Doppio Bunuel
Io amo il cinema di una volta, e si e' capito. Quando si vede un film di Bunuel lo si capisce al volo. Bunuel, con Jean Vigo e' l'Anarchia al cinema. E non ce ne e' per nessuno. Amico di Federico Garcia Lorca, assassinato dalle truppe franchiste perche' comunista e omosessuale, e Salvador Dali' dopo gli esordi nella natia Spagna dopo la tragedia della Guerra Civile Spagnola Bunuel prima riparo' in Francia, come tutti gli esuli in un primo momento, poi negli Stati Uniti d'America, ricordate sempre che il famoso "cinema hollywoodiano" che alimento' e produsse il "sogno americano", e' frutto della diaspora egli artisti europei e basta, e poi il Messico. Dove si dispiego' la sua genialita' assoluta. Che porto' al suo, per me, capolavoro assoluto, il mondo di oggi. L'angelo sterminatore. Che non mi stanco di vedere e rivedere. Una delle pellicole, ovviamente in bianco e nero, piu' importanti della storia del cinema. Di cui parlero' a lungo a tempo dovuto perche' merita il massimo rispetto e riverenza.Qui voglio solo segnalare, e ordinare di rintracciare e vedere, The great madcap, commedia molto divertente che giro' nel 1949, 19 anni dopo L'age d'or, e Gran casino del 1948, primo film girato in Messico. Due piccole gemme che non hanno nei cast attori rimasti famosi ma che ben si attagliano alle atmosfere, pagine e storie bunueliane dove l'impegno e' sempre presente come la condanna incondizionata e imperitura della societa' marcia. Tutto diverso dal Bunuel che si conosce, il Bunuel del ritorno in Europa, ma sempre un grande cineasta, un'innovatore, un comunicatore eccelso. davvero uno dei 10-15 che hanno fatto la Storia della Decima Musa. Il Cinema. E in Gran casino c'e' anche un famosissimo tango, il nome non ve lo dico, cantato dall'aargentina Mercedes Barba. Meno male che sono cresciuto com quel cinema li', meno male che Luis Bunuel e' Luis Bunuel.
Due terribili notizie per chi ama il rock. Tenetevi forti, fortissimi. Il cantante degli AC/DC Brian Johnson molla il microfono perche' sta diventando sordo, e qualcuno dira' "era ora con tutto quel casino che fanno" ed e'stato rimpiazzatto dia fratelli W. Axl Rose. Non sono fratelli, e' uno solo? Non sembra proprio anche se la voce e l'udito lui li ha. Sono un purista quindi no, no, no. L'altra, forse peggiore, ipotizza agli inizi di ottobre un grande concerto negli Stati Uniti protagonisti, per ora, Bob Dylan, Rolling Stones, The Who e Neil Young. Altri nomi si aggiungeranno. Il rock era l'assoluta musica della rivolta, adesso?
Chi dice che l'Italia e' morta cinematograficamente parlando? Guardatevi, studiatevi, emozionatevi e inorridite davanti al thriller mpozzafiato Suburra di Stefano Sollima, figlio del Sergio di Sandokan e autore di A.C.A.B. e della serie Gomorra, e poi ne riparleremo. Che Pierfrancesco Favino, Elio Gdermano e Claudio Amendola siano bravi e' la notizia dell'acqua calda che bolle a cento gradi. E' la storia, devastante vera, dell'Italia di questi anni. Maledizione. Mi somo sentito orgoglioso di essere nato a Roma, la Suburra del film, e conoscere Favino e Amendola, attori e romanisti veri. Al contrario della laziale Francesca Neri, la signora mendola' Che prodotto sublime.
Il Napoli strapazza il Bologna 6 a zero, e senza Higuain, e stasera tocca alla Roma col Torino. Che col bologna ha segnato 3 reti e prese 3. Sara' estremamente dura per Spalletti perche' dovra' mettersi in campo contro Totti, moltissimi suoi pavidi compagni, alcuni defunti in maglia giallorossa, i capipopolo radiofonici e televisivi, la non-proprieta' italomaricana, i diktat e le prese di posizione dei GGI e GGSI, versione scendiletto sdrucito, i "sololamaja". Nonostante le spalle curve Luciano, e i suoi, le hanno solidissime. Finora sono 24 stagioni, quante ancora ne vuole giocare Er Pupone. Er Capitano? Fino all'estinzione della Lupa? Proprio Lui "che ha dato tanto, tutto, alla Roma"? Tutto gia' pronto per l'iscrizione al campionato, di quale serie ancora non si sa, della "Totti&Amicimia"?
Sento, e mi esalto sentendolo perche' e' un piccolo, imperdibile, stupendo cd, Viva la Taranta, e penso al piccolo Tobia Vendola. Pensate, la regione Puglia ha speso solo 150mila euro per la sua madre surrogata, ila famoso "utero in afitto". Figlio frutto dell'amore o del conto corrente regionale pugliese?
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Wednesday, 20 April 2016
Tuesday, 19 April 2016
Un'eroe dei giorni nostri
Un'eroe dei giorni nostri
Il suo nome e' Mark Crosbie, ha 47 anni e fa lo spazzino - politicamente corretto si dice "operatore ambientale" ma la sostanza non cambia affatto - ed e' stato il prino partecipante al programma Toughtest place to be a street sweeper. Crosbie lavora a Temple Bar, il quartiere piu' alla moda, la meta di tutti i turisti, di Dublino, la capitale irlandese, e il programma propone ai partecipanti di fare lo stesso lavoro in una realta' completamente diversa, in questo caso Manila, la capitale delle Filippine. Per sette soli giorni affiancare, e poi sostituire, il collega filippino Mel Macaereg. Incubo? Di piu'. Ma Crosbie e' uno duro e a posto quindi dopo l'esperienza resta solo l'orrore di un mondo inumano. Creato da esseri umani per altri esseri umani che non smettono mai di sorrideree credere. Penso, sono certissimo, che sia facile recuperarlo su Internet, ieri sera alle 21, 35 su RTE1, io non sono capace ma mi e' restato dentro il desiderio che piu' persone lo vedano e ne parlino e riflettano. Non si puo' permettere alla stragrande maggioranza del mondo di vivere, si fa per dire, in quel mondo e in quel modo. Un mondo dove il figlio di un'oligarca russo si diverte a girare per Mosca offrendo grosse cifre di denaro a sconosciuti passanti per uccidere un cagnolino, denudarsi, defecare e orinare in mezzo alla gente, spogliarsi, praticare atti sessuali e altre facezie simili. Come i crudeli e feroci miniboss della camorra in Italia. Visto il documentario si capisce perhe' il loro non e' "il mondo di merda" di cui si parla sempre. ma un mondo di solidarieta' e dolore e amore e fame. Sinceramente vedere quelli che controllano i rifiuti alimentari dei quartieri piu' ricchi, recuperano i recuperabili, li lavano in un'acqua marrone, li friggono e li rivendono fa pensare due volte ad andare al ristoraante, anche il piu' infimo. E dovete vedere dove tutto questo si svolge. Nello slum piu' slum possibile a Manila, la capitale, ripeto, delle Filippine. Mark Crosbie non solo haa regalato tutta la povera attrezzatura che si era comprato ma a Dublino ha iniziato subito una colletta per aiutare il collega filippino Mel e i suoi colleghi. Encomiabile. Unico.
Simona Ventura, fresca dall'eliminazione brucisante da L'Isola dei Famosi, in sdudio si e' scagliat contro"il direttor dei direttori" Alfonso Signorini reo di averla ridicolizzata agli occhi dei figli. Difesi a spada tratta anche dsll'ex marito Stefano Bettarini, ex calciatore ed ex modello. La Ventura puo' dire il nome del clinico illustre che l'ha costretta a partecipare all'ennesima gogna mediatica? O non puo' perche' sta contando il lauto compenso ricevuto?
Renzi se la ride per il referedum sulle trivelle fallito, ora potra' usarle, le trivelle, per sostenere e rilanciare la settima potenza mondiale? Poi ci dira', con calma, quante riforme, ne promise una al mese, ha fatto da quando e' primo ministro non eletto. Grazie al fine politico e all'acume di Giorgio Napolitano, "il primo comunista ad andare negli Stati Uniti d'America", Dove poteva tranquillamente restare. Referendum ovviamente snobbato dal Partito Democratico. D'Alema forse presentava uno dei suoi vini, Veltroni uno dei suoi libri, o film o qualsiasi altra cosa, la Madia, ex fidanzata di Giulio, figlio di Giorgio, Napolitamo, forse allatava, Maria Elena Boachi forse era in processione. Insomma, ciavemo da fa'. E Bertinotti Fausto, fierissimo ultracomunista che sfilava contro il governo mentre la defunta Rifondazione Comunista era al governo con Prodi, forse non ha avuto il permesso da Comunione & Liberazione, il movimemto ultraconservatore e ultracattolico a cui ha aderito. Forza della corenza.
La "querelle de Brgamo", la feroce lite post-partita tra Totti e Spalletti forse e' rientrata. Il presidente Pallotta, dice e dicono e ci credono, ha detto che ci parlera' lui con Totti. Un "ghe pensi mi" bostoniano, insomma. Come e quando ci parlera' non e' dato sapere. Un re, degli hedge funds, non fa sapere mai i suoi movimenti.Mai. Non si sa mai con i tanti malintemzionati in giro. E, chissa', le polizie. Invidiosi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Il suo nome e' Mark Crosbie, ha 47 anni e fa lo spazzino - politicamente corretto si dice "operatore ambientale" ma la sostanza non cambia affatto - ed e' stato il prino partecipante al programma Toughtest place to be a street sweeper. Crosbie lavora a Temple Bar, il quartiere piu' alla moda, la meta di tutti i turisti, di Dublino, la capitale irlandese, e il programma propone ai partecipanti di fare lo stesso lavoro in una realta' completamente diversa, in questo caso Manila, la capitale delle Filippine. Per sette soli giorni affiancare, e poi sostituire, il collega filippino Mel Macaereg. Incubo? Di piu'. Ma Crosbie e' uno duro e a posto quindi dopo l'esperienza resta solo l'orrore di un mondo inumano. Creato da esseri umani per altri esseri umani che non smettono mai di sorrideree credere. Penso, sono certissimo, che sia facile recuperarlo su Internet, ieri sera alle 21, 35 su RTE1, io non sono capace ma mi e' restato dentro il desiderio che piu' persone lo vedano e ne parlino e riflettano. Non si puo' permettere alla stragrande maggioranza del mondo di vivere, si fa per dire, in quel mondo e in quel modo. Un mondo dove il figlio di un'oligarca russo si diverte a girare per Mosca offrendo grosse cifre di denaro a sconosciuti passanti per uccidere un cagnolino, denudarsi, defecare e orinare in mezzo alla gente, spogliarsi, praticare atti sessuali e altre facezie simili. Come i crudeli e feroci miniboss della camorra in Italia. Visto il documentario si capisce perhe' il loro non e' "il mondo di merda" di cui si parla sempre. ma un mondo di solidarieta' e dolore e amore e fame. Sinceramente vedere quelli che controllano i rifiuti alimentari dei quartieri piu' ricchi, recuperano i recuperabili, li lavano in un'acqua marrone, li friggono e li rivendono fa pensare due volte ad andare al ristoraante, anche il piu' infimo. E dovete vedere dove tutto questo si svolge. Nello slum piu' slum possibile a Manila, la capitale, ripeto, delle Filippine. Mark Crosbie non solo haa regalato tutta la povera attrezzatura che si era comprato ma a Dublino ha iniziato subito una colletta per aiutare il collega filippino Mel e i suoi colleghi. Encomiabile. Unico.
Simona Ventura, fresca dall'eliminazione brucisante da L'Isola dei Famosi, in sdudio si e' scagliat contro"il direttor dei direttori" Alfonso Signorini reo di averla ridicolizzata agli occhi dei figli. Difesi a spada tratta anche dsll'ex marito Stefano Bettarini, ex calciatore ed ex modello. La Ventura puo' dire il nome del clinico illustre che l'ha costretta a partecipare all'ennesima gogna mediatica? O non puo' perche' sta contando il lauto compenso ricevuto?
Renzi se la ride per il referedum sulle trivelle fallito, ora potra' usarle, le trivelle, per sostenere e rilanciare la settima potenza mondiale? Poi ci dira', con calma, quante riforme, ne promise una al mese, ha fatto da quando e' primo ministro non eletto. Grazie al fine politico e all'acume di Giorgio Napolitano, "il primo comunista ad andare negli Stati Uniti d'America", Dove poteva tranquillamente restare. Referendum ovviamente snobbato dal Partito Democratico. D'Alema forse presentava uno dei suoi vini, Veltroni uno dei suoi libri, o film o qualsiasi altra cosa, la Madia, ex fidanzata di Giulio, figlio di Giorgio, Napolitamo, forse allatava, Maria Elena Boachi forse era in processione. Insomma, ciavemo da fa'. E Bertinotti Fausto, fierissimo ultracomunista che sfilava contro il governo mentre la defunta Rifondazione Comunista era al governo con Prodi, forse non ha avuto il permesso da Comunione & Liberazione, il movimemto ultraconservatore e ultracattolico a cui ha aderito. Forza della corenza.
La "querelle de Brgamo", la feroce lite post-partita tra Totti e Spalletti forse e' rientrata. Il presidente Pallotta, dice e dicono e ci credono, ha detto che ci parlera' lui con Totti. Un "ghe pensi mi" bostoniano, insomma. Come e quando ci parlera' non e' dato sapere. Un re, degli hedge funds, non fa sapere mai i suoi movimenti.Mai. Non si sa mai con i tanti malintemzionati in giro. E, chissa', le polizie. Invidiosi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Monday, 18 April 2016
Spalletti - Totti
Spalletti - Totti
Nella dannosa, imbarazzante, pietosa, ridicola diatriba tra Luciano Spalletti, allenatore dell' A.S. Roma, e Francesco Totti, da 24 anni giocatore dell'A. S. Roma, io mi schiero totalmente e visceralmente con il Signor Allenatore. La squadra che ha pareggiato ieri a Bergamo non era la squadra forgiata, pensata e voluta da lui ma da Rudy Garcia e Walter Sabatini sostenuti dal [presidente, si dice e ci crede, James Pallotta. Non ha voluto lui Edin Dzeko e l'acchiappafarfalle polacco, non ha voluto lui disfarsi del giovane romanista D'Alessando. E nemmeno di Borriello. Ieri tutti e due a segno. Quando questa brutta storia finira',e finira' con l'estinzione della storica squadra che tra due anni compira'e 90 anni e incarna la perduta anima popolare e popolaresca della citta', i romani, i veri romanisti, sapranno con chi prendersela e mi auguro conoscano a memoria gli indirizzi di dove andare. Dal presidente no, il "re degli hedge funds" ha la reggia a Boston.
Domani sono 17 anni che Carla Consalvi, bella. brava, preparata e professionale giornalista dl Tg2 specializzata in auto e motori, non c'e' piu'. Era figlia di un mitico correttore di bozze al quale non sfuggiva mai niente, l'imparegiabile Mariano che berciava e biascicava sempre, e sorella di Germanetta, Germana Consalvi, entrata al giornale di via del Tritone come segretaria poi diventata giornalista sul campo. Troppo, anche lei, bella, brava, efficiente e simpatica. Carla bionda e Germana s scura.Carla che faceva girare la testa di tutti quando, minigonnuta e sorridente, la portavo con me ai concerti dove andavo per lavoro. Non sono religioso, e me ne vanto, ma in chiesa domani accanto a Germanetta ci saro' anche io. Un bacio.
Una telefonata puo' allungare la vita? Certo. Naturalmente. Si. E allora grazie al mio impagabile cuginetto Davide e al mio amico Francesco, tra qualche giorno Francisco, per avermela allungata di parecchie spanne.Non ci vuole nulla a fare un gesto gentile ma ormai ne siamo quasi schifati nel farlo. Ci avviamo a grandi passi verso l'inumanita'. Quindi grazie.
Auguri a Mauro, il genio telematico. E occhio al Jamon Serrano e al qQueso Manchego.Non ti preoccupare della sorellina ma marca strettissimo il cognato Francesco/ Francisco, dispensatore di ottimi consigli letterari, e il Mediceo Inappetente. Messer Patrizio. Che l'unica cosa che dovrebbe divorare come molti altri italiani non la manda proprio giu'. Cosa? Ovvia, irr Renzi, E la pupa.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Nella dannosa, imbarazzante, pietosa, ridicola diatriba tra Luciano Spalletti, allenatore dell' A.S. Roma, e Francesco Totti, da 24 anni giocatore dell'A. S. Roma, io mi schiero totalmente e visceralmente con il Signor Allenatore. La squadra che ha pareggiato ieri a Bergamo non era la squadra forgiata, pensata e voluta da lui ma da Rudy Garcia e Walter Sabatini sostenuti dal [presidente, si dice e ci crede, James Pallotta. Non ha voluto lui Edin Dzeko e l'acchiappafarfalle polacco, non ha voluto lui disfarsi del giovane romanista D'Alessando. E nemmeno di Borriello. Ieri tutti e due a segno. Quando questa brutta storia finira',e finira' con l'estinzione della storica squadra che tra due anni compira'e 90 anni e incarna la perduta anima popolare e popolaresca della citta', i romani, i veri romanisti, sapranno con chi prendersela e mi auguro conoscano a memoria gli indirizzi di dove andare. Dal presidente no, il "re degli hedge funds" ha la reggia a Boston.
Domani sono 17 anni che Carla Consalvi, bella. brava, preparata e professionale giornalista dl Tg2 specializzata in auto e motori, non c'e' piu'. Era figlia di un mitico correttore di bozze al quale non sfuggiva mai niente, l'imparegiabile Mariano che berciava e biascicava sempre, e sorella di Germanetta, Germana Consalvi, entrata al giornale di via del Tritone come segretaria poi diventata giornalista sul campo. Troppo, anche lei, bella, brava, efficiente e simpatica. Carla bionda e Germana s scura.Carla che faceva girare la testa di tutti quando, minigonnuta e sorridente, la portavo con me ai concerti dove andavo per lavoro. Non sono religioso, e me ne vanto, ma in chiesa domani accanto a Germanetta ci saro' anche io. Un bacio.
Una telefonata puo' allungare la vita? Certo. Naturalmente. Si. E allora grazie al mio impagabile cuginetto Davide e al mio amico Francesco, tra qualche giorno Francisco, per avermela allungata di parecchie spanne.Non ci vuole nulla a fare un gesto gentile ma ormai ne siamo quasi schifati nel farlo. Ci avviamo a grandi passi verso l'inumanita'. Quindi grazie.
Auguri a Mauro, il genio telematico. E occhio al Jamon Serrano e al qQueso Manchego.Non ti preoccupare della sorellina ma marca strettissimo il cognato Francesco/ Francisco, dispensatore di ottimi consigli letterari, e il Mediceo Inappetente. Messer Patrizio. Che l'unica cosa che dovrebbe divorare come molti altri italiani non la manda proprio giu'. Cosa? Ovvia, irr Renzi, E la pupa.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Saturday, 16 April 2016
The brand new testament
The brand new testament
The brand new testament, in italiano il titolo e' Dio esiste e vive a Bruxelles, e' un film che ha molti motivi per colpire. Innanzitutto il fatto che e' una coproduzione belga, lusssemburghese e francese, il giovane regista, Jaco Von Dormael, dimostra mano sicura e ingegno vero, ha costruito e cosceneggiato la storia, un cast superlativo, da Dio/Benoit Poelvoorde che attualmente e' none caldissimo in Belgio e Francia, la moglie, Yolande Moreau, e la figlia Pili Groyne, oltre all'illuminante presenza di Catherine Deneuve che oltre ad essere attrice impareggiabile e' anche donna saggissima che ha lasciato andare il tempo e ne mostra i segni anche se il viso e' sempre quello. Celestiale. Una storia, e mi fermo a pochissimi punti, assolutamente esilarante. Che parte dal fatto che tutti conosciamo il figlio di Dio, Gesu' Cristo qui solo JC, Jesus Christ, e non la figlia, Ea, la succitata Pili Groyne. Se nel vecchio e nuovo testamento compaiono 12 apostoli qui il numero cresce e pone inquietanti domande farcite da risate di cuore. Che non si peritano di prendere in giro i belgi come popolo e individualita'.Anche i titoli di coda spiazzano con il loro nitore esemplicita'. Cosi' come la colonna sonora in cui la musica classica, e non la solita musica classica, fa la parte del leone. Poolvooorde e' un portento vero, una naturale forza comica e le situazioni in cui si trova coinvolto la evidenziano ancor piu'. Ma l 'assunto, l'assuno da dove parte tutta la vicenda e' imbattibile.Credo che in Italia sia gia' stato programmato ma non essendoci nel copione ne' parolacce ne' sesso estremo ma solo ragazze che ballano e/o si mostrano normalmente nude credo abbia fatto pochi euro. Coproduzione belga-lussemburghese-francese a confronto con la cinematografia del neorealismo, degli spaghetti- western, del "cinema scoreggione", delle commedie sexy, dei cinepanettoni? Non sia mai. Meno male che e' arrivato Checco Zalone che si prende gioco di tutte queste criminali, luride sciocchezze. Un film imperdibile, una delizia per il cervello, un gusto sottile di confrontarsi con l'intelligenza. Da non perdere assolutamente. E, di cuore, buon divertimento.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
The brand new testament, in italiano il titolo e' Dio esiste e vive a Bruxelles, e' un film che ha molti motivi per colpire. Innanzitutto il fatto che e' una coproduzione belga, lusssemburghese e francese, il giovane regista, Jaco Von Dormael, dimostra mano sicura e ingegno vero, ha costruito e cosceneggiato la storia, un cast superlativo, da Dio/Benoit Poelvoorde che attualmente e' none caldissimo in Belgio e Francia, la moglie, Yolande Moreau, e la figlia Pili Groyne, oltre all'illuminante presenza di Catherine Deneuve che oltre ad essere attrice impareggiabile e' anche donna saggissima che ha lasciato andare il tempo e ne mostra i segni anche se il viso e' sempre quello. Celestiale. Una storia, e mi fermo a pochissimi punti, assolutamente esilarante. Che parte dal fatto che tutti conosciamo il figlio di Dio, Gesu' Cristo qui solo JC, Jesus Christ, e non la figlia, Ea, la succitata Pili Groyne. Se nel vecchio e nuovo testamento compaiono 12 apostoli qui il numero cresce e pone inquietanti domande farcite da risate di cuore. Che non si peritano di prendere in giro i belgi come popolo e individualita'.Anche i titoli di coda spiazzano con il loro nitore esemplicita'. Cosi' come la colonna sonora in cui la musica classica, e non la solita musica classica, fa la parte del leone. Poolvooorde e' un portento vero, una naturale forza comica e le situazioni in cui si trova coinvolto la evidenziano ancor piu'. Ma l 'assunto, l'assuno da dove parte tutta la vicenda e' imbattibile.Credo che in Italia sia gia' stato programmato ma non essendoci nel copione ne' parolacce ne' sesso estremo ma solo ragazze che ballano e/o si mostrano normalmente nude credo abbia fatto pochi euro. Coproduzione belga-lussemburghese-francese a confronto con la cinematografia del neorealismo, degli spaghetti- western, del "cinema scoreggione", delle commedie sexy, dei cinepanettoni? Non sia mai. Meno male che e' arrivato Checco Zalone che si prende gioco di tutte queste criminali, luride sciocchezze. Un film imperdibile, una delizia per il cervello, un gusto sottile di confrontarsi con l'intelligenza. Da non perdere assolutamente. E, di cuore, buon divertimento.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Friday, 15 April 2016
Lieta novella
Lieta novella
E' proprio vero il detto "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi",mi riprimettevo tante cose, ho tanto da scrivere e farvi condividere con me ma Nora Zaccagnini mi ha spiazzato. Come la straordinaria vittoria del Liverpool sul Borussia Dortmund per la coppa Uefa. 5 a 4. Da attacco cardiaco multiplo/ Come la notizia che lei e' incinta di un bel pupo/pupa. Alibi piu' che perfetto per abbiuffrasi, col marito Emiliano, delle leccornie ceh sanno cucinare in modo stupefacente. Il lieto evento e' previsto per ottobre e non e'detto che si possa venire in visita nel Paese piu' bello del mondo.Chidsa' se sara' ancora primo ministro Matteo Renzi col suo "giglio viola". Ah saperlo.Comunque oggi sono molto felice per NOra ed Emiliano Zaccagnini-Tortora e per Dr. Watson e Miss Marple. Che avranno un'altro fratellino-sorellina. Tutto il resto, come diceva Guglielmo, e' silenzio.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
E' proprio vero il detto "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi",mi riprimettevo tante cose, ho tanto da scrivere e farvi condividere con me ma Nora Zaccagnini mi ha spiazzato. Come la straordinaria vittoria del Liverpool sul Borussia Dortmund per la coppa Uefa. 5 a 4. Da attacco cardiaco multiplo/ Come la notizia che lei e' incinta di un bel pupo/pupa. Alibi piu' che perfetto per abbiuffrasi, col marito Emiliano, delle leccornie ceh sanno cucinare in modo stupefacente. Il lieto evento e' previsto per ottobre e non e'detto che si possa venire in visita nel Paese piu' bello del mondo.Chidsa' se sara' ancora primo ministro Matteo Renzi col suo "giglio viola". Ah saperlo.Comunque oggi sono molto felice per NOra ed Emiliano Zaccagnini-Tortora e per Dr. Watson e Miss Marple. Che avranno un'altro fratellino-sorellina. Tutto il resto, come diceva Guglielmo, e' silenzio.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Thursday, 14 April 2016
Dheepan
Dheepan
Jacques Audiard non ha tradito, Il regista francese di A prophet e Rust and bone con Dheepan propne un fortisismo dramma dell'immigrazie coatta. Dallo Sri Lanka.la lotta sanguinaria tra le Tigri Tamil e i governo centrale, alla Francia. La periferia urbana piu' degradata. Film potentissimo interpretato da un'ex Tigre Tamil, film che sposta la lotta senza scampo dallo Sri Lanka alla Francia piu' degradata e desolante. Violenza quanta ne basta, e che violenza, ma soprattutto film di sentimenti fortissimi e violentissimi. La cifra stilistica di Audiard e' nettta e semplice, quella dei maestri veri: andare dritti al cuore, lacerante, della storia . Viene da chidersi come il trongio Hollande possa esssere e restare impassibie davanti a certe periferie della Francia di cui e'ptesidente. Vien da camminare, verso la fine della pellicola., accanto al protagonista e dargli una mano. Non a caso nonostante Audiard eviti lee passserelle e i riflettori il festival di Cannes, non la sagra romana o la fu Biennale veneziana, gli ha dato il premio per il miglior film. Il protagonista, intensissimo, e' Jesuthasan Antonythasan, e' uno scrittore, attivista ed ex Tigre Tamil. Infatti solo un che era stato coinvolto in una cosi' crudele e lunga guerra fratricida poteva trasmettere tutto il pathos e la tensione delle situazioni che racconta Audiard. Difficile dire di piu'. Ma si, una cosa si puo' dire, una sola:occhio alle scene con la vegetazione lussureggiante. Occhio e orecchio. Grosso. Che film.
Non bastavano le tre giornate inflitte a Higuain, azzoppando definitivamente il campionato italiano, Nicola Rizzoli si e'voluto faar conoscetre in tutto il mondo. Lasciando da parte che il Barcellona meritava di perdere, una squadra allenata dal galiziano Luis Enrique solo questo puo';fare se non girano Messi,Neymar e Suarez e tutti gli altri, se magari se avevano un rigore nettissimo, per mani nettissimo in area del capitano dell'Atletivo Madrid Gaby, nel primo minuto del recupero si parlava in altro modo della partita, spero vivamente una delle ultime di Enrique, che in due settimane in Liga ha ridotto il vantaggio di 9 punti a 3 e 5. Atletico Madrid e Real Madrid. Che lo ha battuto e strapazzato proprio a Barcellona.Comunque razie a Rizzoli Italia protagonista assoluta. Infatti in semifinale di Champion's League vanno una sqaudar tedesca, il Bayern Munich, una inglese, il Manchester City, e due spagnole, il Real Madrid e l'Atletico Madrid. Complimenti, camionato piu' bello del mnodo. Piu' bello? Piu' ridicolo.
Mihailovic unico. Alle critiche sul suo modo di giocare mossegli da Melissa Satta, compagna di quell'invidiatissimo campione di Kevin "Gprince" Boateng ha risposto, signorilemente, che "le donne non ci capiscono niente di calcio". Avrebbe potuto aggiungere che la showgirl Satta ha altre doti, non nascoste, di un normale commentatore sportivo.
Ricordate, sara; una risata che li seppellira'.
Jacques Audiard non ha tradito, Il regista francese di A prophet e Rust and bone con Dheepan propne un fortisismo dramma dell'immigrazie coatta. Dallo Sri Lanka.la lotta sanguinaria tra le Tigri Tamil e i governo centrale, alla Francia. La periferia urbana piu' degradata. Film potentissimo interpretato da un'ex Tigre Tamil, film che sposta la lotta senza scampo dallo Sri Lanka alla Francia piu' degradata e desolante. Violenza quanta ne basta, e che violenza, ma soprattutto film di sentimenti fortissimi e violentissimi. La cifra stilistica di Audiard e' nettta e semplice, quella dei maestri veri: andare dritti al cuore, lacerante, della storia . Viene da chidersi come il trongio Hollande possa esssere e restare impassibie davanti a certe periferie della Francia di cui e'ptesidente. Vien da camminare, verso la fine della pellicola., accanto al protagonista e dargli una mano. Non a caso nonostante Audiard eviti lee passserelle e i riflettori il festival di Cannes, non la sagra romana o la fu Biennale veneziana, gli ha dato il premio per il miglior film. Il protagonista, intensissimo, e' Jesuthasan Antonythasan, e' uno scrittore, attivista ed ex Tigre Tamil. Infatti solo un che era stato coinvolto in una cosi' crudele e lunga guerra fratricida poteva trasmettere tutto il pathos e la tensione delle situazioni che racconta Audiard. Difficile dire di piu'. Ma si, una cosa si puo' dire, una sola:occhio alle scene con la vegetazione lussureggiante. Occhio e orecchio. Grosso. Che film.
Non bastavano le tre giornate inflitte a Higuain, azzoppando definitivamente il campionato italiano, Nicola Rizzoli si e'voluto faar conoscetre in tutto il mondo. Lasciando da parte che il Barcellona meritava di perdere, una squadra allenata dal galiziano Luis Enrique solo questo puo';fare se non girano Messi,Neymar e Suarez e tutti gli altri, se magari se avevano un rigore nettissimo, per mani nettissimo in area del capitano dell'Atletivo Madrid Gaby, nel primo minuto del recupero si parlava in altro modo della partita, spero vivamente una delle ultime di Enrique, che in due settimane in Liga ha ridotto il vantaggio di 9 punti a 3 e 5. Atletico Madrid e Real Madrid. Che lo ha battuto e strapazzato proprio a Barcellona.Comunque razie a Rizzoli Italia protagonista assoluta. Infatti in semifinale di Champion's League vanno una sqaudar tedesca, il Bayern Munich, una inglese, il Manchester City, e due spagnole, il Real Madrid e l'Atletico Madrid. Complimenti, camionato piu' bello del mnodo. Piu' bello? Piu' ridicolo.
Mihailovic unico. Alle critiche sul suo modo di giocare mossegli da Melissa Satta, compagna di quell'invidiatissimo campione di Kevin "Gprince" Boateng ha risposto, signorilemente, che "le donne non ci capiscono niente di calcio". Avrebbe potuto aggiungere che la showgirl Satta ha altre doti, non nascoste, di un normale commentatore sportivo.
Ricordate, sara; una risata che li seppellira'.
Tuesday, 12 April 2016
Aperitivo Pulixi
Aperitivo Pulixi
Grazie a Rossettini del Bologna, maledizione, e all'amico Francesco, poliziotto in pectore ma in servizio permanente effettivo, stanotte mi sono spolverato in due ore, 129 pagine, L'appuntamento del 34enne cagliaritano Pierluigi Pulixi. E poi mi sono chiesto perche' compriamo e leggiamo certa letteratura poliziesca corrente proveniente soprattutto dagli Stati Uniti. Un libro, L'appuntamento di Pulixi edito da edizioni e/o. che e' una perfetta macchina orrenda, una "morbida macchina" di burroughsiana memoria, personaggi costruiti con bisturi e scalpello, panico impalpabile e vero. Fino alle pagine finali che disvelano la pericolosita', mai raggunta nell'intera storia dell'umanita', della tecnologia avanzatissima che ormai usiamo. Altro che Gorge Orwell e Aldous Huxley. La realta'. 12 aprile 2016. Fa onore alla Sardegna aver dato i natali a Pulixi, e altri autori, e fa onore all'altra isola italiana, la Sicilia, aver da vita alla scuola palermitana, cresicta e culata da Sellerio Editore, che sforna ormai talenti da ogni anfratto italiano. Leggo letteratura poliziesca da sempre ma raramente mi e' capitato un cosi'agile libretto che mi ha sconvolto dentro. E ha cementato in me l'idea che la tecnologia e' il Male e che nel sedicesimo secolo l'inglese John Ludd, uno dei miei eroi da sempre, aveva dannatamente ragione. Che faceva? Con il suo movimento le macchine le distruggeva. Come ando' a finire? Chiedetelo al neopapa' Zuckerberg. Il babbo di Facebook
La Roma pareggia all'Olimpico col solidissimo Bologna di Donadoni e subito Luciano Spalletti finisce sul banco, arroventato, degli imputati. Che schifo e che vergogna. Ora. per un solo passaggio, si chiede a gran voce un'altro anno di contratto per il quasi quarantenne, gli anni li compiera'a settembre, Francesco Totti. E perche' non dare altri 6 milioni e mezzo di euro l'anno, e' il giocatore italiano piu' pagato, a Daniele De Rossi? Il "papa' di Totti", James Pallotta, dall'alto del suo trono in quel di Boston che dice? Non si pronuncia e si trincera dietro un "cosa nostra"? Non vorrei stare nei panni di Spalletti. Mai e poi mai. Contro ha i "due dell'Apocalisse", gli orfani del chierico francospagnolo, per Pallotta "il nostro Ferguson", che, dopo 10 partite, aveva riportato la chiesa al centro del villaggio, salvo poi smantellarla e ridurla in macerie, i GGI e i GGSI, i "tifosi della Curva Sud" e , da non sottolavutare, gli stateghi da bar, Micidiali quanti inutilmente dannosi. E che si dovrebbero limitare a chiedere patatine o olive al bar lasciando lavorare chi lavora davvero e si vede. Una sconfitta, tre pareggi, con quello di ieri sera, e 9 vittorie consecutive. Ieri sera 4 pali pieni e una rete annullata, l'ennesima. Piuttosto perche' ostinarsi con Dzeko e sostituire sempre El Sharaawy? Se poi vuol tornare al Milan non gli si puo' dar torto. Anche perche' Conte al Chelsea vuole Ninggollan e Manolas a tuti i costi e la Roma, da quando venne acquistata da Franco Sensi ha terribili problemi di bilancio stramente peggiorati con la cordata italoamericana. Misteri dell'alta finanza, del mondo degli hedge funds.
Tranquilli, su Pulixi tornero' ma nel frattempo non ve lo lasciate scappare. Come i Racconti del maresciallo di Mario Soldati, Sellerio editore. L'Italia semplicemente magnifica che non c'e' piu'. Dannazione.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
Grazie a Rossettini del Bologna, maledizione, e all'amico Francesco, poliziotto in pectore ma in servizio permanente effettivo, stanotte mi sono spolverato in due ore, 129 pagine, L'appuntamento del 34enne cagliaritano Pierluigi Pulixi. E poi mi sono chiesto perche' compriamo e leggiamo certa letteratura poliziesca corrente proveniente soprattutto dagli Stati Uniti. Un libro, L'appuntamento di Pulixi edito da edizioni e/o. che e' una perfetta macchina orrenda, una "morbida macchina" di burroughsiana memoria, personaggi costruiti con bisturi e scalpello, panico impalpabile e vero. Fino alle pagine finali che disvelano la pericolosita', mai raggunta nell'intera storia dell'umanita', della tecnologia avanzatissima che ormai usiamo. Altro che Gorge Orwell e Aldous Huxley. La realta'. 12 aprile 2016. Fa onore alla Sardegna aver dato i natali a Pulixi, e altri autori, e fa onore all'altra isola italiana, la Sicilia, aver da vita alla scuola palermitana, cresicta e culata da Sellerio Editore, che sforna ormai talenti da ogni anfratto italiano. Leggo letteratura poliziesca da sempre ma raramente mi e' capitato un cosi'agile libretto che mi ha sconvolto dentro. E ha cementato in me l'idea che la tecnologia e' il Male e che nel sedicesimo secolo l'inglese John Ludd, uno dei miei eroi da sempre, aveva dannatamente ragione. Che faceva? Con il suo movimento le macchine le distruggeva. Come ando' a finire? Chiedetelo al neopapa' Zuckerberg. Il babbo di Facebook
La Roma pareggia all'Olimpico col solidissimo Bologna di Donadoni e subito Luciano Spalletti finisce sul banco, arroventato, degli imputati. Che schifo e che vergogna. Ora. per un solo passaggio, si chiede a gran voce un'altro anno di contratto per il quasi quarantenne, gli anni li compiera'a settembre, Francesco Totti. E perche' non dare altri 6 milioni e mezzo di euro l'anno, e' il giocatore italiano piu' pagato, a Daniele De Rossi? Il "papa' di Totti", James Pallotta, dall'alto del suo trono in quel di Boston che dice? Non si pronuncia e si trincera dietro un "cosa nostra"? Non vorrei stare nei panni di Spalletti. Mai e poi mai. Contro ha i "due dell'Apocalisse", gli orfani del chierico francospagnolo, per Pallotta "il nostro Ferguson", che, dopo 10 partite, aveva riportato la chiesa al centro del villaggio, salvo poi smantellarla e ridurla in macerie, i GGI e i GGSI, i "tifosi della Curva Sud" e , da non sottolavutare, gli stateghi da bar, Micidiali quanti inutilmente dannosi. E che si dovrebbero limitare a chiedere patatine o olive al bar lasciando lavorare chi lavora davvero e si vede. Una sconfitta, tre pareggi, con quello di ieri sera, e 9 vittorie consecutive. Ieri sera 4 pali pieni e una rete annullata, l'ennesima. Piuttosto perche' ostinarsi con Dzeko e sostituire sempre El Sharaawy? Se poi vuol tornare al Milan non gli si puo' dar torto. Anche perche' Conte al Chelsea vuole Ninggollan e Manolas a tuti i costi e la Roma, da quando venne acquistata da Franco Sensi ha terribili problemi di bilancio stramente peggiorati con la cordata italoamericana. Misteri dell'alta finanza, del mondo degli hedge funds.
Tranquilli, su Pulixi tornero' ma nel frattempo non ve lo lasciate scappare. Come i Racconti del maresciallo di Mario Soldati, Sellerio editore. L'Italia semplicemente magnifica che non c'e' piu'. Dannazione.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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