Elisa a Dublino
Tutto lo sanno da anni, solo lei sembra non saperlo o capirlo. E si ostina a farlo. Elisa Toffoli e' un grande prodotto musicale italiano, una vera artista. La dimostrazione lampante si e' avuta martedi' sera all'Academy di Abbey Street, qui a Dublino. Club che in Italia ci si sogna e che viaggia a gonfie vele visto che per la signorina Toffoli, ora signora Rigonat e mamma di Emma e Sebastian, era stracolmo. E a ragion veduta. Andrea Rigonat alla chitarra, Curt Scheider al basso, Victor Indrizzo alla batteria, Christian Rigano alle tastiere, superstite con Rigonat del primigenio gruppo, e lei, Elisa. Lei con la sua voce, la sua energia, la sua storia, i suoi pezzi. E il ribollente locale, moltissimi gli italiani presenti e scatenati ma anche parecchi irlandesi avvinti e convinti. Che canti pezzi suoi o no resta sempre il fatto che fa il vero Artista, ogni cosa diventa sua e non fa rimpiangere l'originale. Anzi, lo esalta.With the hurt, Bad habits, No hero, Catch the lights, Ready now, Rain over my head, Halleluyah, del poeta canadese Leonard Cohen scomparso nel 2016, Broken, Almeno tu nell'universo, cantata daDomenica Berte'/ Mia Martini e che lei ha riproposto - da brividi - per Renato Zero nel doppio cd+dvd Arena' registrato all'Arena di Verona, L'anima vola, Luce, gloria sanremese scritta da Zucchero, Heaven, A modo tuo, Dancing, la rollingstoniana Wild horses, vale a dire l'eroina maledetta,Together, Stay, Rainbow e Ostacoli del cuore, regalo del miglior Ligabue. Un crescendo che lascia poco fiato in corpo e il cuore pulsante. Potrei scrivere un'enciclopedia sul concerto e sulla "bustocca" Elisa, sono anni che la martello dicendole, pregandola di andare all'estero. Non sbagio e non sbagliavo, il proprietario e manager dell'Academy le ha chiesto di tornare prima possibile. A far che? A incediare. E, lo dico io, debellare le coscie-prosciutto di Beyonce' e le Lady Gaga, mi raccomando la g e non la c, di turno,i fenomeni che vendono e stravendono e si svendono, le Britney Spears di turno che hanno martirzizzato i padiglioni auricolari e le esistenze di chi per guadagnarsi il pane e il comapmatico se le e' dovute, e se le deve, sorbire. Il gruppo - Rigonat e Rigano si conoscono da anni, precisi e silenti. E cosi' sono anche i due nuovi innesti, Schneider e Indrizzo.Che sembra il pilota buono e sballato di Mad Max - Thunderdrome. Metronomi affidabilissimi su cui Elisa puo' adagiarsi con la sua grazia e grinta mitteleuropee. Conquistatrice e condottiera quando nel finale battte ritmicamente le mani e arringa gli estasiati, sudatissimi presenti. Beati voi italiani che a settembre ve la potrete godere per tre sere all'Arena di Verona. La prima sera sara' in scena col gruppo, la seconda sara' in versione acustica e la terza con un'orchestra sinfonica di 84 elementi. Per una sera mi ha fatto essere orgoglioso di essere nato in Italia, aRoma, e di esserme;a foduta dall'inzio.Si, posso dire che ho visto sboccciare un'emozione di nome Elisa. Grazie o, ccome dicono qui a Dublino, thank you Elisa. lo sfegatato fan Zaccagnini Paolo e' qui. Come il critico Paolo Zaccagnini. Non ci credete? Er barbone s'e' finalmente rincojonito der tutto? Andate a sentirla e vedere e giudicate poi ne riparleremo.
Senon si faraa' il nuovo stadio della Roma, la gia' nota "Arena Totti" il presidente James Pallotta, detto "Jimmy il fenomeno", da Boston ha tuonato e detto che se non si fara' il nuovo stadio "per Roma sara' una tragedia". E se fosse il contrario? Cinque giorni, la scorsa settimana, mi sono bastati e avanzati. Prossima tappa Islanda, per la terza volta. Una sola doanda: ma gli italiani, i romani non si non stancati di essere presi in giro?
Sara' una risata che li seppellira'
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