Monday, 8 September 2025

Cresce lo schifo

 Cresce lo schifo

Ai funerali di Giorgio Armani - solo Giorgio, i lavoratori non hanno bisogno di re - a rappresentare il governo, in tutt'altre faccende indaffarato, c'era solo un ministro di secondo piano. Armani avra' sorriso perche'  quell'accadimento -  a poche settimane dalla scomparsa di Giuseppe "Pippo" Baudo con il presidente del Senato camerata Ignazio La Russa a Militello Val di Carania dove Baudo era nato, unico personaggio del governo presente alle esquie - possono rappresentare la fine dell'Italia. Il sindaco di Milano, bonta' sua, aveva solennemente che doveva essere sepolto al Famedio, dove riposano i milanesi celebri, ma lui, italiano, lavoratore serio e vero, aveva lasciato scritto che voleva essere sepolto nella frazione di Piacenza dove era nato. accanto alla madre e al fratello.  E cosi' e'stato. Alla veglia, molto austera e molto elegante, i soliti chiacchieroni a vanvera e assenti - meno Donatella Versace, invecchiata ma tornata umana - gli altri "stilisti" e i divi cinematografici che pure stavano a pochi chilomerri, a Venezia. Unica  la sua prima, iconica modella "armaniana", la pugliese Antonio Dall'Atte, che, guardando in alto al cielo, ha detto "grazie, Giorgio". Mi associo.

Una domanda, stupida: ma il risiedere all'estero - nella fattispecie a Montecarlo - fidanzarsi continuamente con splendide ragazze, non pagare le dovute tasse nel Paese dove si e' nati  - ancora co 'sta stronzata, Zaccagni'? E abbbasta, no? - fa male al tennis italiano, al tennis in generale?

Sara' una risata che li seppellira'.

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