iris (hold me tight) dedicato alla madre morta quando lui aveva 14 anni quindi Zaccagnini Paolo perdona Hewson Paul. Per il resto anche The electric glow, grazie allo statosferico impianto luci, abbaglia, annichilisce, conquista, domina, squarta, Mai squartamento pubblico e' stato piu' gradevole. Anche se nette a rischio le corde vocali, gia' provate dalla prova della sera precedente. L'ospite? Rory O'Dowd, vale a dire la drag queen piu' famosa d'Irlanda, Pantsy Bliss, protagonista sullo schermo di un film-documentario assolutamente imperdibile, The queen of Ireland. Bono lo ringrazia per la campagna per il si al referendum che a stragrande maggioranza ha dato il via alla nuova legge, si abbracciano, ballano insieme, Rory/Pantsy abbacinante nel suo strettissimo vestito di pailletes verdi e la sua cascata, tranquilli che e' una parrucca, di capelli rossi. Bono, e tutta la 3 Arena, lo ringrazia per l'impegno profuso nella campagna, si vede che e' molto emozionato cosi' per toglierlo d'impaccio Bono gli da' questo smartphone per riprenderli mentre eseguono Elevetion, e con le movenze di Paul e Rory fioccano mail entusiaste da tutto il mondo. Dalla galassia intera no ma si stanno attrezzando, vedrete che ci stupiranno come hanno fatto da 40 anni a questa parte. Il birrificio ambulante prosegue imperterrito ma stavolta le occhiate dei vicini sono piu' torve verso chi lo pratica.Meno verso due amici, o fratelli, che insieme fanno un'armadio di 8 ante. Anzi, se volessero buttarci qualche pinta in faccia accetteremmo volentieri, quelle Alpi che hanno al posto dei bicipiti incutono estremo rispetto. E alla fine Bono, The Edge, Adam e Larry annettono e conquistano anche i due colossi di Dublino. E chi se ne frega se la birra ci bagna copiosamente, siamo qui per inzupparci di lacrime e sudore, che sara' mai un po; di birra? Toccante Bono che ricorda come con due euri soli al giorno si possa debellare il flagello dell'Aids in Africa, il passaggio dalla madre infetta al neonato. Ringrazia sentito chi si batte per sgominare la terribile malattia'Aids qui e la'. Chi se ne frega se pagano le tasse in Olanda, One.Org l'hanno creato Ali ePaul Hewson ed e' in prima fila in questa e tantissime battaglie. Stringe mani insaguinate di potenti vari, sciolti e a pacchetti? Visita l'Esposzione Universale Milanese con il duce di Rignano Valdarno? Va bene, va bene se poi si batte, con i fatti e le cifre, conro l'Aids e la fame. Criricati per questo impegno di Bono? Di piu'. Smembrati e mangiati vivi. Questa e' la loro potenza, il loro essere unici, la ragione del loro clamoroso, universale successo ultradecennale.E chi se ne frega ancora se sono ultramiliardari e quel che donano sembra nulla. Ma i 5 milioni donati alle scuole, in occasione dei 4 concerti dublinesi, per aiutare a creare ulteriori corsi di musica io non li ho mia sentiti donati da nessuno, E dire che sono in piazza in tempo. E sempre con i Critici che con la loro Stitichezza ne hanno sempre odiato l'appoggio e l'amore del pubblico. E loro per il pubblico. E il successo, il successo, il successo conseguito senz ail loro Augusto Permesso. Chi ebbe la fortuna di vederlo non dimentichera' mai il muro/i muri che circondavano il loro storico studio Windmill Lane a St. John Rogerson'S Quay. Anneriti da decine di messaggi da tutto il pianeta Terra. Che loro hanno cantato magnificamente. E continuano a farlo. Sempre magnificameente. Mi dispiace per gli 'N vidiosi. ma proprio tanto. Torno al concerto e, come la sera precedente, segnalo il tricolore irlandese sulla batteria di Larry jr. per One. Che e' anche il brano scelto per chiudere il concerto. Uno ad uno Dave, Adam, Larry jr e Bono, che si inginocchia piu' volte, attraversano la pedana-palco e la luce e la musica li seguono. Restano 6mila cuori che battono arruffatamente, confusamente, rabbiosamente, unanimemente. Gente mia, ma quanto e' bello essere un fan degli U2. Io dagli inizi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Tuesday, 1 December 2015
U2 3Arena/2
U2 3Arena/2
Ieri, per chi mi legge, avevo iniziato a scrivere dei due ultimi concerti del tour mondiale, al chiuso,degli U2 e adesso torno sull'argomento. E ci tornero' anche se loro non hanno bisogno delle ie parole di fan sfegatato. Perche' e' forse il piu' bel concerto della mia vita, ne ho visto almeno 250 all'anno per 25/30 anni quindi fate il conto, merita riflesioni piu' approfondite. Due concerti ho visto e due volte ho rivisitato tutta la mia vita, le mie morti, i miei amori, le mie gioie, le mie rabbie, i miei rancori, i miei sentimenti. E credo sara' stato cosi' anche per parecchi altri. Dico solo parecchi altri perche' nonostante fossero gli U2 ad esibirsi e i biglietti costassero parecchio, i posti ristoro sono stati piu' impegnati e indaffarati del palco fantastico e fantasmagorico. Lo scorrere della birra e' stato continuo, come quello del Liffey, il fiume di Dublino sul quale si specchia la 3Arena. Ma nella mia corazza di astemio non mi sono fatto distarre, se non dalle brevi chiacchiere con la giovane, simpatica hostess Rebeka che gli U2 li vedeva per la prima volta, avra' 20 anni l'occhialuta Becky, ma se li e' visti martedi', mercoledi', venerdi' e sabato. E che bello e' stato vederli con amici, amici veri. Il serio tennista, parole sue, Francesco, la di lui moglie, la ponderata Manuela, il mediceo, inappetente ingegnere telematico Patrizio. Tutti tasselli al posto giusto. Gruppo, brani, scaletta, posto, compagnia. Per la verita' pensavo di non usare i biglietti omaggio gentilmente offerti da Live Nation Italy, vale a dire miei amici Roberto De Luca e la sua vice Antonella Lodi, e meno male che non l'ho fatto e superato le mille paure che ho ad uscire di sera. E il clima. il clima, il clima. E non parlo della sclerosi multipla che avanza lentamente ma inesorabilmente. C'era bisogno davvero di un miracolo per farmi uscire. Ed ecco The miracle (of Joey Ramone), sul loro crescere nella grigia Dublino fine anni '70 e sognare il punk, i Ramones. Si incontravano in un negozio di dischi a O'Connell Street, si chiamava Bono Vox, e da li' il soprannome del giovane cantante, Paul Hewson. Che forza quel brano, si capisce subito che questa notte non faranno prigioneri. Come non li hanno mai fatti. Una scaletta incredibile e una messa in scena che lascia senza fiato. I Critici hanno arricciato il naso e stangato. Perche' non hanno idea, nelle loro infinite stitichezze culturali fatte di amici, fratelli, compagni, complici, pasticcini e cotillons hanno da decennni perso la retta via. Gloria la cantiamo tutti, ci sgoliamo subito, chi con una lacrimiccia e chi no, Vertigo, all'epoca brano crititicatissimo, e' una colata di lava sonora. Come I will follow, la loro, la nostra preistoria.Io seguiro'. Io, e molti altri, abbiamo seguito e non ce ne siamo pentiti, non siamo pentiti. A questo punto la conquista della 3Arena e' fatta. No, no, no. Bono e compagni vogliono proprio annichilirci ed ecco Paul Hewson ragazzino orfano a 14 anni, col padre Robert, detto Bob, e il fratello maggiore Norman. E "questi tre amici che mi hanno letteralmente salvato" dice Bono voltandosi verso Dave "The Edge" Evans, Adam Clayton e il fondatore del gruppo, Larry Mullen jr, nell'ampia cucina di casa sua a Malahide. Poi Iris (hold me close), la madre di Paul morta di aneurisma celebrale al funerale del proprio padre, cadendo sulla sua bara. Immagini a colori, tratte da un filmino super8, del matrimonio con Bob, stesso naso di di Bono, e poi lei in bianco e nero che corre, corre, corre. Ecco, se uno ha perso un genitore, una madre amata, non piange e si macera allora merita il macello. Io non lo merito e credo che quell'immagine di Iris che corre in cerchio rimarra' in me per sempre. Come la passeggiata di Bono per Cedarwood Road, a Ballymun, dove e' nato e dove la supertecnologia dello schermo viene dispiegata al massimo della sua potenza. Bono passeggia, The Edge, Adam e Larry lo sostengono con un robustissimo tappeto sonoro e tra le case disegnate della passeggiata hewsoniana spuntano un David Bowie-Ziggy Stardust, lupi, cani a passeggio, alberi di mandorli in fiore, lui giovanissimo con gli amici, ancora oggi, Guggy e Gavin Friday che militavano nei Virgin Prunes, macchine. Una camminata nella memoria, sua e nostra. Poi Song for someone, e quel someone potrebbe essere ognuno di noi, e Sunday bloody sunday, il brano che diede loro il grandissimo successo, la mattanza perpetrata in Irland del Nord quando l'esercito d'occupazione ingles esparo' su una marci aid cittadini cattolici. Sullo schermo le case di Derry con le scritte lealiste e nazionaliste. Ricordo solo Brits out, Inglesi fuori, Grazie al comandante Michael Collins, detto The big fella ovvero Il ragazzone vista la sua notevole statura, 26 contee ora formano la Repubblica d'Irlanda. Neanche il tempo di riprendersi dalle emozioni che arrivano Raised by wolves, l'adolescenza di Bono a Ballymun, Until the end of the world, colonna sonora de Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, Zooropa, Invisible, Even better than the real thing, Mysterious ways, dove The Edge spiega, anche ai privi di padiglioni auricolari, perche' e' uno dei 5-10 migliori chitarristi rock del mondo,e anche usando e abusando il bottleneck. Pezzo a lui carissimo perche' si innamoro' della ballerina del ventre che appariva sul palco quando proponevano nel pezzo, divorzio' dalla prima moglie, sposo' lei, Morlaigh, e ora hanno tre figli, oltre alle due avute precedentemente. Ecco Elevation quindi quale miglior momento per invitare qualcuno sul palco? La scelta cade su Jenna da Toronto, ventenne bruna davvero super, che dopo i baci, abbracci e baci adoranti a Bono, prende da lui in mano uno smartphome ultima generazione e inizia filmare tutto e tutti mentre balla sensualmente e sullo schermo sia affastellano immagini e messaggi. I francesi direbbero "coup de theatre", io "colpo di teatro".O "colpo di grazia"? Fate noi. Intanto loro dispiegano When love comes to town, che originariamente vedeva il compiato B.B. King, e la sua fedele chitarra nera Lucille, a chitarra e canto nel When Love Comes To Town Tour. E, sempre da quel tour e cd, Angel of Harlem. Poi bomba. New Year's day, uno dei loro primi successi globali. Pausa acustica, si fa per dire, con The Edge a piano e chitarra, grazie a Every breaking wave poi ancora la preistoria, Commovente. Fulgida. Rabbiosa. October. Bullet the blue sky, che si apre con le immagine di Kobane, Siria, rasa al suolo dai bombardamenti per "liberarla", immagini di scontri, polizia che picchia e uccide, fame, malattie, miseria, poverta' estrema, sete. L'Occidente. Che suoni, che Mullen macellante, il basso di Adam strappa le vene e la chitarrra di The Edge sviscera. Che bello! Where the street have non name, e tutti urliamo che saramo li', insieme, insieme, insieme. Piangere e' d'obbligo e permesso, salvo per i birrai impertinenti e infaticabili, loro pensano ad altro. Pride (in the name of love), With or without you (with you bionda mia), City of blinding lights, con tantissime luci e riferimenti alle recenti stragi parigine con la cattedrale di Notre Dame, il Sacre Coeur e la Tour Eiffel. E infatti si chiude con il simbolo della pace, su sfondo nero, fatto con la Tour Eiffel stilizzata e la scritta Tous sommes Paris. Paura e sangue e terrore ma poi It's a beautiful day. Ogni giorno che apriamo gli occhi e respiriamo e amiamo e odiano e viviamo. Omaggio tra il commosso e il diverit a Dennis Sheenan, la seconda sera, solido, storico collabpratore del gruppo er 33 anni, in sala la famiglia. Attenzione, erpo' che possiamo sempre essere, diventare cattivi. Bad, molto cattivi. E ci mancherebbe altro. Siamo, pero' sempre gli U2, quindi saramo sempre One. One love. Un'amore. No, quattro. Paul, Dave, Adam e Larry.
Il seguito, come si diceva una volta, alla prossimo puntata, al prossimo Zaccabog. E grazie sempre di leggermi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Ieri, per chi mi legge, avevo iniziato a scrivere dei due ultimi concerti del tour mondiale, al chiuso,degli U2 e adesso torno sull'argomento. E ci tornero' anche se loro non hanno bisogno delle ie parole di fan sfegatato. Perche' e' forse il piu' bel concerto della mia vita, ne ho visto almeno 250 all'anno per 25/30 anni quindi fate il conto, merita riflesioni piu' approfondite. Due concerti ho visto e due volte ho rivisitato tutta la mia vita, le mie morti, i miei amori, le mie gioie, le mie rabbie, i miei rancori, i miei sentimenti. E credo sara' stato cosi' anche per parecchi altri. Dico solo parecchi altri perche' nonostante fossero gli U2 ad esibirsi e i biglietti costassero parecchio, i posti ristoro sono stati piu' impegnati e indaffarati del palco fantastico e fantasmagorico. Lo scorrere della birra e' stato continuo, come quello del Liffey, il fiume di Dublino sul quale si specchia la 3Arena. Ma nella mia corazza di astemio non mi sono fatto distarre, se non dalle brevi chiacchiere con la giovane, simpatica hostess Rebeka che gli U2 li vedeva per la prima volta, avra' 20 anni l'occhialuta Becky, ma se li e' visti martedi', mercoledi', venerdi' e sabato. E che bello e' stato vederli con amici, amici veri. Il serio tennista, parole sue, Francesco, la di lui moglie, la ponderata Manuela, il mediceo, inappetente ingegnere telematico Patrizio. Tutti tasselli al posto giusto. Gruppo, brani, scaletta, posto, compagnia. Per la verita' pensavo di non usare i biglietti omaggio gentilmente offerti da Live Nation Italy, vale a dire miei amici Roberto De Luca e la sua vice Antonella Lodi, e meno male che non l'ho fatto e superato le mille paure che ho ad uscire di sera. E il clima. il clima, il clima. E non parlo della sclerosi multipla che avanza lentamente ma inesorabilmente. C'era bisogno davvero di un miracolo per farmi uscire. Ed ecco The miracle (of Joey Ramone), sul loro crescere nella grigia Dublino fine anni '70 e sognare il punk, i Ramones. Si incontravano in un negozio di dischi a O'Connell Street, si chiamava Bono Vox, e da li' il soprannome del giovane cantante, Paul Hewson. Che forza quel brano, si capisce subito che questa notte non faranno prigioneri. Come non li hanno mai fatti. Una scaletta incredibile e una messa in scena che lascia senza fiato. I Critici hanno arricciato il naso e stangato. Perche' non hanno idea, nelle loro infinite stitichezze culturali fatte di amici, fratelli, compagni, complici, pasticcini e cotillons hanno da decennni perso la retta via. Gloria la cantiamo tutti, ci sgoliamo subito, chi con una lacrimiccia e chi no, Vertigo, all'epoca brano crititicatissimo, e' una colata di lava sonora. Come I will follow, la loro, la nostra preistoria.Io seguiro'. Io, e molti altri, abbiamo seguito e non ce ne siamo pentiti, non siamo pentiti. A questo punto la conquista della 3Arena e' fatta. No, no, no. Bono e compagni vogliono proprio annichilirci ed ecco Paul Hewson ragazzino orfano a 14 anni, col padre Robert, detto Bob, e il fratello maggiore Norman. E "questi tre amici che mi hanno letteralmente salvato" dice Bono voltandosi verso Dave "The Edge" Evans, Adam Clayton e il fondatore del gruppo, Larry Mullen jr, nell'ampia cucina di casa sua a Malahide. Poi Iris (hold me close), la madre di Paul morta di aneurisma celebrale al funerale del proprio padre, cadendo sulla sua bara. Immagini a colori, tratte da un filmino super8, del matrimonio con Bob, stesso naso di di Bono, e poi lei in bianco e nero che corre, corre, corre. Ecco, se uno ha perso un genitore, una madre amata, non piange e si macera allora merita il macello. Io non lo merito e credo che quell'immagine di Iris che corre in cerchio rimarra' in me per sempre. Come la passeggiata di Bono per Cedarwood Road, a Ballymun, dove e' nato e dove la supertecnologia dello schermo viene dispiegata al massimo della sua potenza. Bono passeggia, The Edge, Adam e Larry lo sostengono con un robustissimo tappeto sonoro e tra le case disegnate della passeggiata hewsoniana spuntano un David Bowie-Ziggy Stardust, lupi, cani a passeggio, alberi di mandorli in fiore, lui giovanissimo con gli amici, ancora oggi, Guggy e Gavin Friday che militavano nei Virgin Prunes, macchine. Una camminata nella memoria, sua e nostra. Poi Song for someone, e quel someone potrebbe essere ognuno di noi, e Sunday bloody sunday, il brano che diede loro il grandissimo successo, la mattanza perpetrata in Irland del Nord quando l'esercito d'occupazione ingles esparo' su una marci aid cittadini cattolici. Sullo schermo le case di Derry con le scritte lealiste e nazionaliste. Ricordo solo Brits out, Inglesi fuori, Grazie al comandante Michael Collins, detto The big fella ovvero Il ragazzone vista la sua notevole statura, 26 contee ora formano la Repubblica d'Irlanda. Neanche il tempo di riprendersi dalle emozioni che arrivano Raised by wolves, l'adolescenza di Bono a Ballymun, Until the end of the world, colonna sonora de Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, Zooropa, Invisible, Even better than the real thing, Mysterious ways, dove The Edge spiega, anche ai privi di padiglioni auricolari, perche' e' uno dei 5-10 migliori chitarristi rock del mondo,e anche usando e abusando il bottleneck. Pezzo a lui carissimo perche' si innamoro' della ballerina del ventre che appariva sul palco quando proponevano nel pezzo, divorzio' dalla prima moglie, sposo' lei, Morlaigh, e ora hanno tre figli, oltre alle due avute precedentemente. Ecco Elevation quindi quale miglior momento per invitare qualcuno sul palco? La scelta cade su Jenna da Toronto, ventenne bruna davvero super, che dopo i baci, abbracci e baci adoranti a Bono, prende da lui in mano uno smartphome ultima generazione e inizia filmare tutto e tutti mentre balla sensualmente e sullo schermo sia affastellano immagini e messaggi. I francesi direbbero "coup de theatre", io "colpo di teatro".O "colpo di grazia"? Fate noi. Intanto loro dispiegano When love comes to town, che originariamente vedeva il compiato B.B. King, e la sua fedele chitarra nera Lucille, a chitarra e canto nel When Love Comes To Town Tour. E, sempre da quel tour e cd, Angel of Harlem. Poi bomba. New Year's day, uno dei loro primi successi globali. Pausa acustica, si fa per dire, con The Edge a piano e chitarra, grazie a Every breaking wave poi ancora la preistoria, Commovente. Fulgida. Rabbiosa. October. Bullet the blue sky, che si apre con le immagine di Kobane, Siria, rasa al suolo dai bombardamenti per "liberarla", immagini di scontri, polizia che picchia e uccide, fame, malattie, miseria, poverta' estrema, sete. L'Occidente. Che suoni, che Mullen macellante, il basso di Adam strappa le vene e la chitarrra di The Edge sviscera. Che bello! Where the street have non name, e tutti urliamo che saramo li', insieme, insieme, insieme. Piangere e' d'obbligo e permesso, salvo per i birrai impertinenti e infaticabili, loro pensano ad altro. Pride (in the name of love), With or without you (with you bionda mia), City of blinding lights, con tantissime luci e riferimenti alle recenti stragi parigine con la cattedrale di Notre Dame, il Sacre Coeur e la Tour Eiffel. E infatti si chiude con il simbolo della pace, su sfondo nero, fatto con la Tour Eiffel stilizzata e la scritta Tous sommes Paris. Paura e sangue e terrore ma poi It's a beautiful day. Ogni giorno che apriamo gli occhi e respiriamo e amiamo e odiano e viviamo. Omaggio tra il commosso e il diverit a Dennis Sheenan, la seconda sera, solido, storico collabpratore del gruppo er 33 anni, in sala la famiglia. Attenzione, erpo' che possiamo sempre essere, diventare cattivi. Bad, molto cattivi. E ci mancherebbe altro. Siamo, pero' sempre gli U2, quindi saramo sempre One. One love. Un'amore. No, quattro. Paul, Dave, Adam e Larry.
Il seguito, come si diceva una volta, alla prossimo puntata, al prossimo Zaccabog. E grazie sempre di leggermi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.