Paddy Moloney
Aveva 83 anni il fondatore dei Chieftains, il piu' famoso gruppo musicale irnaldese, morto ieri. Lascia l'amata Rita e tre figli, Aounghus, Padraig e Aedin. Lascia, soprattutto, il sapore di un mondo antico, non vechio, dove ci si poteva ancora esprimere con uno strumento musicale, un verso, uno sguardo. Dublinese di Donnycarney, primo tin wistle acquistatogli dalla madre quando aveva 6 anni, provetto suonatore della uilleann pipe, lo strumento piu' difficile da suonare, fondo' i Chieftains nel 1962. Lo chiamo' The Chieftains, i capiclan, perche' parlando al pub col poeta John Montague quegli gli suggeri' ill nome che compariva come titolo di un suo libro di poesie, Death of a chieftains/morte di un capoclan. E quello fu. Gruppo, i Chieftains che ha collaborato con tutti - tra gli altri Bon Marley, Jimmy Cliff, Bob Dylan, U2 e Cranberries - e suonato ovunque - in Cina erano popolarissimi cosi' come negli Stati Uniti dove abitano 80 milioni di abitanti di origine irlandese, e davanti, essendo devoti cattolici, ai vari Papi - portando ovunque la loro bonomia, la loro bravura, la loroo simpatia. A Roma, negli anni ottanta, suonarono, in una rassegna dedicata ai suoni del mondo, nei giardini di Villa Torlonia, gia' residenza della famiglia Mussolini, e si resibirono fino a notte fonda perche' il pubblico, affascinato dai loro suoni celtici, non li voleva mandar via. Chiesi, dopo la fine del concerto, agli organizzatori della trassegna se potevo salutarli, come ho sempre fatto con tutti gli artisti che andavo a sentire, e il permesso mi venne accordato. Parlando dissi che mi vedevo con una ragazza irlandese, Kathleen, che poi sarebbe diventata mia moglie e la madre della mia splendida figlia Nora, e Paddy, col suo sorriso accattivante e disarmante, mi mise in mano una pinta di nera birra Guinness - io ptreferisco la Swithwick e la Beamish&Crawford - e' di Cork, trarissimo ytrovarla a Dubloino, territorio quasi esclusivamente Guinness, e battendo il bicchiere col mio mi disse "Slainte", salute. Che ricordo profondo e semplice. Che umana professionalita'. Che immenso dolore. Un'altro gfrancde artista, un uomo vero, un padre e marito che se ne e' andato. Per rendergli doveroso omaggio sto sentendo - "a palla" come si dice a Roma - Irish hearbeat, il disco del 1988 che i Chieftains incisero con George Ivan, detto Van, Morrison. Uno dei miei numi, l'altro e' Francis Vincent Zappa. Dieci brani, 8 tradizionali e Irish heartbeat e Celtic Ray di Morrison. Tutti cantati da lui. Aria pura e poesia profonda. Brani che fanno star bene. SEmpre tanto bene. Paddy, mi raccomando, dove va si porti tin witle e uilleann pipe.
Sara' una risata che li seppellira'.
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