E adesso pover'uomo?
No, no, non il libro splendido di Hans Fallada, premio Nobel per la Letteratura ingiustamente dimenticato, ne' il film che ne e' stato tratto, Emma Thompson tra i protagonisti, e che tra qualche mese si potra' vedere, credo con enorme piacere, no no. Francesco Totti. Che a 40 anni, il prossimo settembre, si lamenta. Di stare in panchina e che con Spalletti scambia solo un frettoloso buongiorno-buonasera. L'eroe dei due mondi - la Frattocchie, del suo ispitarore, il truffatore Giannini Giuseppe detto "il principe di Frattocchie", e Porta Metronia dove e' nato e sbocciato ed esploso - sbuffa. Evidenziando, drammaticamente, definitivamente e inesorabilmente, che nei sostenitori dell'A.S. Roma ci sono due anime,due correnti ben distinte e distanti, i tottiani ei romanisti. Io sono romanista. Con una pattuglia di coraggiosi rotti a ogni tipo d'insulto e minacce. Er Pupone punta a uno-due anni di contratto. Poverello. Spetta al presidente italoamericano Pallotta, chissa' perche' definito "re degli hedge funds" e macchietta tragicomica e senza soldi, parlare chiaro con lui.Estremamente chiaro. Basta bugie megainteripergalattiche. la Roma e' molto, molto. molto piu' importante dei vari Totti, De Rossi, Pallotta, Di benedetto. Non e' piu' tempo di panzane. Il Corriere dello Sport -Semplicemente Passione per la penna di Jacobelli Xavier ipotizza e sogna un posto di presidente operativo ma io ricordo che campioni veri, ripeto campioni veri e non pupi vezzeggiati, come Rivera, Riva, Mazzola., Corso, Zola, Pele', Maradona, Van Basten e miriadi d'altri ,hanno attaccato gli scarpini al chiodo senza frignare ne' minacciare ne' piagnucolare. Vada a lamentarsi con mamma Fiorella, papa' Enzo e fratelo Riccardo. ma dia retta alla bella moglie Ilary Blasi in Totti: "France'.e' ora di smettere". Lo avremmo ricordato come il campione dei campioni, e non solo tra i giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa, lo avremmo esaltato, idolatrato, osannato. Non ha voluto. Pervicacemente e tenacemente.
Ricordate, sara' un aarisata che li seppellira'
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