Monday 17 May 2021

Il divo Claudio

Il divo Claudio Claudio Baglioni mi scusera' se non ho celebrato ieri, il suo settantesimo compleanno, ma la vittoria al derby della nostra - si', Baglioni e' tifoso della Roma - mi ha distratto assai. Perdona. Marco Molendni su Dagospia ha gia' detto tutto su una generazione, o generazioni, irripetibile che ha sfornato - e sforna ancora, sentitevi i tre cd di inediti pubblicati da Renato Zero - brani che hanno accompagnato la miglior Italia. Pensatoa Vasco Rossi ed Ivano Fossati, ad esempio. Un suo nuovo album di inediti ci aspetta. Inediti credo molto belli perche', come semmpre, assai pensati. Si, Claudio e' un limatore di parole e sentimenti. Mi rendo conto che oggi e' dura, durissima. Allora non c'erano i talent - shows e per un giovane occhialuto nato e cresciuto a Roma, quartiere di Centocelle, padre carabiniere e madre casalinga, con una gran massa di capelli e una leggera distrofia oculare, eppure ci e' riuscito. Volonta' di ferro e saggezza popolare. E c'e' riuscito alla grande. Offrendo al pubbico italiano la su anima, la sua educazione, la sua poetica a piccoli passi. Nella generazione dei settantenni sono tutti unici ma solo lui, nel brano I vecchi", ha scritto "I vecchi come pali della luce" intentendoli solitari e illuminanti tutti. Uno timidissimo che, una domenica di tanti anni fa, fece balzare il cuore degli italiani con un terribile incidente sulla via Cassia a Roma. Si riprese lentamente e torno' a cantare con gruppi uno migliore dell'altro. I tempi dell'Rca di via Sant'Alessandro, dove Roberto, Renato ed il sottoscritto andavamo a battere fosennatamente le mani ascoltando queste "promesse", moltissime rimaste tale, sono passati cosi' come i milioni di dischi e cd venduti e gli straordinari concerti creati. Claudio passano gli anni ma non ha perso la sua vena humour. E questa e' la sua qualita' principale anche se con gli anni ha visto crescere, soprattutto tra i Critici Veri, il numero di chi non lo sopporta proprio. Mal gliene incolga. A' Cla', io, e tanti artri, t'aspettamo domenica. Indove? A Porta Portese, no? E mettete 'na majetta, no? Sara' una risata che li seppellira'.

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