Aleardo cronista gajardo
Marida dagli occhi celestiali mi ha avvertito, e la ringrazio per questo, della scomparsa di Aleandro "Dido" Sacchettoni. Giornalita,.Cronista. "Bon vivant" come dicono i francesi. Una notizia? Un servizio? Un'esclusiva? Ecco li' Dido, sigaretta accesa in bocca e bicchiere ben in vista, a martellare prima la macchina da scrivere e poi il computer. So poco di lui ma ammiravo il suomodo anarchico, libero, di porsi davanti ai tanti colleghi piu' burocraticamenetforyi di lui. Non so per gli altri ma per me incarnava il vero giornalista pronto a tutto. Il mio Humphrey Bogart cherecita la famosa frase WE'' la stampa, bellezza". Soltanto che lui era nato ad Ancona, la citta' che nel 1911 diede vita alla rivolta anarchica della "settimana rossa", e aveva gli occhi azzurrissimi, come il mare della sua citta', e sempre curiosi.Quelli di un'eterno bambino. Vuriso di verita', molto spesso scomode. Lascio i paludamenti e le lodi sperticate agli altri, non sono tipo. Io ho perso un gran compagno di giochi. Giornalista vero.
Sara' una risata che li seppellira'.
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