Sunday, 14 January 2018

Blind Faith

Blind Faith

Prima di venir redarguito da qualche professore, parente strettissimo di Giggetto Sattutto, avverto che un refuso nel Zaccablog di ieri, e ne capitano spessissimo, ha fatto diventare i Blind Faith solo Blin Faith. Chi conosce e sa mi avra' scusato, gli inflessibili, gli"uomini chiamati cavilli" no. Per la cronaca nel gruppo, che realizzo' un solo album che fece scalpore perche' in copertina mostrava una giovanissima ragazza bionda a seno nudo, militavano, oltre a Clapton alla chitarra, Ginger Baker, batterista degli appena disciolti Cream, il tastierista Stevie Winwood, gia' nello Spencer Davis Group insieme a suo fratello Muff al basso, e il violinista statunitense Rich Gretsch dei The Flock. Il primo supergrupo. E che gruppo.

The limehouse golem presenta - tra gli altri si incontreranno lo scrittore George Gissing e il grande pensatore politico Karl Marx ripresi in una sala di lettura del British Museum - un sanguinolento, truculento caso pre-Jack Lo Squartatore in una Londa piena di nebbia e lerciume. E sangue. Meno male che c'e' l'ispettore Kildare, interepretato d uno dei miei attori preferiti vale a dire il biondo, misurato, segaligno Bill Nighy, che indaga conpassatamente e arriva alla stupefacente soluzione dell'incredibile caso. Che lascia a bocca aperta anche chi ama a dismisura, il sottoscritto ad esempio, la letteraura poliziesca. Trama e realizzazione di altissima classe. Da non dimenticare le interpretazioni, eccellenti, di Olivia Cooke e Douglas Booth. E pensare che non si spogliano e si ammmucchiano come nel cinema italiano attuale. Che, grazie Luca Martini/Checco Zalone, ha perso solo il 45% dei biglietti venduti rispetto allo scorso anno. Un caro amico lazile mi suggerisce "A pa', ma he cazzo cia' da ride De Laurentiis?" e io riporto. A propositola cittadella cinematografica alle porte di Roma come va? e pensare che c'era una volta il cinema italiano...

Ci mancava che non arrivava puntuale la smentita di James "Creso" Pallotta. Magnatemagnate. Come il suo candidato Donald Trump non h mai detto quelloc he ha detto oppure e' stato travisato. Madettto di questa nuova forma di identificazione per entrare nel suo stadio, suo e non della Roma. Mai e poi mai. Le nazioni africane e alcuni Paesi islamici sono dei posti di merda? Giuro, e' la stampa che scrive quel che vuole, ha subito detto Ciuffettino Trump. Nemmeno nella mente statunitense piu' distopica si poteva pensare che si arrivasse a tanto. Adesso spera in emigranti provenienti dalla Norvegia! Il suo pulsante per lanciare la bomba atomica e' piu' grosso, ha dichiarato, di quello del "dittatore nordcoreano" e che puo' usarlo? Lo sappiamo, tutto il mondo siricorda gi orrori di Hiroshima e Nagasaki.
Tornando al "maggico presidente" che punta ai giovani e giovanissimi, scova campioni e se li coccola, finora ha venduto, a parte quasi tutti i campioncini delle giovanili, Marquinho, Lamela, Cholabas, Pijanic, Rudiger, Salah, Bertolacci e Romagnoli. E mi fermo qui perche' sto troppo male. Comunque Di Francesco e Monchi hanno fatto la voce grosso, con Inter e Sampdoria si dovra' vincere. Si dovrebbe, dciamo cosi'. I "maggici giocatori "della Roma italoamericana, non la mia, sono tutti amici. Amici? Per Pallotta sono fratelli. Dispiacera' salutare tra breve Strootman e Alisson, almeno. Il "Creso" e' preciso e puntuale sul fair play Uefa. Unica squadra nell'interaa galassia Alcuni tifosi, purtroppo i piu' oltranzisti e neonazisti, stanno cominciando a contestarlo con striscioni a Tor Di Valle, dove dovrebbe nascere il "nuovo Colosseo". Troppo, troppo, troppo poco. Olimpico desolatamente deserto fino alla fine del campionato e stop all'acquisto di ogni e qualsivoglia merchandising. E di testate che parlano entusiasticamenet, tutte tutte, della Roma a stelle e strisce.

Sara' una risata che li seppellira'

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