Thursday, 13 April 2023
Libri, dischi e altro
Libri, dischi e altro
Messa a posto, finalmente, la partita delle nomine - contento loro contenti non tutto - sistemato il nuovo Pd di Elly, rimarcata l straordinaria forza, non dialettica, di Meloni Giorgia, ribadito che, nonostante il nuovo spot, il calcio italiano e' cdefunto, e odora anche, oggi un po' di cultura. In fondo accablog e' anche e soprattutto quello e il fondatore, il sottoscritto, vuole trasmettere scintille di cultura eccoci qua. Prima segnalazione Baci da Polignano di Luca Bianchini edito da Mondadori. Che, lui torinese, sia riuscito a creare e offrire a tutta Italia il magico, divertente mondo di una delle tante perle della Puglia - Polignano a Mare, patria dell'immmenso Domenico Modugno - e' un grande risulato, che si riuscito a farlo nel corso di 11 libro e' un vero miracolo. Miracolo? No, una cosa normalissima in un mondo di persone normali. Famiglie, intrecci familiari e polizieschi, personaggi azzeccati, dialogh brillantissimi, trame intricate oppure semplici: il torinese Bianchini ha gtrovato la ricetta adatta per produrre libri dificili da smettete di leggere. Chi non ha avuto nella vita una splendida Ninella da riabbracciare ed amae dopo anni e anni? Bravo. Come Leo Malet, giornalista anarchico francese, che, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, creo' il detective Nestor Burma, detto anche Dinamite Burma. Tutto azione, belle donne, pugni, revoltellate. Versione francese, europea, del Lemmy Caution dello statunitense Peter Cheyney che poi avrebbe ispirato i Mike Hammer e Tiger Mann di Mickey Spillane. L'editore Fazio lo propone in Italia e se mai leggerete 120, rue de la Gare capirete subito perche' dovrete leggere anche Le acque torbide di Javel, Nebbia sul ponte di Tolbiac, Il boulevard delle ossa e Delitto al luna-park. Azione e pensiero e divertimeto con la sua agenzia investigativa e il corpulento commissario Florimond. Uno spasso. Ma non date retta ai Recensori Illustri, agli Unti Dai signori, non e' meglio dell'inimitabile belga, di Liegi, Georges Simenon e la sua creatura piu' famosa, il commissario Jules Maigret, protagonista di 79 libri, editi prima dalla Mondadori Mondadori e poi dalla Adelphi, oltre a tantissimi racconti e 500, dicasi 500, libri, e forse nemmeno di Frederic Dard, autore di 149 avventure, tutte divertentissime, del commissario Sanantonio, prima pubblicate da Mondadori Mondadori e poi dalle Edizioni e/o, e anche di formidabili romanzi noir che ora pubblica la meritoria NeroRizzoli. Letture intelligenti, interessanti, rinvingorenti. Letturetura Poliziesca e non gialli.
Libri sauriti, per oggi, e ora sotto con i film, per me dvd vista la mia condizione. Due film italiani e uno statunitense. Derubato, recentemente, di vari premi Oscar. Per me che non sono assolutamente un critico ma solo uno che ama, maniacalmente, il Cinema. La cuccagna di Luciano Salce, del 1962, Scipione detto anche L'Africano di Luigi Magni, del 1970, e Babylon, di Damian Chazelle, del 2022. tre storie divrsissime ma acchiappano lo stomaco e lo stritolano. Salce - un grande mai troppo riconosciuto come tale - appare anche nella pellicola come un risibile colonnello da macchietta ma il film "e'" Luigi Tenco, il cantante suicida anni dopo al festival di Sanfremo, la giovane e bella Donatella Turri, poi eclissatasi dal "rutilante mondo dello spettacolo", e l'attore, caratterista di prmissimo piano, Umberto D'Orsi nei panni, indimetibali, dell' italiano affarista e maneggione degli anni '70, '80 e '90. Un gran film, che precede il bellissimo, struggente Io la conoscevo bene di Antonio, padre del defunto cantautore Paolo, Pietrangeli e con una giovanissina, leggiadra Stefania Sandrelli, Enrico Maria Salerno, cinicissimo, e Ugo Tognazzi, commovente e drammaticissimo. Sia questo film che La cuccagna SONO il famoso "boom italiano". Che ha ridotto l'Italia a questi anni terribibili. Scipone detto anche l'Africano offre una chicca da non perdere: i fratelli Marcello e Ruggero, il montatore piu' bravo, celebre e importante del cinema italiano, insieme. Scipione l'Africano e Scipione l'Asiatico. Storia romana in romanesco. Con Silvana Mangano, in De Laurentiis, Turi Ferro, Fos co Giachetti e Vittorio Gassman. Un grancde piacere perche' Magni e' stato un grande regista e sceneggiatore. Purtroppo non inserito nel famoso "cerchio rosso magico" cdel cinema italiano. Mi fermo qui perche' cdevo scrivere di un bgrandisssimo atto d'amore verso il Cinema. Babylon. Gli anni avventurosi - e, perche' no, debosciati - del Cinema prima della nascita dell, industria cinematografica di Hollywood. Detto subito che se uno in un film ha la fortuna di avere nel cast l'australiana Margot Robbie il fim e' fatto. Aggiungeteci un formidabile Brad Pitt, attore che spesso visto con espressioni lignee, Diego Calva - la seconda rivelazione della pellicola dopo la prorompente Robbie - Jean Smart, Jovan Adepo e Li Jun Li ed eccoci a rasentare il capolavoro. Io il Cinema l' ho anche fatto -io sono un autarchico ed Ecce bombo di Nanni Moretti - e posso dire, senza timore di essere smentito, che per dirigere scene di feste/orgia di quel genere - mai pornografiche - e di quella lunghezza bisogna essere molto bravi. E Chapelle lo e'. Peccato solo che a Hollywood, e ai premi Oscar, non amino piu' il Cinema. Una delle scene iniziali, in cui l'allora popolarissimo comico Fatty Arbuckle piange e si dispera dopo aver ucciso un'"ospite" della festa, e le sequenze finali resteranno per sempre nella memoriadi chi avra'il piacere di vedere Babylon. Di nome di fatto.
Domani, se tutto va bene, si parlera' di Musica. Musica?
Stasera la Roma giochera' in Olanda. Pregate oppure fidatevi ciecamente di Coulinho. Pardon, Mourinho.
Sara' una risata che li seppellira'.
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