Monday, 23 October 2023

Un'ottima cosa italiana

Un'ottima cosa italiana Tra i tanti amici, veri e non, che ho c'e' Marco, che e' stato il mio prezioso commerialista - e' uno dei migliori della Capitale - che con la santa moglie adotto' una bimba gravemente malata che, vennero avvertiti, sarebbe morta di li' a qualche anno. Non e' successo. Grazie a lui, alla consorte e alla bimba, ora ragazza di acciaio temperato. L'esperienza della figlia con una malattia rarissima lo ha spinto ad ncontrare altri genitori nella stessa drammatica situazione e con loro fondare la Mitocon per lo studio e la cura delle malattie mitocondriache. Cioe' piu' che rare. In Italia si, esiste ancora gente del genere che lavora duro e seriamente e non vogliono chiacchiere e riflettori ma rispetto e aiuti dallo Stato he vive solo sui giornali in rovina. Bene, Marco e l'associazione di cui e' presidente - non lo voleva essere - stavolta e' intervenuto per salvare un bambino rifugiato dall'Ucraina e trasoprtato a Bologna perche' stava morendo di una malattia rarissima. La madre aveva saputo di Bologna e dell'associazione e..."Paolo, devi vedere quanto e' bello questo ragazzino gli occhi..." mi ha detto l'amico che aveva accantonato il lavoro e si era precipitato li'. Arravato a Bologna i medici e gli infermieri - ovviamente donne e uomini - hanno dsato il meglio di loro - in questo gli italiani sanno fare molto bene - e per ora il bimbo e' vivo ma sempre in condizioni critiche. Lo Stato? La Regione? Il Comune? No, il grande cuore del personale, tutto, ospedale e Mitocon. Non chiedono altro che attenzione e rispetto. E poter fare a meno, sempre, dell'omicida burocrazia. Il mondo da una sedia a rotelle o da un letto d'ospedale si vede male ma meglio, molto meglio. Aprite cuore, occhi e orecchie. Io aggiungo - l'associazione non lo richiede affatto - anhe il portafoglio. "E annamo, nun fate i micragnosi". Se mi leggete e mi stimate fatelo. Grazie. Sara' una risata che li seppelira'.

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