Friedkin e stampa romana
Non capita tutti i giorni che l'Associazione Stampa Romana si metta a discutere con qualcuno ma se questo qualcuno e' Dan Friedkin, e il "figlio" Ryan, ben venga. Perche' i due, texani, hanno cominciato ad insultare i giornalisti. Loro due che dovrebbero essere lapidati solo per essere arrivati a Roma ed aver acquistato la Roma - un coacervo di debiti - dal pizzaiolo italoamericano - con pericolose, terribili manie di grandezza - di Boston James Pallotta. Stampa piu' idiota e servile non la posso pensare - penso invece ai signori giornalisti sportivi che honconosciuto, frequentato, sono stato amico - ma passare da li' al gratuito insulto ci passa parecchio. Il mestiere di giornalista, la natura stessa del giornalisra, e' fare domande, ricostruire, sapere verita'. Se danno fastidio e' un segno pessimo. In tre anni nonhannnoo mai aperto bocca e vinto un trofeo che si puo' vincere da unrigattiere o in una riffa. Hanno ingaggiato Jose' Mourinho per poi cacciarlo per disperazione come prima avevano fatto Manchester Uited e Tottenham Hotspurs, si sono giucati la carta Daniele De Rossi - DDR e la Roma e' arrivata quasi in Champion's League. Quasi. Nel frattempo una valanga di decisioni ridicole e risibili che hanno messo a dura prova i tifosi romanisti. Che non sono clienti. E le cariche, gli acquisti, le vendite, le strategie di mercato che non esistono. Pallotta si vantava di aver fatto chiudere sei radio - Hitler bruciava i libri in piazza - e loro, invece. cacciano e insultano tutti. Perche' loro sono loro e, come diceva il marchese Onofrio Del Grillo, "voi (noi tifosi) nun sete un cazzo". Basterebbe che due giornalisti andassero a ficcare il naso nei Friedkin - ne ho in mente moltissimi, ad esempio quelli che fanno Professione reporter: salviamo il giornalismo - esono siduro che questa bolla pestilenziale esploderebbe. Ma se uno scrive e riscrive - illustri appartenenti all'associazione stampa romana - che Friedkin, provetto pilota aereonautico, e' uno dei dieci cittadini statunitensi che puo' volare con l'aereonautica statunitense cosa dire di piu'? Si cerchi di fare uno scoop, non la solita velina mimetizzata come notizia. Una citta', una regione, milioni di tifosi non devono, non possono essere presi in giro e trattati cosi' quindi, in tre parole,YANKEE GO HOME.
La texana Taylor Swift in concerto per tre sere qui vicino, all'Aviva Stadium? Enorme, stratosferico successo. E stamani alle 9 di mattina - i cancelli hanno aperto alle 13 - gia' in migliaia in fila per sentirla. vederla, ballare, cantare e sgolarsi con lei. Buon concerto.
Svizzera Ittalia trapoco per gli Europei? Buona partita.
Auguri di buon onomastico, Paolo Zaccagnini.
Sara' una risata che li seppellira'.