Friday, 1 May 2020

I 5 martiri di Chicago

I 5 Martiri di Chicago Forse non lo sapete ma il Primo Maggio, la Festa dei Laqvoratori, celebra 5 assassinii. Con due i. Allafine dell'Ottocento a Chicago perirono piu' di 100 giovani donne, che lavoravano in condizioi di quasi schiavitu', in un grande incendio della filanda dove erano impiegate. Poco dopo salto' in aria il comissariato di Haymarket Street provocando parecchie vittime tra le forze di polizia. Che subito si rivalsero arrestando un gruppo di anarchici che gravitavano iintorno a un giornale anarchico scritto in lingua. Processo rapido e condanna immediata. Cique impiccati. Come, anni dopo, gli anarhici Nicola Sacco e Bartoleo Vanzetti mentre no, n, Andrea Salsedo "si butto' dalla finstra" perche' "colpevole". Scelta , in Italia, "fatta" dal ferroviere anarchico, mio compagno e persona dolcissima, che cadde dalla finestra dell'uffico di Luigi Calabresi. Chiaro no? Anarchici, colpevoli e suicidi. La Storia e' dalla loro parte. Niente niente ci siano gli anarchici dietro il Covid19/coronavirus? Paccchi-bomba, lettere-bomba, attentati. Sempre gli stessi. A loro ho dedicato la mia tesi di laurea - L'influenza di "Civil disobedience"di Henry David Toreau nella letteratura nordamericana". Trenta e lode e bacio accademico. Laurea presa lavorando alacremente anche e soprattutto grazie a mia madre Dina. Perche' mi sono innamorato perdutamente di Henry David Thoreau. Perche' una vicina di casa quando usciva di casa nel bosco pe andare a Concord, Massacchussetts, - si era costruito, con dei tronchi di legno, una capanna con ua piccola, spartana stan/za dove era andato a vivere dopo alcuni giorni di prigione perche' si era rifutato di pagare le tasse per sostenere la guerra col Messico che p rto 'all'annessione della California - disse di lui "mi piace vederlo venire in citta' - Concord_perche'profuma sempre di boschi dpino". Io propumo, anzipuzzo, di sigaro toscano Garibaldi. Oggi mia madre, Orlandina, detta Dina, Gigliani vedova Zaccagnini, avrebbe avuto 108 anni. Era nata il Primo Maggio del 1911, qualche anno prima della micidiale "'iinfluenza spagnola" , ma mio nonno Pasquale, testa dura di Agnone, Abruzzo, principale dirigente del Monte di Pegni di Roma a piazza dei Caprettari, era un conservatore che non amava i socialisti e gli anarchici che festeggiavano la memoria dei 5 Martiri di Chicago, quindi la segno' all'anafrafe il giorno successivo, il 2. Noi, pero', abbiamo sempre festeggiato il Primo Maggio. Sara' una risata che li seppellira'.

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