Sunday 2 July 2023

Vincenzo D'Amico

Vincenzo D'Amico A 68 anni un tumore si e' portato via il centrocampista della Lazio del primo scudetto Vincenzo D'Amico. A maggio aveva dato lui stesso la notizia della grave malattia aggiungendo che avrebbe combatttuto fino all'ultimo. Nato a Latina, un brevissimo periodo alle giovanili della Roma, l'indimenticato Tommmaso Maestrelli lo vide e lo volle alla Lazio, a guidarne il centrocampo della squadra che avrebbe vinto lo scudetto. Grande giocatore e uomo serio, non fece mai parlare di se fuori dai campi da gioco. Gioco' anche con Torino, un'anno, e Ternana, a fine carriera. Pacato commentatore televisivo mai fomento'la rivalita' tra Lazio e Roma e mai si scaglio' contro il suo rivale romanista a centrocampo, Agostino Di Bartlomei. Non ha raccolto tutto quello che avrebbe meritato. Non sono mai stato di quelli che "i laziali devono da mori', eveno da schiatta'" quindi, con tutto il cuore, addio capitan Vincenzo. Non bastava l'offerta a Musk e Zuckerberg di battersi al Colosseo - beninteso i soldi sarebbero andati alla tutela dei beni artistici (SAngiuliano facce ride) - ieri sera e' arrivato il dibattito per l'apertura dell'estate al Maxxi ospiti Vittorio Sgarbi, preclaro professore d'arte, e Marco "Morgan" Castoldi, artista, basista e musicista, che hanno dato vita a un lungo e volgare turpiloquio di rara nefandezza e schifo. Proteste vibrate di tutti e risposta, livida di rabbia, del direttore Gioli, fascista, nominato da Meloni, fascista. Che, puta caso, va sempre in missione nel fine settimana portandosi dietro il compagno, di v"ita, e la figlioletta. Il mondo civile si allontana sempre piu' ma l'Italia rimane sempre, ohibo', "la settima potenza economica mondiale". O no? Sara' una risata che li seppellira'.

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