Non lo merita
Mi ero ripromesso di non piu' tornare sull'argomento pero' vedo che non e' proprio possibile. David Bowie fa notizia anche, e piu' da morto quindi perche' non spolparlo, sfruttrarlo, spolparlo, schiacciarlo in questo tritacarne mediatico/ e via con le bugie, i pettegolezzi, le non-notizi, le falsita'. Dimenticando quando, diretta da Paolo Mieli ed Ezio Mauro vicedirettore, La Stampa mise in prima pagina la notizia che Bowie era stato colto a letto con Michael Jackson. Venni squartato vivo da direttore e "colleghi" vari quanod ipotizzai che forse era una clamorosa, colossale bugia. Il giorno dopo dovettero fare i conti con una smentita planeatria salvo una causa per danni da miliardi di lire allora. Era successo esattamente lo stesso, sempre nel mio posto di lavoro, quando , trionfanti, scrissero e pubblicarono la storia di un giovanissimo Al Pacino che si guadagnava da vivere a Palermo giacendosi con vecchie signore. Al Pacino "gigolo'" a Palerno. Pura folllia. Lo feci presente ma venni bersagliato da critiche, insulti, risate. Il giorno dopo arrivo', e ai pochi "giornali" del mondo che avevano osato pubbblicare la panzana, un fax di un'importantissimo studio legale newyorchese chiedendo l'immediata smentita pena il pagamento di una penale di svariati miliardi visto che Pacino in quegli anni era impegnato nelle riprese de Il padrino di Francis Ford Coppola. I "colleghi"? Scomparsi. Nel mio posto di lavoro sembravo Vincent Price nel film di Ubaldo Ragona L'ultimo uomo della Terra, girato in b/n a Roma e tratto da un'epocale racconto horror di Robert Bloch. Stesso autore del racconto da cui Hithccock trasse Gli uccelli. Comunque se qualcuno tra gli illustri Critici o Giornalisti conoscesse l'inglese potrebbe consultare Psychdelic years: David Bowie and the Becknham Arts Lab pubblicato da Jorvill Press e scritto da Mary Finnnegan, amica carissima del 22enne ricciolato David Jones, che allora abitava con lei. Diventato proprio in quelle semplici stanze Bowie. Quindi, sentite, vedete, leggete, ricordate ma non scrivete, non continuate dire stupidaggini e cercare sensazioalismi. Grazie. A nome del cremato Jones David.
Mark Pennes. uno dei tanti plenipotenziari del "re degli hedge funds" James Pallotta, l'uomo che sta annichilendo l'A.S. Roma, non si occupera' piu' della costruzione del nuovo stadio. "Piu' bello del Colosseo" ha dichiarato subito il sempre sorridente monarca presentando il faraonico progeto quando al coune di Roma c'era Ignazio Marino, Sindaco per caso. Qualche ritardo nella costruzione sui terreni alluvionali di proprieta; del costruttore veltroniano Luca Parnasi? Bazzecole e pinzillachere avrebbe detto Toto'. I lavori dovevano iniziare il 15 agosto scorso? E allora. Come si dice a Roma " a rega', nun stamo a guarda er capello". Anche perche' dall'esame di un capello si capisce subito se uno inala cocaina. E quanta, Che discorsi. Con Sabatini, cacciato via il reprobo Rudy Garcia, si e' in pieno "mercato di riparazione". Tanti nomi e strategie. Moltissimo fumo e nessun arrosto . In piu', si badi bene. per dire che un trasferimento e' stato completato ci deve essere il gradimento del giocatore. Si parla tanto di Cina e cinesi ma finora solo...ombre cinesi. Tipo Gervinho. E la vendita del Milan a Mr. Bee. Berlusconi, ha detto, vuol vederci chiaro. Lui. Comunque qualcuno dovrebbe ricordare a Sabatini e alla straricca dirigenza - Baldissoni ha dichiarato che Pallotta "vuol rimanere presidente almeno 20 anni" - che queesto mercato si chiama "mercato di gennaio" e che il mese di gennaio ha 31 giorni, Oggi siamo al 22.
Ricordate, sara' una risata che li sepellira'.
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