Rams
Rams? E che e'. roba che se magna? Si. Ma anche una perfetta commedia, a tratti black comedy, islandese di Grimur Hakonarson. Due fratellli, una malattia che decima le greggi, una lite quarantennale, l'amore fraterno. Tutto qui. Niente nudi - no, no, un nudo c'e' - niente sesso , normale o violento, niente di niente. Solo l'Islanda e due attori unici. Quelli che impersonano i due fratelli. Gummi, Sigurdur Sigurjasson, e Kiddi, Theodor Juillusson. Storia semplice e drammatica, ambientata nel nord dell'Islanda, protagonista assoluta Vicenda umana unica. Forse, non lo so di sicuro, in corsa per l'Oscar per il miglior film straniero. Pero', sono sincero, ne ho visti di migliori. Room su tutti. Storia scritta, e film sceneggiato, da Emma Donaghue, nata a Dublino ma da anni residente in Canada, diretta da Lenny Abrahamson, irlandese, con la staunititense stupefacente, premiata col Batfa a Londra e spero a giorni con l'Oscar, Brie Larson e Jacob Tremblay, 7 anni ma nel film 5. Un film che vi incide dentro. Film prodotto da Irlanda e Canada. In Italia Sorrentino/Fellini e i cinepanettoni. Meno male che c'e' il passato.
Smalltown talk, sottotiolo Bob Dylan, The Band, Van Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix & friends at Woodstock e ' il ponderoso volume, 496 pagine che la famosa critica rock e scrittrice Lisa Verrico ha dedicato agli anni in cui il 22enne Robert Zimmermann, che cominciava a farsi idolatrare come Bob Dylan, scelse di vivere a Woodstock, sonnachiosa, tranquilla comunita' rurale nello stato di New York. Storia esaltante che fini con l'omonimo festival, nell'agosto 1969, dove si riversano nella cittadina mezzo milione di persone. la "Woodstock generation". Fstival aal quale Dylan scelse di non partecipare. Da allora, ahime' molti musicisti sono morti, parecchi tragicamente, tutti gli altri sono andati via ed e' rimasta la solita' cittadina turistica piena di cimeli, cimitero di morenti/viventi, moldi dei quali allegri e nostalgici. Un grane libro per chi ama il rock. Per chi non crede assolutamente che "la muisca e' social". No, puo' essere, e' una cosa allegra e tragicamente seria.
Valeria Marini come Marylin Monroe. A Roma dicono "je piacerebbe". Viste le curve la sardo-italiana "Silicon Valley" e' spuntata, come Marylin a una festa di complennno del suo amante John Fitzgerald Kennedy, da una gran torta per i venti anni di un apietra miliare del giornalismo televisivo mondiale, Porta a porta del pensionato rai Bruno Vespa. Dove si e' fatta e disfatta la storia, e la tavola, degli italiani negli ultimi 20 anni. Ora capisco melio la diaspora nel mondo di italiani giovani ed anziani.
Roma 0 Real Madrid 2. Ha vinto il peggiore. Florentino Perez, il presidente del Real madrid, voleva i Galacticos, i migliori e piu' costosi giocatori del pianeta Terra? Li ha avuti, E 3o secondi del migliore di loro, Cristiano Ronaldo, dopo 57 minuti hanno portato al primo goal. Ma Zinedine Zidane allenatore? No, grazie. mi tengo Luciano Spalletti. Che a Manchester anni fa fu costretto a schierare Vucinic e Okhaka, sconfitti 7 a 1, e ieri sera Dzeko. Un fantasma imbarazzante. Spero solo che ai 50mila tifosi che hanno affollato lo stadio siano balzate alla mente una miriade di oincalzanti domande da fare a Pallotta, Sabatini, Baldissoni, Zanzi, Totti e De Rossi. Una miriade. Un'incessante, imbarazzante grognuola di colpi micidiali. Non si puo' pwerdere cosi', dominando e impaurendo. Adesso l'interrogativo,c he viene da Boston e non ad Roma-Testaccio, e': chi vendere subito per far cassa? Quali ectoplasmi comprare per abbindolare, per il sest anno di seguito, la piazza? Spalletti non e' Luis Enrique pre-Barcellona, non e' Zeman, non e' Garcia, e' Luciano Spalletti da Certaldo. Gia' autore di 4 annate romaniste fantastiche. Le bugie, ora, non hanno neppure piu' le gambe corte. Chi non ci sta e' pregato di accomadarsi alla porta, gli ingordi Totti e De Rossi per primi. E. per cortesia, Pallotta smetta di ridere e sorridere. L'A.S. Roma e' una casa seria., e' la millenaria citta' di Roma. non una pizzeria italoamericana.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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