Un'eroe dei giorni nostri
Il suo nome e' Mark Crosbie, ha 47 anni e fa lo spazzino - politicamente corretto si dice "operatore ambientale" ma la sostanza non cambia affatto - ed e' stato il prino partecipante al programma Toughtest place to be a street sweeper. Crosbie lavora a Temple Bar, il quartiere piu' alla moda, la meta di tutti i turisti, di Dublino, la capitale irlandese, e il programma propone ai partecipanti di fare lo stesso lavoro in una realta' completamente diversa, in questo caso Manila, la capitale delle Filippine. Per sette soli giorni affiancare, e poi sostituire, il collega filippino Mel Macaereg. Incubo? Di piu'. Ma Crosbie e' uno duro e a posto quindi dopo l'esperienza resta solo l'orrore di un mondo inumano. Creato da esseri umani per altri esseri umani che non smettono mai di sorrideree credere. Penso, sono certissimo, che sia facile recuperarlo su Internet, ieri sera alle 21, 35 su RTE1, io non sono capace ma mi e' restato dentro il desiderio che piu' persone lo vedano e ne parlino e riflettano. Non si puo' permettere alla stragrande maggioranza del mondo di vivere, si fa per dire, in quel mondo e in quel modo. Un mondo dove il figlio di un'oligarca russo si diverte a girare per Mosca offrendo grosse cifre di denaro a sconosciuti passanti per uccidere un cagnolino, denudarsi, defecare e orinare in mezzo alla gente, spogliarsi, praticare atti sessuali e altre facezie simili. Come i crudeli e feroci miniboss della camorra in Italia. Visto il documentario si capisce perhe' il loro non e' "il mondo di merda" di cui si parla sempre. ma un mondo di solidarieta' e dolore e amore e fame. Sinceramente vedere quelli che controllano i rifiuti alimentari dei quartieri piu' ricchi, recuperano i recuperabili, li lavano in un'acqua marrone, li friggono e li rivendono fa pensare due volte ad andare al ristoraante, anche il piu' infimo. E dovete vedere dove tutto questo si svolge. Nello slum piu' slum possibile a Manila, la capitale, ripeto, delle Filippine. Mark Crosbie non solo haa regalato tutta la povera attrezzatura che si era comprato ma a Dublino ha iniziato subito una colletta per aiutare il collega filippino Mel e i suoi colleghi. Encomiabile. Unico.
Simona Ventura, fresca dall'eliminazione brucisante da L'Isola dei Famosi, in sdudio si e' scagliat contro"il direttor dei direttori" Alfonso Signorini reo di averla ridicolizzata agli occhi dei figli. Difesi a spada tratta anche dsll'ex marito Stefano Bettarini, ex calciatore ed ex modello. La Ventura puo' dire il nome del clinico illustre che l'ha costretta a partecipare all'ennesima gogna mediatica? O non puo' perche' sta contando il lauto compenso ricevuto?
Renzi se la ride per il referedum sulle trivelle fallito, ora potra' usarle, le trivelle, per sostenere e rilanciare la settima potenza mondiale? Poi ci dira', con calma, quante riforme, ne promise una al mese, ha fatto da quando e' primo ministro non eletto. Grazie al fine politico e all'acume di Giorgio Napolitano, "il primo comunista ad andare negli Stati Uniti d'America", Dove poteva tranquillamente restare. Referendum ovviamente snobbato dal Partito Democratico. D'Alema forse presentava uno dei suoi vini, Veltroni uno dei suoi libri, o film o qualsiasi altra cosa, la Madia, ex fidanzata di Giulio, figlio di Giorgio, Napolitamo, forse allatava, Maria Elena Boachi forse era in processione. Insomma, ciavemo da fa'. E Bertinotti Fausto, fierissimo ultracomunista che sfilava contro il governo mentre la defunta Rifondazione Comunista era al governo con Prodi, forse non ha avuto il permesso da Comunione & Liberazione, il movimemto ultraconservatore e ultracattolico a cui ha aderito. Forza della corenza.
La "querelle de Brgamo", la feroce lite post-partita tra Totti e Spalletti forse e' rientrata. Il presidente Pallotta, dice e dicono e ci credono, ha detto che ci parlera' lui con Totti. Un "ghe pensi mi" bostoniano, insomma. Come e quando ci parlera' non e' dato sapere. Un re, degli hedge funds, non fa sapere mai i suoi movimenti.Mai. Non si sa mai con i tanti malintemzionati in giro. E, chissa', le polizie. Invidiosi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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