U2 ahi ahi ahi ahi
Songs of experience, il loro 14esimo album, purtroppo mostra quanto gli irlandesi U2 siano arrivati al capolinea. Senza ritorno. E a nulla servono gli affannosi tentativi di Paul "Bono" Hewson di elevare il prodotto. Tre produttori, se si fossero limitati all'esperto, storico Steve Lillywithe avrebbero fatto molto meglio, "collaborazioni" di Lady Gaga e Kendrick Lamar, e qui si focalizza la volonta' spasmodica di Bono di fare "un prodotto furioso, giovane, incazzato" e alla fine un vuoto inesorabile e profondo. A livello U2, e anche un po' piu' in alto, nel cd c'e' solo Landlady, dedicato alla moglie Ali, nipote del poeta nordirlandese, premio Nobel, Seamus Heaney e madre di cinque figli. "Non sapro' mai cosa provavano i poeti affamati perche' quando ero a pezzi eri sempre te che pagavi l'affitto". Peccato che un simile talento sia sacrificato a un Moloch arraffatore e chiacchierone. Dave, - per mia curiosita' sentitevi il chitarrista canadese Michael Brooks dei disciolti Martha&The Muffins poi ditemi/ditevi se non somiglia dannatamente a Dave "The Edge" Envans - Adam e Larry arrugitamnetecome al solito ma i ragazzi ribelli e trascinatori sono morti e sepolti. Sepolti da ridicolo e dalle montagne di denaro e tasse, inevase, nel loro Paese, almeno per Paul e Larry, natale. Gli strenui difensori dle fortino U2 non mollano. Songs of experience e' un cd che puo' far impazzire solo i Critici, gli Esperti, i Soloni, i Tuttologi che recensiscono, da anni, senza sentire ma sparando giudizi. Noi fans il verdetto lo abbiamo gia' dato ed e', drammaticamente e melanconicamente, negativo. Altro che andare a suonare allo statunitense Saturday Night Show e nella metropolitana berlinese. Si diventa vecchi e bisogna, se uno e' un'artista intelligente, onesto e serio rendersene conto. Punto e basta. Ma come, si battono tutti i records con il tour mondiale per il trentenale di The Joshua tree e poi si esce con Songs of experience. ora si capisce perche' Paul McGuinness non e' piu' il loro manager.
La Roma ha finalmente il suo stadio. Era ora. Stadio che sara' pronto nel 2020. Grazie Pallotta, grazie Raggi. Come? Lo stadio sara' di proprieta' di James Pallotta e non dell' Associazione Sportiva Roma? Come dicono nella mia citta' natale "e stai sempre a guarda' er capello. Sei primo nel girone di Champion's League"...Intanto ieri sera Liverpool 7 CSKA Moscow 0. La settima rete dei Reds e' stata firmata dall'ex romanista Mohamed Salah. Sacrificato, hanno detto Pallotta e quello che lui ha definito "il piu' forte direttore sportivo del mondo", Monchi, per "ottemperare ai paramatri del fair play Uefa". Bravi e onesti, complimenti. Salah ha finora giocato 23 partite e segnato 18 volte. e Monchi ha detto che vuole vincere molto a Roma. Avesse sbagliato citta'
Sara' una risata che li seppellira'
No comments:
Post a Comment