Nativi Americani
Avendo studiato la letteratura nordamericana con il chiarissimo professor Agostino Lombardo, e la storia americana con Beniamino Placido, rido , sotto la barba, quando leggo gli elogi e i peana al Paese che difende lademocrazia. Nessuno glielo ha mai chiesto - hanno perso malissimo tutte le guere salvo contro la Spagna (alla guida dell'esercito c'era il presidente Theodore Roosevelt) all'inizio cdel '900, per "liberare" Cuba dal "giogo spagnolo" e consegnarla per decenni alla criminalita' cubana e statunitense - ma loro difendono. La "terra della seranza e della liberta'", per dirla col 70enne poeta di Freehold, Massacchussetts, dovrebbe, pero', assolutamente bandire un film, Buffalo Bill e gli Indiani, scritto e diretto dal canadese Robert Altman, e un libro, Sorrow of the earth - Buffalo Bill, Sitting Bull and the tragedy of show business, delllo storico francese Eric Vuillard. La Storia e'maestra di vita, in questo caso di malavita. Visione e lettura consigliatissime, raccomandate addirittura. No, non agli appassionati della "grande mela" marcia, pero'. Un feroce genocidio, quello dei Nativi Americani. Come, in Europa, cdel popolo Rom, di cui non si parla, non si deve parlare. Ricordate bene il film e il libro e poi andatevene in vacanza negli U.S.A. Se ne avete il coraggio, il fegato e la faccia.
Piero Galletti e Mauro Fabretti, cioe' attori motrettiani, miei amici e autori di Piu' colla compagni. Agile, terribile volumetto dove, tra l'altro, uno zelantissimo funzionarietto della defunta, ma negli anni '70 potentissima, Federazione Giovanile Comunista Romana espelleva con ignominia chi tentennava sui dogmi del Partito. Il nome? Il kennediano Walter Veltroni. Piu' colla, compagni dovrebbe diventare un testo scolastico. Contro le brutture, le distorsioni, le falsita' della storia ufficiosa.
Sara' una risata che li seppellira'.
No comments:
Post a Comment