Friday 27 July 2018

Stefano Trincia

Stefano Trincia E' scomparso Stefano Trincia. Dopo Aleandro "Dido" Sacchettoni. Maledizione.Giornalista multiforme di valore. Marito e padre che aveva fatto di New York la sua citta' da decenni e che, estromessovi brutalmente per uno dei tanti "stati di crisi", aveva sviluppato un tumore. Si era rifugiato nella sua Civitavecchia e un giorno, li'per visitare la mia amica-sorella Patrizia Saladini anche lei giornalista in pensione della testata di Stefano e mia, le avevo chiesto se potevo vederlo ma lei mi aveva detto cortesemente di no perche' era molto depresso per come era finita la sua avventura lavorativa. Stefano, bello e simapatico ed autoronico, capace di soddisfare tutte le necessita', insieme all'incomparile Anna Guaita, la fame di notizie una redazione romana sempre pronta a masticare "news" a stelle&strisce&stalle. Per chi andava a New York era un costante punto di riferimento in quell'ufficio stracolmo di carte. Io avevo le mie conoscenze, "i tuoi amici rock" diceva, sorridendo sornione, Stefano, ma mi appoggiavo sempre alla redazione per scrivere e telefonare. Soprattutto dopo l'avvento del computer essendo io una zappa. Zacca zappa. Sai, Stefano, non ci vedevamo da anni e ora non sarai piu' accanto a noi che invechiamo in un mondo, un gioralismo, che ci sbigottisce ogni giorno di piu'ma sappi, e Luciana tua moglie e i tuoi figli, che ci hai lasciato la tua eredita' di abnenegazione al lavoro, ironia, onesta', professionalita', sincerita' simpatia, serieta'. Ciao, bello yankee della Tuscia. Sara' un risata che li seppellira'

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