L'Europa non e' l'Italia
Nessuna squadra italiana alle fasi finali delle competizioni calcistiche europee. Dopo la "fidanzata d'Itali" impallinata e abbattuta in 43 minuti dal Bayern Munich, alla fine il risulato e' stato 4 a 2, e il completamento del suicidio della Roma col Real Madrid, 2 a 0 a Roma e a Madrid ma quello romano grazie al condottiero francospagnolo Rudy Garcia, ieri sera e' toccata, all'Olimpico, alla Lazio dell'aquila Olimpia. O cappone? O tacchino? Tre reti in 45 minuti dallo Sparta Praga. Il nulla del nulla alcisticamente parlando. Paradossalmente tutti hanno ammirato e fatto il tifo per la Roma che avrebbe potuto vincere 3 o 4 a zero in Spagna ma partiva con l'handicap. La morale della triste favola e' che anche nel calcio l'Italia non conta piu' nulla e si regge solo con gli imbrogli e i pasticci del ducetto di Rignano Valdarno sostenuto dalla mummia di Arcore. Per chi ama e si intende di calcio tra le squadre in campo per la Champion's League e l'Uefa Cup ci sono eccellenti giocatori che non costano una fortuna ma farebbero la fortuna delle asfittiche, sopravvalutate grandi squadre. In nessun Paese verrebbe permesso solo di avvicinarsi al campo di allenamento a Balotelli Mario e all'Inter credo abbiano piu' occhio al portafoglio che al talento, vedere Coutinho ieri sera contro il Manchester United per capirci. Ha ragione il campione argentino, nonche' capitano della S.S. Lazio, Lucas Biglia, un signor atleta e giocatore. che nel dopopartita ha dichiarato "una vergogna". Purtroppo e' la Lazio che e' eun avergogna per Roma.
Rinnovo tutto il mio rispetto a Luigi, Gigi, Riva da Leggiuno. Un bambino di 10 anni muore cadendo facendo una rovesciata e battendo la testa, e lui, quasi 80enne, con gli immancabili occhiali neri e la sigaretta accesa, si presenta al funerale. Non atteso e da solo. Meno male. Il calcio, lo sport, l'Italia tutta avrebbero bisogno di gente come lui, Gianni Rivera, Roberto Baggio. Campioni veri, non gonfiati.
Putroppo il mondo non va in questa direzione. Su YouTube il video che ha protagonisti Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi, il nucleo storico del Banco Del Mutuo Soccorso, che suona a soprattutto parla dle progressivo rock e di quel periodo culturale e storico, lo abbiamo visto in 173, quello di Rihanna ai Brit Awards di qualche anno fa il oltre 26 milioni. Che dire?
Apprezzo sempre piu' Luciano Spalletti, Che tace sulla vicenda del povero Totti che, 40 anni a settembre e fresco padre per la terza volta, vuole ostinatamente continuare a giocare nella Roma. Non piu' la sua ma finalmente di tutti i romani e romanisti. Ha lasciato la patata bollente a Pallotta James, che ha la sensibilita' di uno schiacciasassi o di un rompighiaccio. Ha liquidato Totti, speranzoso e tanto tonto, da Boston, non ha avuto neanche il coraggio di dirgli che non gli rinnovava il contratto per un anno. Adesso dovrebbe farsi avanti, prepotentemente, il Totti azionista e mettere a posto il cafone sbruffone e vanaglorioso di Boston. Le cose in Europa, caro James, siamo abituati a dirle in faccia. non sterminiamo Nativi Americani, non importiamo milioni di schiavi, non massacriamo 25 milioni di bufali, e mi fermo qui, per la "pax americana". Che ha funzionato solo nella guerra ispano-americana di Cuba agli inizi del '900. E attenzione adesso con Ciuffettone, Ciuffettino e' Mancini, Trump.
Due episodi per spiegare chi e' Rombo di tuono, Giggiriva. La Juventus, nella persona di Gianni Agnelli che solo quello ha fatto nello vita oltre che dissanguare l'Italia ricattandola, lo voleva assolutamente a Torino cosi' l'Avvocato, in Italia la laurea in legge l'ha ottenuta solo Lui, volo' a Cagliari per convincerlo e ricoprire d'oro lui e il Cagliari. Lui disse no. Una sola volta. Ed e' rimasto un'Eroe. Altra storia. Il Cagliari viene a Roma, con mio cugino Cristiano eravamo tra i fedelissimi, e ben oltre, del carismatico capotifoso Dante venditore di polli al mercato rionale del quartiere Trionfale, e vince 3 a zero con tre reti di Riva che l'anno prima e per la prima volta si era spezzato un gamba, gli successe un'altra volta. Facemmo tanto baccano e chiasso, noi romanisti, che lo costringemmo a uscire dal tunnel della Curva Sud, che portava e porta agli spogliatoi, e fare il giro dell'intero, vecchio stadio Olimpico tra gli applausi, Che si merita ancor piu' oggi. Comunque se amate il caclio e la letteratura, d Giggiriva, non potete non leggere Romo di tuono di Giovanni Arpino. Un gran libro e basta.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
No comments:
Post a Comment