Friday, 1 January 2016

Buon anno

Buon anno

Buon anno e tenete sempre in mente che siete meglio di chi vi comanda. Tenetelo bene in mente e comportatevi di conseguenza. Ci conto. Per oggi due consiglio cinematografici. Ricordate sempre che chi consiglio non e; un Critico Stitico ne' un Critico Guascone ma un'appassionato di cinema quindi decidete voi sui miei consigli e sappiate che lascio ad altri, assai piu' qualificati di me, discettere e discutere di Cinema. Due consigli. Uno francese e uno statunitense. Che hanno reso indimenticabile questo mio Capodano solitario visto che la consorte sta facendo riabilitazione dopo essersi rotta il femore or e' tre settimane fa e sara' a casa solo il 21. Beautiful lies e Letters to Juliet. La prima pellicola, di Pierre salvadori, e' un deliziosa commedia, che solo i francesi sanno fare, che si avvale di ottime interpretazioni di Audrey Tatou, Nathalie Baye e Sami Bouajila, che si superano in quanto a bravura e simpatia. Commedia degli errori, alla Feydou, dove alla fine trionfano buonsenso ed amore. Il film giusto per questi giorni, per questi tempi. E scusate se non ssvelo nulla di piu' perche' la pellicola va sfogliata. Come una margherita. E lo stesso va detto di Letters to Juliet di Gary Winck e con Amanda Seyfried, Christopher Egan, Gael gabriel Bernal, Vanessa Redgrave e il ragionier Franco Sparanero, alias Franco Nero/Django. Storia che si dipana New York, Verona, la campagna senese, The New Yorker, conferenze su prodotti tipici, cucina, ricordi, anche dolorosi, e paesaggi che mozzano il fiato e spiegano perche' gli stranieri, tutti gli stranieri, sognino di venire almeno una volta in Italia. Una storia semplice, che si perde negli occhioni della Seyfried, ma una storia che diverte e che commuove assai. una storia che dimpostra la suprema grandezza della Redgrave, pou' affascinante, bella e sensuale ora che e' in la' con gli anni, e quanti attori e attrici italiani data lro una piccola parte la mettano a frutto. Angela Finocchiaro, Marina Massironi, Milena Vukotic, Luisa De Santis, Remo Remotti, Angelo Infanti, Luisa Ranieri - si' la seconda moglie di Luca Zingareti, quella che diventp' famosa con la pubblicita' "Anto' fa caldo" - che in pochi minuti dimosytrano quanto sono e psossono essere bravi. Pratognista assoluta della pellicoloa e' l'italia, questo straordinario Paese distrutto, offeso, vilipeso e violentato negli ultimi 50 anni. film otttimista, Letters to Juliet, che io sono fiducioso sul futuro del paese che mi diedi i natali. Procuratevi Beutiful lies e Letters to Juliet e mi ringraziete.

Lemmy se ne ' andato ma il mito del suo autodistrugegrsi non morira; mai. Leggi sul Giornale, a firma del collega Paolo Giordano chje e' un metallaro verace, che faceva colazione con Coca cola e whisky e moi chiedo se la vita non era la sua. Non ho letto pero' che non uso mai l'eroina perche' aveva ucciso la ragazza che amava, leggi di donne, 1000 o 2000, come se fossero capi di bestiame, e leggi del suo essere simpatizzante nazista, aveva semplicemente detto che amava le loro divise e i loro simboli e nenche un bestia piu' negare che la tanto podiata svastica ha origini lontane in India. Nessuno puntualizza sulla sua onesta' culturale e sul suo rifiutare l'etichetta heavy-metal coniata per i suoi Motorhead, gruppo che aveva fondato negli anni '70. Aveva sempre detto che erano un gruppo di rock'nd'roll e quello erano. Per uno che era stato il roadie di Jimi Hendrix non pteva che essere quella la via e la vita. Adorato ma solo, solo, solo. Drammaticamente solo. Ma. alla faccia dei Critici Stitici e 'Nvidosi, quelli che vi spiegano il Rock'Nd'Roll, il Blues, il Soul e quantaltro perche' hanno scopero che "la musica e; social", era . e' e sara' senpre il Rock'nd'Roll. Musica che ha salvato la vita non solo lui. Ho la sclerosi multipla da 16 anni e come pensate che la combatta? Con el medicine e il sostegno "peloso" di familiari e amici? Non solo, fortunatamente. Adesso, ad esempio, con The muffin man di Francis Vincent Zappa.

Trovo imbarazzante mettere Lemmy accanto a Joe Cocker e al mio frateno amico Lou Reed. Quelli hanno vissuto decenni con un piede, forse tutti e due, al cimitero. Lemmy eccedeva, non si drogava e intossicava come. ahime', Joe e Lou. Due perdite incommensirabili. Due amici veri, il secondo il mio sesto padre. Dopo mio padre Costantino, mio zio Nilo, il compagno anarchico Michele Corsentino, il chiarissimo professore Agostino Lombardo e il vicedirettore Giuseppe Geraci, gli ultimi tre siciliani di Ribera, Messina e Palermo, Anche a loro oggi auguri. Che la lro memoria resti viva e non venga infangata.

Ricordate, sara; una risata che li seppellira'

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