Friday, 6 December 2019

Quattro film quattro

quattro film quattro

In attesa, da lunedi' a sabato prossimi, di andare a ll'Ms Respite Centre di Bushy Park Road a Terenure - cercatelo e restate a bocca aperta - mi sono dedicato al cinema, per i libri avro' tempo la prossima settimana, e ho gustato 4 bei film. I film, come i libri, aprono le coscienze e le menti, fanno respirare meglio. E io l'ho fatto grazie a Marriage story, The two popes, Shooting the mafia e La belle epoque, da non confondersi con lo spagnolo Bella epoque dello spagnoloFernando Trueba che lancio' la solare bellezza e bravura di Penelope Cruz. Quattro pelllicole particolari.
La prima incentrata sui superlativi Scarlet Johansen, anche senza gtrucco e scene di nudo riempie lo schermo, ed Adam Driver. Storia di un divorzio. New York e Los Angeles. Divertente e drammatico. Con tre coprotagonisti da urlo. Laura Dern, moglie di Ben Harper, Ray Liotta ed Alan Alda. Ricevera' qualche Oscar? Ne dubito fortissimamente. Regista il talentuoso Noah Baumbach, compagno di Greta Gerwig, regista di Little women che si potra' vedere dal 27 dicembre.
The two popes, del brasiliano Fernando Merelles che diresse il tostissimo City Of God sulle bande delle favelas di Rio cde Janeiro, ipotizza un passaggio di consegne tra l'ultraconservatore Joseph Ratzinger, tedesco che arrivo' al papato col nome di Benedetto XIII, e Jorge Mario Bergoglio, argentino, assorto al papato come Francesco I. Se c'e' un'anticlericale quello sono io, anarchico militante e pensante da piu' di 50 anni, ma Anthony Hopkins, Ratzinger, e Pryce, Bergoglio, sono impareggiabili. Menzione speciale per l'argentino Juan Munijch, Berboglio da govane, quello che dovette fronteggiare la giunta militare assassino del generale Jorge Videla, degno compare, all'infeno, del cileno Pinochet.
Shooting the mafia e' un pregevole documentario, di Kim Longinotto sulla fotografa palermitana Letizia Battaglia che sulle pagine del defunto quotidiano comunista di Palermo L'Ora insieme ad altri coraggiosi colleghi cronisti e fotografi documento' la danguinosisima guerra di mafia, fino a 1000 morti l'anno e anche 8 al giorno. Storia di crimini&sangue ma anche di amore&amori perche' la Battaglia lascio' il marito, padre delle sue due figlie, perche' le vietava anche di affacciarsi alla finestra. Tanto che per due anni fini' in Svizzera, in una casa di cura. Ho detto anche troppo.
La belle epoque e' un'amara commedia francese di Nicolas Bedos, autore e sceneggiatore della storia. Daniel Auteuil, Guillaume Canet, Fanny Ardant , Pierre Arditi e una supefacente Doria Tiller, una bomba sexy, compongono il cast. Canet si e' inventato Time travellers, societa' di gran successo che porta i suoi facoltosissimi clienti nei periodi storici che chiedono. Auteuil, in crisi con la moglie, chiede di tornare a Lione nel 1972, quand incontro' la moglie, la Ardant, con la quale e'  in crisi irreversibile... La statuaria  Tiller illumina la scena, e la vita, Auteuil se ne innamora e...Volete sapere come va a finire? Al cinema al cinema.

Sara' una risata che li seppellira'.

No comments:

Post a Comment