Sunday, 15 October 2023

Agatha, Sophia e Umberto

Agatha, Sophia e Umberto Ogni promessa va mantenuta quindi al lavoro. Agatha Mary Clarissa Chistie e' la madre di due delle ceature piu' amate e seguite dellla letteratura poliziesca, l'investigatore privato belga Hercule Poirot e la pensionata miss Jane Marple che abita nel ridente villaggio di Saint Mary's Mead. Essendo morta nel 1976 - era nata nel 1890 - milioni e milioni di persone sentivano la mancanza dei suoi libri cosi' i nipoti James e Matthew Pritchard hanno pensato bene - forse non si accontentavano dei favolosi diritti d'autore annuali - hanno pensato di far rivivere Poirot. Negli Stati Uniti hanno pensato di fare lo stesso con la Marple - il volume "Marple"contiene racconti di donne - ma ilrisultato non e' stato esaltante. Troppe digressioni sul personaggio, troppi cambiamenti, forse troppa modernita' fatto sta che non ha funzionato. Come, invece, il Poirot di Sophie Hannah, scrittrice gia' ben nota per i suoi libri, che ha accettato entusiasticamente - e' stata una lettrice christiana indefessa - di sobbaccarsi nell'immane impresa di riportare sulla pagina le indagini del piccolo belga. Successo immediato, gia' cinque libri pubbblicati. In Italia, meritatamente, li pubblica Oscar Mondadori, non li ha ancora tradotti tutti ma i due che ha tradotto valgono la pena di essere...divorati. Tre stanze pr un delitto e ora questo La cassa aperta. Micidiali rompicapo polizieschi che iniziano, si crede, delle assurdita'. Ma non lo sono. Una lettura vera - la Hannah, nata a Manchester, tra le altre cose insegna scrittura creativa all'universita'- che appassiona dalle prime pagine e che, sinora, non solo mi ha appassionato ma mi ha vramente esaltato perche' e' davvero dificile far funzionare il cervello di questi tempi. Cervello che funziona anche con il regista, e scrittore, scomparso nel 2018 - era nato a Massa Marittima nel 1931 - che ha scritto poco ma bene. Pubblica Golem Edizioni, casa editrice piccola ma agguerrita e da tener d'occhio. Faccio una digressione cinefila: perche' non farne dei film, possibilmente con attori sconosciuti? Finita digressione. Lenzi, un maestro del cinema con una filmografia mostruosa che e' costata come una scena di un'insulso, costosissimo blockbuster odierno - con il suo ciclo incentrato sull'investigatore privato Bruno Astolfi, ex partigiano, che indaga, rischiando la vita, sui set cinematografici durante e dopo fascismo e guerra, ha creato un personaggio che e' entrato subito nel cuore. Scrittura corretta, nitida, molto spesso divertente. Letto uno vorrete leggere tutti gli altri. Ma, ahime', non lo potrete fare piu' visto che Lenzi e' scomparso ma il suo ultimo romanzo - speriamo che la Golem Edizione abbia qualcosa nel cassetto -non fa rimpiangere i predecenti. Si muore solo due volte. Protagonista Renzo De Gemini, consulente criminologico. Il libro consta di 220 pagine, la prima sera - ieri - ne ho lette 100. Vi fidate di me? L'amico Fancesco si e' fidato di me - ci scambiamo consigli cinematografici, letterari e musicali - e mi ha ringraziato. Ieri sera alla coppa del mondo di rugby Irlanda 24 Nuova Zelanda 28. Devo dire altro? Questa sera su Nove - baluardo della democrazie - parte Che tempo che fa con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Mitragliate di satira e risate. O no? Micidiale Germanetta. Mi ha mandato uno foto di Fabrizio Corona con sotto scritto "domani vi rivelera' dove trovare i funghi porcini". Uno scandalo fatto di nulla in un Paese sprofondato nel nulla. Sara' una risata che li seppellira'.

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