Monday, 3 April 2023

Riyuchi Sakamoto

Riyuchi Sakamoto A 71 anni nella natia Tokio - ci era nato il 17 gennaio del 1952. in piena Giappone post-bmba atomica - se ne' andato un signore. Si, perche', innanzitutto, Sakamoto era un signore. Della musica e della recitazione. Di questi tempi un necrologio non lo si nega a nessuno - cosi' come un libro, na regia, cinematografica, lirica o teatrale - cosi' come a ggettivi ed iperboli poi pero'...Il mio primo impatto con lui e il gruppo che guidava - la Yellow Magic Orchestra - avvenne al Teatro Olimpico a piazza Gentile Da Fabriano e fu funestato da parecchi incidenti tecnici - salto' piu' volte l'elettricita' al che dissi, scatenando l'ilarita' dei colleghi presenti, " a rega', si va via 'a luce so' finiti" che, per un'adoratore come me di Terry Riley, Lamonte Young e Alvin Curran, non fu una bella uscita. Appartato, elegante, profondo conoscitore di cosa suonava e per cosa lo suonava, sposato con la paffuta Akiko Yao, padre di Miu, anche lei canante e musicista, aveva vinto l'oscar per le musiche de L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, scritto innumerevoli colonne sonore, abitato a New York in un'apparta mento minmalista, recitato - il suo sadico ufficialle nipponico in Merry Chhristmas intepretato da David Bowie e diretto da Nagisa Oshima - e vissuto. Silenzioso come tutti i grandi, al film Coda, girato a NewYrk qualche anno fa, aveva affidato i suoi pensieridi vita. E di morte, visto che era gia' stato colpito dal tumore alla gola. Aveva collaborato con molti - Marco Molendini, sapientemente, ha ricordato anche il maestro brasiliano Antonio Carlos Jobim - e i suoi dischi, da solistaecon la Yellow Magic Orchestra, sono tuti capolavori di musica contemporanea. I suoi marchi di fabbrica, se cosi' vogliamo dire? a rarefazione e il silenzio, che sono sempre ben presenti. Un grande uomo, un grande musicista. Uno che faceva stare bene col mondo. Buon viaggio, signor S akamoto. Sara' una risata che li seppellira.

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