Sunday, 1 May 2016

Miles ahead

Miles ahead

Miles ahead, il film che l'attore Don Cheadle ha dedicato a dieci epocali anni del trombettista jazz Miles Davis, e' un film non roiusicto completamente. Cheadle, amato e rispettato grazie a Hotel Rwanda, Crash e The guard, ha impiegato dieci anni a mettere su il progetto, che ha anche coprodotto e non deve essere stato un film da pco viste le ricostruzoni perfette di ambienti e costumi, ma l'universo Davis era troppo vasto. Certi personaggi non si puo' pensare di portarli sul grande schermo, erano troppo complessi e lo sono anche ora. Nulla da dire su Cheadle, che impersona Davis e gli somiglia fisicamente in modo straordinario,ne' su Ewan McGregor, che impersona il giovane giornalista inviato da Rolling Stones a intervistare Davis per ravvivare la sua carriera che era esplosa negli anni '50. Altalena tra passato e presente che si avvale della statuaria Emayatzy Corinealdi nei pannni di Frances Taylor, las ua futura moglie, brava, bella, intensa come si merita la parte e il personaggio a cui la droga aveva fatto quaais perdeefr la testa. E. chissa', fare anche musica unica. Film non pienamente riusicto, si dicave, ma che va visto assolutamente se si ama la Decima Musa. Solo gli interpreti lo meritano. E per gi amanti slo di musiac jazz per il brano die titoli finali suonato da un supergruppo comprendente, tra gli altri. Wayne Shorter, Herbie Hancock e la giovane bassista Esperanza Spalding. Al che sorge spontanea la domanda: ma cosa sentono oggi giovani e vecchi? E "artisti&cantanti" che affollano i talent-shows per giudicare e fare i "coach"?Ma di cosa si sta parlando? A quale mondo orrifico appartengono? Pensione niente, eh?

Ieri sera mi e' capitato di vedere il film che Prince trasse dal suo tour, che segui' il disco della stesso nome. Sign o' the times. E sono stato folgoraro dalla sua morte improvvisa a 57 anni. Vidi quello spettacolo, lo vidi suonare a casa sua dove e' stato rinvenuto morto, e altre 15 volte in giro per Italia, Europa e mondo, e mi sono chiesto come non sia morto prima. E perche'? Come poteva reggere certe esibizioni calzando carpe col tacco di almeno 10 centimetri? Certo che doveva prendere da anni antidolorifici potentissimi, Saltare e ballare, fare la spaccata e le giravolte. sempre suonando, che faceva e farle per decenni con quelle calzature dovevano avergli ridotto le ossa quasi in briciole. E' morto per superarsi. Per il suo pubblico posso dirlo?

Grande rispetto per Barack Obama che all'ultima cena con i giornalisti che lo hannos eguito per otto anni alla Casa Bianca ha ringraziato e deposto il microfono. Personalmente avrei risparmiato il bel bacio col suo  capoufficio, l'avvocato Michelle.

E adesso poveri uomini? Lotito e Tavecchio ovvio, Il presidente biancazzurro, dicono, l'anno scorso si lamentava furiosamente della promozione in serie A di Carpi e Frosinone, che tornera' ahime' in B.Per i soldi dei diritti teelvisivi. E adesso che arriva il Crotone? Come la mettiamo? Si consulti col"re degli hede funs". no? Tavecchio? No, no, e' impegnato a dare le banane al "buco nero" Balotelli e a insultare le calciatrici. Come se la paorla "lesbica" fosse un'insulto. Nel Crotone ha militato il romanista AlesssandroFlorenzi e quest'ano Federico Ricci. Cosa ha in mente "l'esperto di calcio sudamericano" Walter Sabatini essendo Ricci nato a Roma, capitale dell'Italia?

Che pena vedere Ubaldo Pantani, dicesi comico, impersonare il mio amico Rob ertto D'Agostino alla corte di Conti Carlo. E Virginia Raffaele rifare Donatella Versace alla corte di "Maria la sanguinaria", Maria De Filippi in Costanzo. Orrore, pena, rabbia, scoramento? Fate voi.

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'. 

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