Thursday, 24 October 2024

I dannati

 I dannati

Roberto Minervini lo conoscete? No. L'intellighentitsia cinematograica italiota non ne ha mai parlato ma il marchigiano ha preso armi e bagagli e, forte di una laurea in cinema, si e' trasferito negli Stati Uniti D'America nel 2002 e li ha scritto e diretto 10 films. Capolavori? Non lo  so, non li ho visti, non posso giudicarli, ho visto I dannati e mi e' bastato. E' difficile fare un film lirico e toccante parlando di guerra ma lui ci e' riuscito in pieno. Di cosa si tratta? "Inverno 1862. Nel pieno della guerra di Secessione l'esercito degli Stati Uniti invia ad ovest - il film e' girato in Michigan - una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del loro viaggio verso la frontiera". Un film che sarebbe piaciuto moltissimo allo scrittore recentemente scomparso, Cormac Mc Carthy - pensate che "matto", scriveva ancora con la macchina da scrivere e viveva isolato - per la aridita' e profondita' e serieta' del tema. Non ci sono donne e il nemico non lo si vede, lo si sente.  Fucilate  alcune vanno a segno lasciando qualche volontario sul terreno. Un film semplivcemente epico. Cinema. Non un film che - come Parthenope di Paolo Sorrentino - spingera' la gente a tornare al cinema - vedo resse furibonde davanti alle poche sale rimaste ancora aperte - ma un'opera che fa pensare, in certi momenti fa male ma. alla fine, fa pensare intensamente.  

"Le verita' spezzate" e' un libro che va letto. Subito. Non solo perche' Alessandro Robecchi sa scrivere molto bene - prova ne sia i 10 libri pubblicati da Sellerio protagonista l'autore televisivo Carlo Monterossi - ma perche' e' maledettammente attuale. Conosco Robecchi quando sulla defunta L'Unita' - non e'' defunta? Ma, come gli altri GGI.non la legge nessuno - si firmava Roberto Giallo e con le colleghe Maria Novella Oppo e Alba Solaro e il sottoscritto seminava il panico al Festival di Sanremo. So il suo impregno, il  suo valore, l'amore e la passsione per la musica  - ogni libro conMonterossi protagonista e'un'ode  Bob Dylan - ma questo e' diverso. E' un'atto di scusa al commediorafo, giornalista e scrittore Augusto De Angelis padre del pacato, e antifascista, e tranquillo commisario Carlo De Vincenzi che venne portato sul piccolo schermo, con imenso successo, dall'impareggiabile Paolo Stoppa. Questo libro - di cui nessuno parlera' - e' importante non solo per la trama poliziesca - impeccabile - ma anche perche' spero avvicinera' potenziali lettori a De Angelis, massacrato a calci e pugni da un manipolo di fascisti repubblichini a Como dove lui, 56enne romano, era stato rinchiuso e torturato. Si parla tanto di letteratura poliziesca ma, no, scusate, questa e' Letteratura. Ripeto, "Le verita' spezzate" di Alessandro Robecchi, editore Rizzoli.

Tutti - molti, si - mi chiedono di scrivere della Roma del miliardario Friekin e di Francesco Totti che a 48 anni vuole tornare in campo - come ha fatto il 34enne Mario Balotelli con il Genoa in procinto di andare in serie B - ma, onestamente, non e' il caso. Non so raccontare barzellette. Ah, e complimenti vivissimi al maximega giornalista sportivo Xavier Jacobelli per l'educazione data alla bellissima figlia. Va sempre a letto presto. Magari con qualche calciatore Stavolta rido con la laziale Ilary. Adesso la gente comincia a capire e lo stadio Olimoico si sta svuotando. Alleluja. Forse e' finita la venfdemmia alla vigna dei cojoni.

Sara' una risata che li seppellira'.        

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