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Hai voglia a riprometterti di scrivere e scrivere poi leggi Dagospia e i GGII e i GGSI, e i giornali stranieri come faccio sempre, e ti passa completamente la voglia. Fino a che lo spelacchiato aquilotto ti manda una foto di un bimbo poverissimo che dorme - e mi auguro che dorma - per terra con un sasso per cuscino e capisci che e' davvero una lurida vergogna spendere 220 milioni di euro per un giocatore. Che, mi ricorda il saggio cugino Davide, e' li' perche' noi riempiamo gli stadi, compriamo il merchandising, andiano, quando si poteva, in trasferta a far danni, piu' o meno gravi. Li ammiriamo e li adoriano anche questi gaglioffi, queste, come si diceva una volta, "braccia rubate all'agricoltura". Una vergogna di cui facciamo parte tutti.

No, non tutti. John Elkann, nipote dell'avvocato Giovanni "Gianni" Agnelli, ha deciso di sdebitarsi con Torino. Di regalare alla citta' un grande giardino nella grande, vecchia, avvenieristica fabbrica della Fabbrica Italiana Automobili Torino, con il cambio di residenza fiscale Fabbrica Italiana Automobili Amsterdam, e per farlo ha radunato per la pregevole iniziattiva nientemenoche Pauul Hewson, in arte Bono, il cantante del gruppo irlandese degli U2. Gran colpo pubbliciatrio. Non - ripeto non  - ne ha parlato nessuno. Gran risultato. Lo stesso cnseguito da anni da Garage Italia del fratello minore Lapo, un che tira dritto nonche' gran sciupafemmine.

Oggi, finalmente di nuovo barbuto, Corrado, figlio di Tina ed Andrea  e fratello di Cecilia, compie 27 anni. Auguri. Come la sorella dico, e qui parafraso il Chechov de "Il giardino dei ciliegi" col suo "A Mosca, a Mosca", "via, via, via". E annano, Cora'. E Ceci'.

Causa problemi tecnici, del pc e miei, e sanitari, miei, ho "bucato", come si diceva una volta, parecchie notizie importanti. Faccio ammenda e chiedo scusa. Come non riportare quotidianamente i cambi di vestiario dell' affascinante frusinate,  ex fornaia nel panificio di famiglia a Sora, Anna Tatangelo, la doccia senza reggiseno di Cecilia Rodriguez, la depressione post-parto dell sorella maggiore Belen, gli istinti suicidi di uno dei suoi ex, Marco Jannone, il cambiamento di colore, dal rosso al nero, della famosa lingua, logo dei Rolling Stones, in omaggio al defunto batterista Charlie Watts, come non notare che sia loro che gli ZZ Top hanno suonato, gli ZZ Top la sera dopo il decesso del bassista Dusty Hill, dopo la dipartita dei loro colleghi? Che dolore. O no? E che dire del falimentare esordio di Alesandro Cattelan su Raiuno? Carlo Fuertes, il nuoo amministratore delegato castigamatti, non dice nulla? La Rai ha fatto crescere l'Italia, continui a fare il suo dovere istituzionale.

Stasera distruzione dell'Udinese. O no? Dopo l'orrenda figura rimediata al Bentegodi contro il Verona Hellas la compagine di Mourinho e' tenuta a strapazzare brutallmente i friulani perche' alla quinta giornata i punti di svantagggio da Inter e Milan, le prime in classifica, sono gia' quattro. Il lusitano ha vinto tutto, e da tutte le squadre e' stato cacciato meno che dall'Inter, e pensa, pensa, pensa.  Questa sera niente "gioiello giallorosso", il tatuatissimo Nicolo' Zaniolo, perche' il suo stratosferico talento verr' risparmiato per lo scontro con la Lazio dove, come si diceva in tempi drammatici, "qui si fa l'Italia o si muore". 

Sara' una risata che li seppellira'.