David Gilmour
Nei Pink Floyd entro' nel 1967 - e' nato il 6 marzo del 1946 a Cambridge nella cui universita' il padre insegnava zoologia - per sostituire l'amico Roger "Sid" Barrett che era impazzito per le massicce dosi di LSD che prendeva ogni giorno. Da allora - mi dispiace per l'astioso Roger Waters che lascio' acrimoniosamente ma e' la sacrosante verita' -il suono cei Pink Floyd e' quella della sua sonnolenta, ma anche furibonda chitarra, che si e' intrecciata con la batteria del baffuto - un tempo - Nick Mason e le tastiere del defunto Richard Wright. Si parla di MUSICA. Che restera' nel tempo. Col passare degli anni olggtre al suo lavoro con il gruppo il mite e pacato David ha sviluppato la sua carriera solista. Silenziosamente splendida.iora 6 album, uno piu' bello e rarefatto dell'altro. Se uno ha il suo inconfondibile stile non copia nessuno, no? Esatto. Anche con Luck and strange, il suo ultimo lavoro che presentera' a Roma, al Circo Massimo, dal 27 settembre al 3 ottobre, non e' venuto meno a questa sua idea ma, cobezzoli, ne e' venuto fuori un lavoro strrdinario che, ma io sono un loro gfanatico, rimanda alle atmosfere sognandi degli islandesi Sigur Ros. Anche stavolta la seconda moglie, la paroliera e scrittrice Polly Samson, ha scritto testi assai pregnanti che poi il calmo Gilour si e' "cucinato" di par suo. Undici brani che, come ogni fanatico , sto ascoltando da una settimana - i Critici no, hanno la scienza infusa - e posso dire che sono davvero tutti mollto belli ma io preferisco la terza traccia - The piper's call - e la nona, Scattered. Dove sivede che il 78enne si e' tenuto moltissimo nel non perdersi in un'assolo epico come in Comfortably numb. Certo dal vivo spero si lasci andare anche perche' il gruppo con cui ha inciso l cd e' di primissimo ordine. Dico solo che nel primo il piano lo suonano lui e Roger Eno, nel secondo c'e' Guy Pratt - che ha suonato spessissimo con i Pink Floyd - e ai cori con lui c'e' Romany, uno degli otto suoi figli, nel terzo Steve Gadd alla batteria, nel quarto lui e i figli Romany e Gabriel,nel quinto Romany all'arpa, nel sesto sempre Gadd e quasi tutti gli strumenti suonati da Gilmour, nel settimo Gadd e Pratt, nell'ottavo Romany ai cori - con babbo David - e Gadd e Pratt e al nono Rob Gentry e Roger Eno al piano. Finito? No. Due altri brani. Per regalo. Grazie, David. Nel primo si sente anche il violino di John McCusker e nel secondo il piano, registrato prima che morisse, del tastierista e pianista Richard Wright. Finale, e' proprio il caso di dirlo, da lacrime vere. Che dire? Un signor album, o cd che dir si voglia. Strano a dirsi i Pink Floyd per me sono diventati i veri Pink Floyd quando l'odioso Waters se ne' andato insultando tutti - TRE SIGNORI - sbattendo la porta e riunendosi con loro una sola volta, ad Hyde Park a Londra per l'anniversario di Live Aid. Senza di lui ho visto innumerevoli volte i Pink Floyd, e ovunque, ma quella che mi e' rimasta indelebile dalla memoria fu una speciale perche' c'erano i familiari del gruppo con i quali si intrattenemmo dopo lo strepitoso concerto. La Emi, la loro storica casa discografica, aveva organizzato il solito, luculliano viaggio, stavolta a New York, al Madison Square Garden, del solito gruppetto di giornalisti. Vediamo, estasiati, il concerto poi sentiamo, mentre suonano, un ronzio, un suono martellante e roboante. Ci guardiamo intorno sgomenti. E' arrivato il Settimo Cavalleria? E' tornato King Kong con l'Empire State Building? Godzilla e' nei paraggi? Tranquillli, era solo un piccolo aereo che volava sotto l'ampia cupola del Madison Square Garden mentre Gilmour solestiggiava veementemente. MUSICA. Ah, dimenticavo: chi ha concepito e suonato in Luck&strange - la copertina l'ha curata l'olandese Anton Corbijn che di solito lavora con gli U2 e i Depeche Mode, indossava regolari mutande - o shorts - e reggipetti. E pochi tatuaggi in iro. Autotune? Cuore e passione.
DAL 27 SETTEMBRE TUTTI AL CIRCO MASSIMO.
Sara' una risata che li seppellira'.
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